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Campionato Serie A: il Milan vince e convince, 3-1 alla Lazio

Il Milan è tornato davvero! Dopo le vittorie su Sassuolo e Chievo, più positive per il risultato che per il gioco espresso, ne è arrivata un’altra ben più pesante contro la Lazio e questa sì, senza ombra di dubbio, vale elogi all’unanimità. Il 3-1 dell’Olimpico potrebbe segnare una svolta quasi impensabile fino a pochi giorni fa: la classifica è tornata positiva e il prossimo turno contro l’Atalanta potrebbe renderla addirittura ottima. 

Il quinto posto, seppur in coabitazione col Sassuolo, significa guardare il podio da molto vicino (le capoliste Inter e Fiorentina distano solo 5 punti) e questa, alla luce di tutti i problemi visti sin qui, è una splendida notizia per tutto il mondo rossonero. Esce ridimensionata invece la Lazio di Pioli, che dopo le batoste lontano da casa ne ha rimediata una anche tra le mura amiche dell’Olimpico. I biancocelesti restano in piena corsa ma certo questa sconfitta, per certi versi inaspettata, fa male e rischia di creare parecchi scompensi in vista del derby con la Roma. 

Sugli scudi, questa volta più che mai, Sinisa Mihajlovic, finalmente capace di vincere in maniera convincente, senza se e senza ma. “Non so se è stato il miglior Milan della stagione ma certo abbiamo fatto un’ottima partita – il suo commento in conferenza stampa. – Mi spiace solo per il gol subito ma ad ogni modo, da quando abbiamo cambiato sistema di gioco, rischiamo poco o niente. Questa è la strada giusta, dobbiamo continuare a percorrerla. E se sabato vincessimo con l’Atalanta allora sì che potrebbe esserci la svolta”. 

Complimenti d’obbligo per il tecnico serbo, passato da “dead man walking” a comandante capo nel giro di poche settimane. Dopo lo 0-4 contro il Napoli la sua panchina sembrava appesa a un filo, poi sono arrivati 4 risultati utili consecutivi (1 pareggio e 3 vittorie) e il mondo Milan, come per magia, è tornato a sorridergli. Merito anche di scelte coraggiose, alcune peraltro in controtendenza con i diktat berlusconiani. 

Il 4-3-3, si sa, non è molto amato dal presidente, che vorrebbe sempre vedere in campo due punte di ruolo, eppure ha dato equilibrio e solidità a tutti i reparti. E poi Donnarumma in porta, Alex al centro della difesa, Cerci sulla fascia destra: decisioni impopolari ma rivelatesi vincenti. Va detto poi che quello dell’Olimpico non è stato affatto un successo casuale: la squadra ha approcciato bene il match sin dall’inizio, tanto che il gol di Bertolacci (25’) è stato solo la logica conseguenza di un predominio tecnico e tattico. 

Le cose non sono cambiate neanche dopo l’infortunio dello stesso centrocampista: Poli, pur con caratteristiche diverse, ha mantenuto invariato il rendimento. Nella ripresa poi il colpo del ko con Mexes, lui sì pupillo di Berlusconi, capace di segnare il 2-0 un minuto dopo l’ingresso in campo al posto dell’infortunato Alex (53’). A sancire il trionfo ci ha pensato Bacca, bravissimo a sfruttare gli spazi concessi dalla Lazio e a segnare il gol del clamoroso 3-0. Da sottolineare poi le prove magistrali di Bonaventura (3 assist!) e Cerci (tanto movimento e uno splendido palo), diventati fondamentali in questo 4-3-3 che, dopo aver regalato punti, ha finalmente prodotto bel gioco. 

La Lazio? Tutta nella reazione finale che ha portato al gol della bandiera (Kishna all’84’). Troppo poco per chi, fino a ieri, aveva sempre dominato a casa propria e che oggi si trova costretto a fare i conti con limiti (più mentali che tecnici) preoccupanti. “Sono deluso, abbiamo sbagliato tutto – l’analisi di Pioli. – E’ un momento delicato ma ci sapremo ricompattare, ne sono sicuro. Spero che il derby possa ridarci fiducia, dobbiamo ricreare quell’ambiente che, nella scorsa stagione, ci ha portati al terzo posto”. Per la Lazio sarà una settimana carica di tensione, la stessa che il Milan ha vissuto fino a pochi giorni fa. Potere di questo pazzo campionato, capace di ribaltare gli scenari come nessun altro in Europa.

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