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Calciomercato: è la Juve la regina d’estate. Ai bianconeri Evra, Morata e probabilmente Iturbe

La regina è ancora la Juve. Nessuna novità, anche quest’estate sono i bianconeri a farla da padroni come dimostrano gli acquisti di Evra, Morata e quello imminente di Iturbe. Antonio Conte insomma può essere soddisfatto visto che, almeno per ora, nessuna delle rivali ha accorciato il gap, anzi… Dopo un mese di attendismo e lavoro sotterraneo, Marotta e Paratici hanno sferrato i primi colpi. Su tutti Morata, il cui trasferimento in bianconero diventerà ufficiale solo settimana prossima ma che di fatto può già essere considerato un nuovo rinforzo. Al Real Madrid andranno 18 milioni più bonus mentre al giocatore 2,2 milioni per i prossimi 4 anni. 

Già fissata anche la clausola “recompra”, imposta dagli spagnoli e concordata alla modica cifra di 35 milioni: se anche Morata dovesse esplodere insomma la Juve si consolerebbe incassando il doppio di quanto investito ora. Un bell’affare, non c’è che dire, anche se più simile a una scommessa che a una certezza. Alvaro Morata, 22 anni il prossimo 23 ottobre, non è un top player affermato bensì una grande promessa, come dimostrano i 9 gol realizzati in 34 presenze (quasi tutte subentrando dalla panchina) alla corte di Ancelotti. Il profilo ideale per la Juve, impossibilitata (come tutti i club italiani del resto) ad acquistare campioni già fatti e finiti. 

Lo stesso ragionamento che vale per Iturbe, anch’egli prossimo a diventare bianconero. Qui le cifre sono più alte: 25 milioni più bonus. Cifra che dovrebbe bastare a convincere il Verona, da cui si aspettano ormai solo le firme sul contratto. Giovani di grande prospettiva e usato sicuro, è questa la linea scelta dalla società campione d’Italia. Patrice Evra corrisponde al secondo profilo: 33 anni, grande esperienza tra Manchester United e nazionale francese, duttilità estrema sulla corsia di sinistra. Arriva a Torino per 1,5 milioni, indennizzo pagato allo United per il “disturbo” e percepirà 3,5 milioni a stagione per i prossimi due anni.

La Juve accelera, le altre provano a starle dietro. La Roma prova a rinforzarsi sugli esterni e dopo aver concluso l’acquisto di Emanuelson tenta di piazzare il colpo Shaqiri. Lo svizzero è stato offerto direttamente dal Bayern Monaco, guarda caso interessato a Benatia. Sul difensore c’è però la concorrenza del Manchester City, il che fa gioco a Sabatini, piuttosto solleticato da un’asta al rialzo.Acquisti in dirittura d’arrivo anche per il Napoli, pronto a regalare a Benitez rinforzi a centrocampo (Lucas Leiva, Obiang) e in attacco (Michu). E’ proprio lo spagnolo dello Swansea il più vicino (prestito con diritto di riscatto fissato a 9 milioni) mentre per il mediano del Liverpool ci sono alcune difficoltà relative alla formula dell’operazione (i Reds non vogliono trasferimenti temporanei). 

E poi ci sono le milanesi, alle prese con le rispettive rifondazioni. Con gli acquisti già fatti di Vidic, Dodò e M’Vila (la telenovela con il Rubin Kazan è finita!) la nuova Inter comincia a prendere forma. Per accontentare davvero Mazzarri mancano ancora un centrocampista (Medel del Cardiff), un esterno duttile (Pereyra dell’Udinese, su cui c’è stato un sorpasso ai danni della Juventus) e, magari, un colpaccio là davanti. Il sogno è Jovetic ma sarebbe possibile solo in prestito, ipotesi che al momento non stuzzica particolarmente il City ma a fine agosto chissà… 

Anche il Milan lavora a fari spenti per regalare una rosa competitiva a Inzaghi. In attesa di definire col Valencia il riscatto di Rami (l’affare sembrava concluso, poi sono sopraggiunti problemi relativi ai metodi di pagamento), la priorità dei rossoneri è un attaccante esterno. Il nome più caldo è quello di Cerci che, nonostante le resistenze di Cairo, potrebbe aggregarsi agli ordini di Superpippo ma restano valide anche le candidature di Lavezzi (il Pocho ha nostalgia dell’Italia) e di Lamela (discorso simile a quello fatto per l’Inter su Jovetic). E poi c’è sempre da dirimere la questione Balotelli: a parole incedibile, nei fatti un separato in casa. Dalla sua (eventuale, nel senso che bisogna trovare un acquirente) cessione passerà gran parte del mercato rossonero.

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