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Calcio, il futuro di Del Piero: “Gioco ancora, ma all’estero”. Sempre probabile l’ipotesi Usa

Ancora nessuna destinazione ufficiale, ma la conferma che quello di Del Piero è un addio alla Juventus e al campionato italiano, ma non al calcio. “Ancora non ho preso nessuna strada, di sicuro quella che sarà la scelta sarà ottimale per me. Non si tratta di giocare la Champions o campionati di seconda fascia, ma di scegliere la situazione più possibile ideale per quanto riguarda opportunità stimolanti”, ha dichiarato l’ex capitano e numero 10 della Juve, bandiera bianconera per 19 anni, nel corso di una conferenza stampa a Torino per la presentazione di un’iniziativa commerciale.

Tutte le strade sembrano di nuovo portare Oltreoceano, magari nel campionato Usa (come anticipato da Firstonline), dove Del Piero troverebbe la possibilità di giocare ancora da protagonista, senza troppe pressioni ma sicuramente con un buon contratto, e l’opportunità di fare un’esperienza di vita interessante per lui e la sua famiglia. “Sarà sicuramente un’esperienza all’estero,  e la mia famiglia con tempi e modi che vedremo mi seguirà”, ha ribadito Del Piero, che ha anche allontanato al momento l’ipotesi di andare dietro la scrivania:”Per ora ho parlato di me solo come calciatore. Ci sono troppi se per dire se sarò dirigente alla Juve, non avendo mai pensato alla possibilità di fare il dirigente mi sembra qualcosa di troppo futuristico. Il mio futuro al momento è da giocatore”.

Il fantasista veneto è poi tornato a parlare dell’ultima, trionfale stagione, che gli ha permesso di chiudere in bellezza la sua inimitabile avventura in bianconero, scacciando definitivamente il triste ricordo della serie B e riportando la Juventus sul trono del campionato, dove mancava, considerando anche gli scudetti revocati, comunque da 7 anni. Per Del Piero, 28 scudetti o 30 cambia poco: “Vincere lo scudetto è stato il massimo. Sapete quanto ami vincere. Poi è arrivato quel saluto a Torino che mi ha dato i brividi. Non smetterò mai di ringraziare chi mi ha dato quel tributo”.

Infine, la chiusura da campione vero. A chi gli chiedeva perchè si opponesse al ritiro della maglia numero 10, la leggenda bianconera ha così risposto: “Mi auguro che pesi il meno possibile il numero 10 della Juve. Mi auguro che chi la indossi possa intraprendere una carriera gloriosa come la mia, se non ancora di più. Ho fatto talmente tanto con questa maglia che auguro a tutti di farlo. Penso che non bisogna togliere il sogno di nessun bambino di potere indossare quella maglia un giorno”.

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