X

Btp, salgono i rendimenti e lo spread cala. Borsa ancora ok

FIRSTonline

Prosegue il recupero di Piazza Affari, che chiude la terza seduta positiva di seguito con le banche ben intonate, oltre che Stm e Ferrari in corsa. Nonostante un rallentamento nel pomeriggio, il Ftse Mib guadagna lo 0,44%, portandosi a 22.216 punti. Poco distante Francoforte, +0,38%. Più arretrate Parigi (-0,01%), Londra (+0,03%), Zurigo (-0,11%) e Madrid (-0,15%).

Si allarga lo spread fra decennale italiano e tedesco, 235.00 (+1,08%), che resta in ogni caso sotto controllo, nonostante l’impennata dei rendimenti dei Btp nelle tre aste di oggi.

Si sta facendo strada fra gli analisti l’idea che la Bce, domani, non avvierà la discussione sulla fine del Quantitative easing, anche a causa delle tensioni politiche viste in Italia nel mese di maggio e dell’incertezza che potrebbe manifestarsi ancora in un prossimo futuro.

Domani Mario Draghi alzerà il velo sulle sue intenzioni, ma questa sera la parola spetta alla Fed e al suo governatore Jerome Powell, al termine della riunione cominciata ieri. Un rialzo dei tassi Usa dall‘1,75% al 2% sembra scontato e ci si concentra sulle stime economiche che potrebbero indurre la Banca centrale americana a portare le strette 2018 a quattro da tre previste. L’inflazione infatti sta spingendo sull’acceleratore come dimostrano oggi i prezzi alla produzione di maggio, saliti annualmente al passo più rapido dal gennaio 2012 (+3,1%). Così l’indice dei prezzi al consumo di maggio, diffuso ieri, è cresciuto su base mensile dello 0,2% e del 2,8% su base annua, al passo più rapido da oltre sei anni.

Nell’attesa Wall Street viaggia a diverse velocità. Il Nasdaq si avvia a chiudere nuovamente su livelli record, mentre il Dow procede a rilento. Esuberanti i titoli media e Fox tocca nuovi massimi, dopo il via libera, ieri, di un giudice federale alle nozze tra AT&T e Time Warner. Una svolta che potrebbe indurre Comcast a lanciare la sua offerta in contanti stimata in 60 miliardi di dollari sugli stessi asset che 21st Century Fox ha promesso il dicembre scorso a Walt Disney in un’operazione da 52,4 miliardi di dollari in azioni.

Cambi: euro dollaro in area 1,177, con la moneta unica ben intonata. Fra le materie prime il petrolio cambia segno dopo il dato settimanale sulle scorte Usa in calo in misura superiore alle attese. Il Brent avanza dello 0,62%, portandosi a 76,35 dollari al barile. Nonostante la ripresa dell’oro nero, gli energetici chiudono deboli in Piazza Affari. In particolare, Saipem perde l‘1,92%.

Italgas lascia sul campo l‘1,38%, dopo la presentazione del nuovo piano strategico 2018-2024. Le vendite colpiscono Leonardo (-1,84%), Buzzi (-1,42%) e Telecom (-1,04%).

Il maggior rialzo della seduta è quello di Stm (+4,37%), che si avvantaggia del buon andamento del settore a livello europeo, in attesa dello stacco cedola trimestrale lunedì. Corre anche Ferrari (+3,33%), ai massimi storici. Campari +2,16%, ancora in scia promozione ricevuta da Raimont James. Poste +1,89%.

Fra le banche svettano Mediobanca (+1,85%) e Bper (+1,61%). Fuori dal listino principale, Creval sale del 2,99%, dopo la cessione di 1,6 miliardi di Npl a un prezzo pari al 32% del valore nominale. Un’ondata di acquisti travolge anche oggi Banca Intermobiliare (+20%). Ben intonata Acea, +0,44%, nonostante l’arresto del presidente Luca Lanzalone nell’inchiesta sullo stadio di Roma.

 

Related Post
Categories: Finanza e Mercati