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Catl, il colosso delle batterie vola al debutto a Hong Kong: è la più grande Ipo del 2025

Pixabay

Debutto in volata per Catl a Hong Kong. Nel giorno dello sbarco in Borsa, i titoli del più grande produttore mondiale di batterie hanno realizzato un balzo di oltre il 18% arrivando a quota 309 dollari di HK, a fronte del prezzo unitario di offerta di 263 dollari di Hk per azione. Le azioni Catl, già quotate alla borsa di Shenzhen, hanno poi ridotto i guadagni, chiudendo in rialzo dell’1,5% a 264 yuan.

L’Ipo, considerata la più grande operazione del 2025 a livello mondiale, ha raccolto 4,6 miliardi di dollari. Nel dettaglio, Catl ha immesso sul mercato circa 117,9 milioni di azioni, portando il valore totale della transazione a oltre 31 miliardi di dollari di Hong Kong (3,5 miliardi di euro). Fondata nel 2011 nella città di Ningde, nella Cina orientale, la società sta beneficiando del crescente entusiasmo per i veicoli elettrici in Cina, il più grande mercato automobilistico al mondo. Inoltre l’azienda beneficia di un forte sostegno finanziario da parte di Pechino, che dà priorità allo sviluppo delle industrie nazionali ad alta tecnologia considerate strategiche.

Il 90% dei fondi raccolti per lo stabilimento in Ungheria

Nel prospetto informativo la società ha spiegato che il 90% dei fondi raccolti sarà destinato alla costruzione del suo stabilimento in Ungheria, destinato a fornire batterie ai clienti delle quattro ruote europei tra cui Stellantis, Bmw e Volkswagen. 

“Questa quotazione simboleggia la nostra più profonda integrazione nei mercati finanziari globali e segna una nuova pietra miliare nella nostra missione di guidare un’economia globale senza emissioni di carbonio”, ha affermato Robin Zeng, fondatore e presidente di Catl, durante la cerimonia di quotazione. Catl è leader mondiale con oltre un terzo del mercato e fornisce grandi marchi come Tesla, Mercedes-Benz, Bmw e Volkswagen.

Benefici anche per la Borsa di Hong Kong

La quotazione di Catl rappresenta un passo importante per la Borsa di Hong Kong che da tempo attende il ritorno sul mercato delle principali aziende della Cina continentale, nella speranza di riconquistare il suo status di principale sede mondiale per le Ipo. Hong Kong ha infatti assistito a un costante calo delle nuove quotazioni dopo che la stretta normativa di Pechino, iniziata nel 2020, ha spinto diverse grandi aziende della Cina Continentale a sospendere i loro progetti di quotazione.

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