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Calcio, italiani all’estero: trionfo Spalletti in Russia, Ancelotti crolla e dice addio alla Ligue 1

Due campionati, una Coppa di Russia e una Supercoppa di Russia: questo il trionfale bilancio di Luciano Spalletti, ex allenatore della Roma, in due anni e mezzo alla guida dello Zenit San Pietroburgo. Il tecnico toscano si gode il secondo titolo consecutivo con ben 3 giornate di anticipo, grazie alla vittoria casalinga per 2-1 sulla Dinamo Mosca e conferma l’ottimo lavoro svolto nel Paese dell’Est, il cui calcio è in costante crescita grazie a investimenti milionari e a un campionato dalla formula rivisitata che lo avvicina per tempi e modalità a quelli dei maggiori tornei continentali. La Russia, inoltre, ospiterà i Mondiali del 2018.

Ma per un made in Italy che vince, ce n’è uno che invece delude amaramente le attese. E’ il Psg di Carlo Ancelotti e Leonardo, nettamente la società più attrezzata economicamente del campionato francese grazie agli investimenti dello sceicco Al-Thani, che sta per cedere il titolo della Ligue 1 alla cenerentola Montpellier. Mentre la piccola squadra del Sud della Francia non perde un colpo, gli uomini di Carletto vengono fermati in trasferta dal Lilla (che ora minaccia anche il secondo posto) e restano a -5 punti dalla vetta, che diventano virtualmente 6 se si considera che il Montpellier è nettamente avanti con la differenza reti. Servirebbe dunque un cammino perfetto da qui alla fine, sperando in ben due sconfitte della capolista. Sta quindi per abortire, o comunque per essere rimandato il progetto vincente affidato al tecnico emiliano ex Juventus e Milan, che pure poteva contare su una squadra di primissimo piano con molti ex della serie A come Thiago Motta, Menez, Pastore e il portiere Sirigu.

In chiave mercato-allenatori, i due destini opposti dei tecnici italiani potrebbero portare a diverse conseguenze. Mentre per Spalletti, desiderato da mezza serie A, il ritorno a casa si fa sempre più improbabile, non è a questo punto detto che per Ancelotti e soprattutto per Leonardo il futuro sia ancora all’ombra della Tour Eiffel. Per il dirigente brasiliano si parla già dell’Inter.

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