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Calcio, la Lazio sorprende anche il Napoli e stasera occhio alla Roma

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Un pareggio che lascia tutto invariato ma che ha effetti decisamente diversi. L’1-1 tra Napoli e Lazio, infatti, accontenta soprattutto i biancocelesti, ora al terzo posto a quota 22 assieme al Milan, seppur con una gara in più. Gli azzurri invece sono costretti a fare i conti con l’ennesimo passo falso di questo autunno terribile, che li ha visti passare dalla lotta scudetto a un quinto posto con vista Europa League. E le cose potrebbero addirittura peggiorare: se oggi l’Atalanta di Gasperini dovesse battere il Sassuolo, ecco che ci sarebbe il clamoroso sorpasso in classifica! Uno scenario impensabile solo un mese fa ma diventato realtà dopo un periodo nero, nel quale sono arrivate solo due vittorie a fronte di tre sconfitte e del pareggio di ieri. Che invece va benissimo alla Lazio: la squadra di Inzaghi continua a crescere partita dopo partita e, di questo passo, potrebbe davvero concorrere per il terzo posto. “Abbiamo fatto una buona gara dando sempre l’idea di poter far male in ripartenza, anche se è normale aver sofferto un po’ – il pensiero del tecnico biancoceleste. – Siamo venuti qui a giocarci la gara, senza essere passivi. Ora però non poniamoci obiettivi, siamo solo all’inizio e manca ancora troppo alla fine del campionato”. Molto diverso il clima in casa Napoli, dove ai risultati al di sotto delle aspettative si aggiungono le polemiche interne tra Sarri e De Laurentiis. “Avrei preferito se certe cose me le avesse dette in privato – ha ammesso il tecnico dopo il match. – Ad ogni modo ciò che dice lui è al di sopra di ogni regola, è il presidente e può dire quello che vuole. Mi spiace per il pareggio, purtroppo è un periodo che raccogliamo poco ma sarei più preoccupato se la squadra non creasse affatto occasioni”. Invece il suo Napoli le costruisce, eppure la sensazione è che la solidità sia molto inferiore a qualche tempo fa. E se poi, dopo tanto creare, arriva finalmente il vantaggio (Hamsik al 52’), incassare subito il pareggio (Keita al 54’, papera di Reina) è davvero un delitto.

Questa sera invece toccherà alla Roma, in un match casalingo col Bologna (ore 20.45) che sembrerebbe poter essere favorevole. Certo, la stessa cosa si diceva anche una settimana fa contro l’Empoli, invece i giallorossi non sono andati oltre lo 0-0 sciupando così l’occasione di restare a due punti dalla Juventus. Un passo falso che però non può inficiare l’ottimo momento della squadra di Spalletti, passata dalla crisi di fine settembre a un filotto di risultati quasi perfetto, sia in Italia che in Europa. “I ragazzi sono cresciuti molto, si vede qualcosa di diverso – ha confermato il tecnico giallorosso. – Le partite mettono in mostra la fioritura ma le radici partono dall’allenamento e dall’appartenenza a questi colori, purtroppo a Empoli ci siamo trovati di fronte un portiere che ha parato tutto ma la strada è quella giusta. Contro il Bologna dovremo fare attenzione, Donadoni è uno che sa preparare molto bene le partite. Sarà difficile, noi però pensiamo di poter confermare la nostra crescita costante e fare una buona prestazione nonostante i tanti infortuni”. In effetti l’elenco degli indisponibili è piuttosto lungo e colpisce soprattutto la difesa, priva di Manolas, Vermaelen, Emerson, Mario Rui e pure Florenzi. Spalletti schiererà dunque un 4-2-3-1 abbastanza obbligato, con Szczesny in porta, Bruno Peres, De Rossi (favorito su Fazio), Rudiger e Juan Jesus in difesa, Paredes e Strootman a centrocampo, Salah, Nainggolan e Perotti sulla trequarti alle spalle dell’unica punta Dzeko. Donadoni, a secco di vittorie da 6 partite (l’ultima risale al 21 settembre con la Sampdoria, da allora 4 pareggi e 2 sconfitte), proverà a fermare l’armata giallorossa con il solito 4-3-3, dunque Da Costa tra i pali, Krafth, Ferrari, Helander e Masina nel reparto arretrato, Taider, Nagy e Dzemaili in mediana, Rizzo, Sadiq e Krejci nel tridente offensivo.

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