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Calcio e business, ecco il “RealMadridLand” di Dubai

FIRSTonline

Da Villarreal a Ras al-Khaimah. Dall’ennesimo danno d’immagine procurato dall’ultima crisi di nervi di Josè Mourinho, al tentativo di risanarla, l’immagine, attraverso un’operazione di marketing che finora solo la Ferrari aveva fatto, con il Ferrari World inaugurato nel 2011 ad Abu Dhabi.

Costerà l’astronomica cifra di 1 miliardo di euro al Real Madrid la costruzione del Resort Island nel golfo degli Emirati Arabi: un’isola artificiale da 50 ettari, già soprannominata RealMadridLand, la cui apertura è prevista per il 2015 e nei piani del presidente Florentino Perez porterà ulteriore lustro al marchio del club della famiglia reale spagnola, il più titolato in Europa con nove Coppe dei Campioni in bacheca, proprio nell’anno in cui festeggia i 110 anni di vita e sta dando la caccia a una storica decima vittoria Coppa dei Campioni (l’ultima è arrivata esattamente dieci anni fa, in occasione del centenario).

Proprio come aveva fatto la Ferrari due anni fa, tra montagne russe e simulazioni di Gp, anche la squadra spagnola ha scelto l’opulento e suggestivo palcoscenico dei Paesi arabi, e punterà su attività altrettanto spettacolari e polivalenti: il Real Madrid Resort Island infatti non sarà una semplice cittadella per esibire il marchio della Casa blanca, ma un vero e proprio complesso turistico con parco a tema, porto, spiaggia, hotel e ville di lusso, museo, installazioni sportive e persino uno stadio da 10mila posti per eventuali esibizioni di Cristiano Ronaldo e compagni.

“Appena apriremo le porte del resort – ha dichiarato trionfalmente il presidente delle merengues Florentino Perez -, il visitatore entrerà a far parte della leggenda di questo club, il più grande della storia del calcio”. Le stime parlano di circa 1 milione di avventori attesi ogni anno, che potranno comodamente raggiungere la località dall’aeroporto di Dubai, che dista meno di un’ora dalla località di Ras al-Khaimah.

Il progetto è dunque ambizioso, come testimonia d’altra parte l’ingente investimento, degno della società calcistica che per il sesto anno consecutivo è risultata la più ricca del pianeta con un budget da 480 milioni di euro, superiore persino ai 460 milioni dei rivali del Barcellona. Non poteva dunque che fare le cose in grande, il Real Madrid, premiato dalla Fifa come squadra del secolo e non nuovo a spese folli anche per assicurarsi i grandi campioni che hanno fatto la sua storia, partendo da Di Stefano per arrivare a Zidane (presente giovedì alla presentazione e pagato nel 2001 alla Juventus la bellezza di 77 milioni di euro) e Cristiano Ronaldo, sbarcato nella Capitale iberica tre anni fa per quasi 100 milioni di euro.

In attesa che Mourinho si dia una calmata e riporti a Madrid qualche coppa degna di questo nome, il Real si è già portato avanti: tanto di trofei da far vedere, in fondo, non ne ha pochi.

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