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CAMPIONATO SERIE A – Il Milan torna a vincere (2 a 0 sul Chievo) e oggi tocca a Inter e Napoli

Il Milan torna a vincere. Lo fa in una serata in cui non aveva alternative e questo rende ancor più importante il successo sul Chievo. Il 2-0 finale (gol di Muntari e Honda) non cancella però le perplessità sulla squadra, come al solito ottima in fase offensiva e in grande difficoltà in quella difensiva.Il fatto di non aver subito reti (prima volta in stagione) è più una casualità che il frutto di vere e proprie migliorie tattiche, come dimostra un clamoroso contropiede concesso ai veronesi a metà secondo tempo. Insomma, il Milan è ancora un cantiere aperto dal futuro indecifrabile. 

“Godiamoci il miglior attacco del campionato e la prima partita senza aver preso gol – ha ribattuto Inzaghi in conferenza stampa. – Abbiamo concesso alcune ripartenze pericolose perché siamo stati troppo generosi davanti”. In effetti il Dna della squadra è totalmente offensivo il che porta spettacolo ma anche diversi brividi. Nel primo tempo il Milan, schierato con un 4-3-3 in cui Bonaventura fa la mezzala di centrocampo, crea diverse occasioni da gol ma senza un vero e proprio copione tattico. E così si va all’intervallo sullo 0-0 e con il Chievo avvelenato dalla decisione di Mazzoleni di non concedere un rigore per un contatto tra Alex e Maxi Lopez.

 Nella ripresa Inzaghi cambia modulo (4-2-3-1) e la manovra ne guadagna eccome, tanto che nei primi 10 minuti piovono palle gol in serie. La rete che sblocca l’empasse è però di Muntari, bravo e fortunato a trovare l’incrocio con un tiro dalla distanza (55’). La fase offensiva funziona, quella difensiva no. Diversi svarioni (Muntari, ma anche Rami) portano il Chievo a un passo dal pareggio, poi ci pensa Honda con una punizione a scacciare i fantasmi da San Siro (78’). Il 2-0 finale porta il Milan al quarto posto in classifica, seppur in coabitazione con la Sampdoria e con una gara in più rispetto a Inter e Napoli.

Questa sera (ore 20.45) toccherà proprio a loro cercare di accorciare nuovamente la lotta ai piazzamenti europei. I nerazzurri faranno visita alla Fiorentina nella seconda sfida più interessante della domenica dopo Juve-Roma. A tenere banco però, più che l’incontro coi viola di Montella, è il polverone attorno a Mazzarri. Fischiato dagli stessi tifosi interisti, il tecnico ha puntato il dito contro la stampa. “Purtroppo alcuni critici influenzano la gente che va allo stadio – il suo pensiero. – Io però non sono un attore, non cerco cori o applausi. Devo solo pensare ad allenare ma non mi dispiacerebbe creare un clima da noi contro tutti”.

 Per prima cosa però dovrà pensare a battere la Fiorentina, peraltro alle prese con le solite numerose assenze. Montella ha recuperato Cuadrado in extremis ma deve rinunciare a Richards, oltre ai “soliti” Rossi, Gomez, Joaquin e Marin. Qualche problema di formazione anche per Mazzarri, costretto a rinunciare a Jonathan e a Guarin, per il resto però sono tutti abili e arruolati, compresi gli acciaccati Kovacic e Dodò che giocheranno dal primo minuto. Gara meno glamour per il Napoli di Benitez e forse per questo ancor più pericolosa.

Gli azzurri infatti dovranno necessariamente battere il Torino per provare a risalire qualche posizione in classifica, viceversa gli ultimi buoni risultati (due vittorie consecutive tra campionato e coppa) cadrebbero nel dimenticatoio. “Dovremo giocare con cuore e cervello – ha spiegato Benitez in conferenza stampa. – La squadra sta bene, ha ritrovato fiducia e giusta mentalità. Il Toro sa far girare bene la palla e attendere il momento giusto per colpire, sarà una partita dura”. Il tecnico spagnolo proverà a vincerla affidandosi ai soliti titolarissimi, su tutti Callejon, Hamsik e Insigne alle spalle di Higuain. Coppia pesante anche per i granata di Ventura, intenzionato a schierare dall’inizio Amauri e Quagliarella.

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