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Calcio, Serie A: Del Piero, Totti e Zanetti, campioni senza età

Un mercoledì da (vecchi) leoni. Il turno infrasettimanale della serie A, oltre a infiammare la lotta per scudetto, terzo posto e zona retrocessione, ha dato questa indicazione: possono finire i cicli, come quello della grande Inter di Mourinho, o del Napoli di Mazzarri in caduta libera, possono iniziarne di nuovi, come quello della nuova e imbattuta Juventus, sempre più vicina allo scudetto numero 28 o 30 che sia, ma certi campioni, a prescindere dal momento della loro squadra, non muoiono mai.

È quanto accaduto in questo mercoledì calcistico ad Alessandro Del Piero, Francesco Totti e Javier Zanetti. I tre grandi senatori della serie A hanno lanciato un messaggio all’unisono: le stagioni passano, noi ci siamo sempre. Quasi a farlo apposta, hanno scelto la stessa serata, con le rispettive partite in contemporeanea: Del Piero con una delle sue solite magìe su punizione ha riportato la Juve davanti al Milan in testa al campionato, Totti è tornato al gol dopo 4 mesi rilanciando le ambizioni della sua Roma di conquistare un posto nella prossima Champions League mentre il capitano dell’Inter è stato il simbolo della rinascita nerazzurra, ancora vincitrice ieri e non così lontana da quel terzo posto che salverebbe una stagione sinora disastrosa.

Il messaggio più significativo è però quello del numero 10 bianconero, che ha scelto la partita numero 700 da professionista (e dunque con le sole maglie di Juve e Nazionale) per mettere a segno un gol, il secondo in questo campionato magistralmente interpretato da gregario, che difficilmente i tifosi dimenticheranno: potrebbe essere ricordato come il gol-scudetto, quello che ha scacciato i fantasmi di un pareggio casalingo con la Lazio che sarebbe valso il controsorpasso del Milan. Invece ora, a sole sei giornate dal termine e calendario (agevole) alla mano, la Juventus vede il tricolore sempre più vicino.

Così come vede sempre più vicino il terzo posto la Roma, che approfitta proprio del gol di Del Piero che stende la Lazio e del crollo di un Napoli al capolinea psico-fisico per portarsi a sole 4 lunghezze dal sogno Champions. Protagonista assoluto Francesco Totti, capitano ritrovato e osannato dai tifosi, che piazza la rete decisiva nel 3-1 all’Udinese.

Meno memorabile la gara di Javier Zanetti: soltanto una delle tante prestazioni positive nella sua infinita e gloriosa carriera nerazzurra. Tuttavia, commovente: gli anni passano, cambiano gli allenatori (non pochi sotto la gestione Moratti), ma il tuttofare argentino rimane il punto di forza insostituibile di questa squadra. Persino quando a guidarla arriva un mister di tre anni più giovane di lui.

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