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Cartolarizzazioni: l’uomo nero della crisi 2008 pronto a rinascere per sostenere le finanze europee. Ecco perché

Photo by Omid Armin on Unsplash

Nel corso della crisi finanziaria del 2008, quella nota per il crollo dei mutui subprime e il fallimento del colosso planetario di Lehman Brother, il ruolo del cattivo era chiaro a tutti: le cartolarizzazioni.

Da allora, il mercato dei prestiti impacchettati in scatole zeppe di variegati prodotti da vendere agli investitori, Abs per gli addetti ai lavori, si è indebolito, anche perchè reso molto costoso dalle norme post-crisi, tanto che l’ammontare in essere si è quasi dimezzato rispetto al picco del 2009 di 2,3 trilioni di euro.

Ma ora questo tipo di finanziamenti potrebbero ritrovare una nuova vita e addirittura essere presentati come un potenziale paladino a sostegno delle finanze dell’Europa alle prese con tariffe commerciali, crescenti esigenze di spesa per la difesa e deficit di bilancio in espansione.

“L’Europa ha bisogno di crescita, e la crescita ha bisogno di investimenti”, ha dichiarato a Bloomberg la responsabile delle finanze dell’Unione Europea, Maria Luis Albuquerque . “Per mobilitare capitali su larga scala, dobbiamo utilizzare tutti gli strumenti disponibili”. L’obiettivo è ottenere finanziamenti meno costosi per i creditori così da portare sollievo alll’industria e ai consumatori, offrire maggiori opportunità di investimento per le compagnie assicurative e maggiori entrate per i consulenti e i trader che manterranno il mercato attivo una volta decollato.

Il sistema ha perso fiducia dopo il crollo del 2008

In alcuni ambienti, è un’impresa ardua. Il mercato di questi finanziamenti aveva registrato un boom prima della crisi finanziaria del 2008, ma parallelamente si era verificato anche un calo del controllo di qualità. Quando il castello di carte è crollato, le conseguenze sono state di ingenti perdite, turbolenze economiche e un crollo della fiducia nel sistema.

Lo scorso giugno la Commissione Europea ha presentato proposte per rendere meno costosa l’emissione di cartolarizzazioni per le banche, sia in termini di costi di bilancio che di burocrazia. Sta inoltre valutando la possibilità di allentare la regolamentazione per le compagnie assicurative che desiderano investire. L’Europa non ha definito obiettivi di crescita del mercato per le sue riforme, ma alcuni investitori hanno previsto che potrebbero essere sbloccati investimenti per migliaia di miliardi di euro. “Con regole migliori, possiamo fare del mercato europeo della cartolarizzazione un motore di prosperità, non di complessità”, ha affermato Albuquerque la scorsa settimana.

La speranza del mondo finanziario

La comunità dei lobbisti finanziari di Bruxelles, e i loro dirigenti a Londra, Parigi, Francoforte e New York, hanno affrontato il 2025 con grandi speranze di un imminente momento di svolta, hanno dichiarato a Bloomberg News diversi addetti ai lavori e funzionari del settore. Ma nonostante l’impegno della Commissione, la cartolarizzazione deve ancora affrontare un percorso complesso e lungo molti mesi verso la legislazione. “Stiamo solo dando il via”, ha detto a Bloomberg Shaun Baddeley, amministratore delegato della cartolarizzazione presso il gruppo di pressione finanziaria Afme. “Tra la proposta della Commissione e la conclusione dei giochi, molto può cambiare”.

Markus Ferber, membro del Parlamento europeo per la Germania, appartenente al partito di centro-destra Partito Popolare Europeo, ha detto che alcuni legislatori, in particolare a sinistra, restano scettici nei confronti di questo tipo di asset. “Il dossier sarà molto controverso in Parlamento”, ha detto. “Questo renderà sicuramente difficile trovare un compromesso, quindi dubito che la procedura sarà rapida”.

La doppia regolamentazione negli Usa e nella Ue

Per il settore finanziario, la cartolarizzazione è solo un tassello di una più ampia spinta a indurre Bruxelles ad allentare le redini, argomentazioni amplificate dalle lamentele secondo cui le banche statunitensi godrebbero di un vantaggio ingiusto a causa della regolamentazione UE. Mentre il mercato europeo delle cartolarizzazioni ha subito un forte calo dopo la crisi finanziaria, quello statunitense è cresciuto da 11,3 trilioni di dollari nel 2008 a 13,7 trilioni di dollari alla fine del 2023.

Gli addetti ai lavori e gli osservatori concordano sul fatto che il pacchetto della Commissione rappresenti di gran lunga il tentativo più significativo dell’UE di affrontare i problemi strutturali del mercato. Anche le segnalazioni di imminenti cambiamenti per le compagnie assicurative sono ampiamente positive. Queste ultime dispongono della potenza finanziaria necessaria per effettuare grandi acquisti.

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Categories: Finanza e Mercati