X

Borse oggi sotto pressione: in Francia si teme una nuova caduta del governo. Trump minaccia di nuovo l’indipendenza della Fed

FIRSTonline

L’euforia per la possibilità che la Fed tagli i tassi si è già per lo più volatilizzzata, con gli investitori che hanno invece accolto con preoccupazione il nuovo attacco del Presidente Trump all’indipendenza della Fed, considerata uno capisaldi dei mercati: Trump ha ordinato il licenziamento “con effetto immediato” della governatrice della Fed Lisa Cook, accusata di aver falsificato dei documenti per ottenere condizioni più favorevoli su un mutuo. I mercati hanno reagito con un calo, per poi riprendersi in parte quando Cook ha detto che non si dimetterà, ma il nervosismo resta.

Sul fronte europeo sono sotto pressione i titoli di stato francesi dopo l’annuncio ieri sera da parte del primo ministro francese, François Bayrou, di voler chiedere un voto di fiducia al governo citando “un rischio immediato” di sovraindebitamento che minaccia la Francia, il che teoricamente potrebbe far cadere il governo francese già il mese prossimo. Inoltre Trump ha lanciato nuove minacce tariffarie contro i paesi che applicano tasse digitali, un altro grattacapo per l‘Unione Europea. Il Bitcoin scivola sotto la media a 100 giorni

Trump sfida di nuovo l’indipendenza della Fed

La notizia che Trump voglia liquidare un componente della Fed ha scosso i mercati. Non è chiaro quale valore legale abbia il provvedimento, per il momento annunciato sui social, ma intanto il timore di una crisi istituzionale a Washington, dopo i numerosi attacchi di Trump allo stesso presidente Fed, ha fatto riemerge quel “Sell America” che sembrava sopito durante le vacanze con gli investitori che hanno alleggerito le posizioni rialziste. Gli operatori finanziari hanno cercato alternative al dollaro, la valuta di riserva mondiale, e ai titoli del Tesoro, e qualsiasi percezione di erosione dell’indipendenza della Fed potrebbe accelerare questo cambiamento. Il rischio per l’indipendenza della Fed è stato segnalato come una preoccupazione anche da S&P Global Ratings all’inizio di questo mese, confermando il rating AA+ per gli Stati Uniti, un punteggio che l’agenzia assegna dal 2011, quando per la prima volta ha declassato la più grande economia mondiale da AAA. Cook, il cui mandato alla Fed durerà fino al 2038, ha promesso di rimanere, affermando che il presidente non aveva l’autorità di rimuoverla. Non è stato altrettanto fortunato il funzionario del Dipartimento del Lavoro che è stato licenziato questo mese dopo aver fornito dati sull’occupazione che hanno deluso Trump.

Le tensioni si sono fatte sentiree su Treasuries, dollaro e oro. Il rendimento del Treasury Usa 10 anni sale al 4,30% e il dollaro si indebolisce nei confronti dell’euro che vale 1,1633 (+0,19%). Il calo del biglietto verde favorisce il prezzo dell’oro spot che sale dello 0,3% a 3.375,29 dollari l’oncia, mentre i futures sul metallo giallo guadagnano lo 0,17% a 3.423 dollari l’oncia. I prezzi spot hanno toccato per un attimo il massimo da oltre due settimane a 3.386,49 dollari l’oncia.

A Wall Street sfuma l’euforia per un taglio dei tassi, si attendono i dati di Nvidia domani

L’euforia suscitata da Powell sulla possibilità di un taglio dei tassi Usa, si è attenuata ieri poiché a Wall Street sono rimasti i dubbi sul ritmo delle riduzioni, mentre gli operatori si preparano a una lettura dei dati sull’inflazione di venerdi non proprio favorevole e temono il dato sul mercato del lavoro della prossima settimana. Secondo lo strumento FedWatch del CME Group, i trader di future sui Fed Funds stimano una probabilità dell’83% di un taglio dei tassi a settembre.

Ancora più vicino e preoccupate sono i risultati trimestrali di Nvidia domani (dopo la chiusura delle contrattazioni Usa) un test cruciale per il settore dell’intelligenza artificiale. Il titolo Nvidia ieri è salito dell’1%. Poiché Nvidia rappresenta circa l’8% dell’indice S&P 500, i risultati dell’azienda più preziosa al mondo influenzano un vasto numero di americani che utilizzano fondi di investimento indicizzati. Tutti e tre gli indici di Wall Street hanno chiuso in calo ieri: S&P 500 -0,43%, Nasdaq -0,22%, Dow -0,77%. Gli attacchi di Trump alla Fed si sono fatti sentire anche sui titoli del Tesoro a lungo termine che si sono mossi in calo, mentre il debito a breve termine, il più sensibile a un taglio dei tassi, ha resistito.

Borse asiatiche in calo: Shanghai interviene a sostegno del mercato immobiliare

In Asia Pacifico le borse sono deboli, il dollaro è in lieve calo e il petrolio scende dopo il rialzo di oltre il 2% di ieri.

Poco mosso il mercato azionario della Cina. Hang Seng di Hong Kong -0,2%, CSI 300 dei listini di Shanghai Shenzhen +0,1%. Taiex di Taipei invariato. Si assestano le azioni delle società immobiliari cinesi, ieri in forte rialzo. Nel tentativo di superare la crisi del mattone, le autorità politiche della megalopoli hanno alleggerito le regole per l’acquisto di case. I residenti, compresi quelli provenienti da fuori città, possono ora acquistare un numero illimitato di case nella periferia esterna. I non residenti in regola con i versamenti della pensione per tre anni, possono ora acquistare nuove case nelle aree urbane, invece di poter comprare solo le residenze esistenti. Ulteriori misure potrebbero arrivare già a settembre, con le autorità di che si preparano ad accelerare i progetti di ristrutturazione urbana per sostenere il mercato immobiliare, ha riportato il Securities Daily.

La borsa di Tokyo è in calo, indice Nikkei -0,8%. Lo yen si è indebolito su dollaro a 147,8, da 247,3 di ieri.

L’azionario dell’India scende: indice BSE Sensex di Mumbai -0,6%. Nella Corea del Sud la borsa di Seul è in ribasso: indice Kospi a -0,9% mentre restano ancora lacune negli accordi sui dazi con gli Usa.

Il governo francese rischia un’altra caduta, con conseguenze negative sui mercati

Il primo ministro Francois Bayrou ha indetto un voto di fiducia che potrebbe far cadere il governo francese già il mese prossimo, provocando una svendita di asset francesi. Il partito di estrema destra Rassemblement National, il partito di sinistra France Unbowed e i Verdi hanno dichiarato che voteranno contro la mozione dell’8 settembre, mentre i socialisti hanno dichiarato che non appoggeranno il governo. Se la maggioranza dei parlamentari voterà contro Bayrou, sarà costretto a presentare le dimissioni del suo governo.

Il fallimento di un altro governo francese – il precedente primo ministro, Michel Barnier , è durato solo 90 giorni – sottolineerebbe la posizione precaria del presidente Emmanuel Macron, il cui partito e i suoi alleati hanno perso la maggioranza parlamentare nel 2024. Il Rassemblement National di Marine Le Pen, che in quella votazione è diventato il partito più grande nella camera bassa, chiede nuove elezioni. “Sì, è un rischio, ma il rischio supremo è non fare nulla”, ha detto Bayrou ai giornalisti durante una conferenza stampa a Parigi ieri. “Non si può uscire da questa situazione se non siamo coraggiosi”.

Il rendimento dei titoli francesi a 10 anni è salito di nove punti base al 3,51%, contagiando anche il resto del mercato obbligazionario. Lo spread, cioè il premio di indebitamento del Paese rispetto alla Germania, si è ampliato di cinque punti base, chiudendo a 75 punti base, il livello più alto da aprile e in aumento rispetto ai 65 di fine luglio. I rendimenti dei titoli di Stato francesi a 10 anni sono ora tra i più alti dell’Unione, avendo già superato quelli di Paesi un tempo al centro della crisi del debito sovrano europeo, come Grecia e Portogallo. Le mosse di ieri li hanno lasciati circa otto punti base al di sotto di quelli dell’Italia. Ieri il paniere di azioni Barclays contenente le società più esposte ai rischi interni francesi, tra cui il bilancio del governo, è sceso del 2,9%.

Bayrou ha indetto il voto di fiducia nel tentativo di consolidare il sostegno dopo aver dovuto affrontare le resistenze contro i 44 miliardi di euro (51 miliardi di dollari) di tagli alla spesa e aumenti delle tasse, che considera essenziali per evitare il disastro per le finanze pubbliche francesi. Ha anche proposto di abolire due festività nazionali francesi, suscitando il disprezzo dell’opposizione.

“Vogliamo evitare il rischio di un intervento del Fmi nel caso in cui il Governo cada ma non posso fare finta che questa eventualità non esista”. Lo ha detto stamane il ministro delle Finanze francese, Eric Lombard, in una intervista radiofonica. Lombard ha anche affermato di essere “certamente non rassegnato” all’idea che il governo di minoranza del Primo Ministro, Francois Bayrou, cada il mese prossimo.

Borse europee viste aprire in calo. Occhi su Eni

Le Borse europee dovrebbero aprire in ribasso: future dell’indice EuroStoxx 50 a -0,5%.

Eni. La controllata norvegese Vår Energi ha raggiunto una produzione giornaliera di petrolio e gas pari a 400.000 barili equivalenti al giorno (boed), in anticipo rispetto alle previsioni, da circa 350.000 boed comunicati a metà luglio. Il dipartimento regionale per l’ecologia del Kazakistan va avanti con una multa da circa 4,4 miliardi di dollari nei confronti del consorzio internazionale Ncoc – di cui fa parte il gruppo italiano – che sviluppa il gigantesco giacimento petrolifero di Kashagan tra lunghe battaglie legali.

Stellantis ha raggiunto un accordo con i sindacati per attivare contratti di solidarietà che permetteranno di collocare gli oltre 1.800 lavoratori dello stabilimento di Termoli in regime di orario ridotto a causa del rallentamento della domanda e dell’impatto dei dazi.

Diasorin. Morgan Stanley ha rivisto al rialzo la raccomandazione a ‘overweight’ da ‘equal weight’ con un target price di 101 euro rispetto al precedente prezzo obiettivo di 100 euro.

Related Post
Categories: Finanza e Mercati