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CAMPIONATO SERIE A – Il Milan cerca continuità a Empoli per tornare sul treno dell’Europa

Un treno da prendere, a tutti i costi. La corsa del Milan verso l’Europa riparte da Empoli (ore 20.45), una tappa che i rossoneri non possono assolutamente mancare se vogliono rilanciare le proprie ambizioni. La vittoria sulla Fiorentina, fondamentale per autostima e classifica, sarà stata inutile senza un seguito al Castellani, ecco perché questa sera i 3 punti sono assolutamente indispensabili. Vincere darebbe uno slancio enorme in vista del derby di settimana prossima, viceversa la sfida con l’Inter conterebbe soprattutto per i cugini nerazzurri. “Inutile parlarne ora, prima pensiamo a Empoli e Alessandria – ha tagliato corto Mihajlovic. – Contro la Fiorentina ho visto generosità, cinismo e voglia, tutte cose fondamentali per vincere le partite. Ora mi aspetto continuità, dobbiamo aumentare la nostra media punti”. Il tecnico non lo dice apertamente ma l’obiettivo terzo posto, impensabile fino a qualche giorno fa, è ancora in cima ai pensieri suoi e della società. Il rallentamento di Inter, Fiorentina e Roma lascia viva qualche speranza, a patto che il Milan si metta a correre, questa volta per davvero. Già in altre occasioni i rossoneri avevano simulato qualche ripartenza, salvo poi incepparsi proprio al momento di svoltare: era stato così dopo le vittorie con Sassuolo, Chievo e Lazio (pareggio con l’Atalanta e sconfitta a Torino con la Juve), dopo il 4-1 sulla Sampdoria (pareggi con Carpi e Verona), dopo il successo di Frosinone (ko interno col Bologna). Questa volta dovrà essere diverso, altrimenti, come detto in precedenza, il treno per l’Europa che conta (l’altra interessa relativamente e comunque è più avvicinabile in Coppa Italia) potrebbe scappare definitivamente.

Tra il Milan e i sogni di gloria c’è però l’Empoli di Giampaolo, una delle migliori realtà del campionato come dimostrano i 31 punti raccolti sin qui, solamente 1 in meno dei ben più accreditati rossoneri. “Nelle ultime 10 partite hanno vinto 6 volte di cui 4 fuori casa – ha spiegato Mihajlovic. – Giocano per vincere, a viso aperto, inoltre si conoscono a memoria. Anche noi però stiamo bene, il successo sulla Fiorentina ci ha dato serenità: solo facendo punti possiamo zittire le critiche e lavorare al meglio”. Tanto rispetto ma nessuna paura, in perfetto Sinisa’s style. Un vero e proprio marchio di fabbrica che il tecnico espone con fierezza anche di fronte alle questioni più spinose, come l’ormai celebre (in tutto il mondo, ahinoi) screzio Sarri-Mancini. “Maurizio non è razzista ma ha sbagliato, noi allenatori dobbiamo dare il buon esempio anche se, a volte, la tensione fa brutti scherzi – il suo pensiero. – Roberto ha esternato la cosa pubblicamente, io avrei fatto in un altro modo ma bisogna rispettare la sensibilità altrui. Brutto episodio, ora però pensiamo al campo”. Che, nel suo caso, vuol dire Empoli. Una squadra tosta, già capace di mettere alle corde il Milan nella partita d’andata, indipendentemente dal 2-1 finale. In quella sera d’agosto decise Luiz Adriano, uno che Mihajlovic pensava di aver perso direzione Cina e che invece sarà regolarmente a disposizione. Dall’inizio però partiranno quelli di domenica scorsa, dunque 4-4-2 con Donnarumma in porta, Abate, Alex, Romagnoli e Antonelli in difesa, Honda, Bertolacci, Montolivo e Bonaventura a centrocampo, Bacca e Niang in attacco. Solo panchina per il brasiliano, così come per Balotelli e Boateng, tutti pronti a subentrare a gara in corso. Giampaolo risponderà con il consueto 4-3-1-2 fin qui autore di ottime prove: Skorupski in porta, Laurini, Tonelli, Barba e Mario Rui in difesa, Zielinski, Dioussè e Buchel a centrocampo, Saponara (ex dal dente avvelenato) sulla trequarti alle spalle delle due punte Pucciarelli e Maccarone. 

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