X

Borse tutte in ribasso ma la discesa del prezzo del gas attenua l’effetto della stretta annunciata da Powell

FIRSTonline

Petroliferi e banche aiutano Piazza Affari a contenere le perdite, in una giornata ancora negativa per i mercati continentali e per Wall Street (in avvio), dopo la seduta nera che ha sigillato la scorsa ottava. All’origine dell’avversione al rischio restano i timori di recessione, che sono stati amplificati venerdì dal duro intervento del presidente della Fed Jerome Powell, deciso a combattere l’inflazione anche a costo di qualche sofferenza.

In Europa intanto cala il prezzo del gas, ma sale quello del petrolio e il blocco cerca una strategia comune per contenere i costi dell’energia.

Europa in calo frazionale, Milano è la migliore 

Il principale indice milanese cede lo 0,24% e arretra a 21.841 punti base, facendo meglio di Madrid -0,87%, Parigi -0,83%, Amsterdam -0,96%, Francoforte -0,59%. È rimasta ferma la piazza di Londra, per il Bank Holiday. Prosegue inoltre la parabola discendente di Wall Street nella mattina americana. Il Nasdaq cede oltre l’1%. Tra i titoli Boeing galleggia (-0,66%), nonostante il primo lancio verso la Luna del nuovo programma spaziale Artemis della Nasa sia stato rinviato e l’azienda sia il maggior contractor dello Space Launch System, ovvero il sistema di lancio.

Cala il prezzo del gas, consiglio straordinario il 9 di settembre

L’Europa tenta dunque di trovare una via per contrastare la folle corsa dei prezzi del gas e sganciarli da quelli dell’elettricità, dandosi appuntamento al 9 di settembre per una riunione straordinaria dei ministri dell’energia del blocco. 

Ursula von der Leyen, presidente della Commissione Europa annuncia che la UE sta preparando “un intervento di emergenza e una riforma strutturale del mercato dell’energia”.

“L’impennata dei prezzi dell’elettricità mostra chiaramente i limiti dell’attuale funzionamento del mercato che era stato concepito in un contesto molto diverso”.

In giornata il prezzo del gas ad Amsterdam è sceso fino a 268 euro, per chiudere a 280 (-17%).

Salgono però i prezzi del petrolio, Brent +2,78%, 103,8 dollari al barile. A influenzare i corsi contribuiscono i potenziali tagli alla produzione dei paesi dell’Opec+ e gli scontri armati tra sostenitori dei due governi rivali, a Tripoli, in Libia. 

Scommesse contro l’euro

L’euro dollaro tratta intorno alla parità, con la moneta unica che sale timidamente dopo che il biglietto verde ha toccato i massimi da vent’anni contro le principali valute a seguito di Powell.

Aumentano intanto le scommesse contro l’euro, visto l’intensificarsi della crisi energetica e il timore che la recessione sarà decisamente più cattiva in Europa. A segnalarlo è il Financial Times secondo cui le posizioni corte nette sull’euro hanno raggiunto i livelli più alti dall’inizio della pandemia nel marzo 2020. Secondo i dati pubblicati venerdì dalla Commodity Futures Trading Commission, nota l’Ft, nella settimana al 23 agosto gli speculatori hanno accumulato posizioni corte nette sull’euro, un modo per scommettere che scenderà di valore, per 44.100 contratti, dai 42.800 della settimana prima. Nella prima settimana di marzo 2020 ci furono 86.700 contratti.

Il clima generale continua a pesare sulle criptovalute e il bitcoin non si allontana granché dai 20mila dollari (al momento 20.184, +1,41%).

Volano i tassi, ma lo spread resta costante

È in verde il secondario italiano, con lo spread tra Btp 10 anni e Bund di pari durata a 229 punti base (-0,74%). Volano però i rendimenti:

Il titolo italiano mostra un tasso di 3,78% e quello tedesco di 1,49%.

Ad aumentare la pressione sono le dichiarazioni di membri della Bce. Secondo Isabel Schnabel, per esempio, le banche centrali devono agire con forza ora anche se ciò significa recessione.

Per il capo economista Philip Lane invece la Bce dovrebbe incrementare i tassi di interesse a un “ritmo costante” fino alla fine del proprio ciclo di rialzi.  Se questo significhi poi alzare i tassi di 50 o 75 punti base nella prossima riunione non è chiaro. In settimana si attendono inoltre i dati sull’inflazione di agosto in Germania e nella zona euro e la stima è che questa aumenterà ulteriormente al 9,0%.

Sotto il profilo della crescita nel secondo trimestre l’Italia (+1%, dopo +0,1% del trimestre precedente) ha fatto meglio dell’area Ocse (+0,3%). Il pil è risultato negativo negli Usa e in Gb e anche la Germania ha mostrato una brusca frenata (+0,1% dopo +0,8%).

Piazza Affari soffre con le utility; bene oil e banche

In un contesto di grande incertezza, Piazza Affari perde soprattutto con le utility, penalizzate sia dagli aumenti dei tassi sia dalle tensioni sui prezzi dell’energia. I maggiori ribassi nel comparto sono per Hera -3,06%, A2a -1,99%, Terna -1,84%, Italgas -1,77%.

Tra i titoli colpiti dalle vendite anche industriali: Leonardo -2,54%, Prysmian -2,74%, Pirelli -1,82%. Male Recordati -2,47%. Lusso in sofferenza con Moncler -2,08%.

In rialzo sono invece i titoli petroliferi: Tenaris +4,78%, Eni +1,49%, Saipem +0,44%. Bene le banche con Banco Bpm +3,13%, Unicredit +1,8%, Intesa +0,97%. Tra le migliori performance del giorno anche Telecom +2,17%. A Parigi è incolore Vivendi, dopo il ritorno di indiscrezioni stampa circa l’interesse della società per una una quota dalla pay-tv statunitense Starz o addirittura della sua capogruppo Lions Gate.

Automotive diviso e con uno scattino finale Stellantis sale dello 0,12%.

Related Post
Categories: Finanza e Mercati