Mentre negli Usa continuano a inquietare gli investitori i continui attacchi di Trump all’indipendenza della Fed, nel Vecchio Continente è la Francia a preoccupare con la sua nuova crisi di governo: la risposta si legge nei movimenti dei mercati obbligazionari che hanno portato in alto i rendimenti peggiornado ulteriormente le già difficile condizioni finanziarie dei governi. Stasera sarà Nvidia a dettare il percorso delle borse quando, in serata, pubblicherà i risultati trimestrali, visti come una chiave di lettura per tutto il settore dell’Intelligenza Artificiale. Salgono le borse asiatiche trainaie dai tech. I casi di Nikon e MonAmi. Le borse europee sono viste aprire in lieve rialzo.
Il déjà vu politico in Francia porta in alto i rendimenti dei titoli di stato peggiorando la situazione finanziaria del Paese
In Francia, la scommessa del primo ministro francese Francois Bayrou di ottenere il sostegno per il suo impopolare piano di riduzione del debito ha portato l’indice blue-chip francese CAC40 a perdere oltre il 3% da inizio settimana, così come i titoli bancari che hanno finora subito le perdite più gravi. Ieri il divario tra i rendimenti dei titoli di Stato francesi e tedeschi a 10 anni, un indicatore del premio richiesto agli investitori per detenere il debito francese, si è ampliato a circa 79 punti base, il livello più alto da aprile.
Un déjà vu per la Francia che si è trovata in una situazione analoga quando ha perso il suo ultimo primo ministro, Michel Barnier, a causa di un voto di sfiducia sul bilancio alla fine del 2024, dopo soli tre mesi di mandato, in seguito a un’altra elezione anticipata nel luglio dello stesso anno.
Occhi puntati stamane alle 10 sul Consiglio dei ministri francesi: i membri dell’esecutivo si ritrovano dopo che il primo ministro François Bayrou ha annunciato che l’8 settembre si assumerà davanti all’Assemblea nazionale la responsabilità del suo governo sul debito della Francia e sull’obiettivo di bilancio da fissare per il 2026, ponendo la fiducia. Affinché François Bayrou possa chiedere la fiducia dell’Assemblea – sottolinea Bfmtv – è necessaria una delibera del Consiglio dei ministri. La portavoce del governo, Sophie Primas, terrà la sua tradizionale conferenza stampa alla fine della mattinata, al termine del Consiglio.
La Francia potrebbe dunque ritrovarsi ad affrontare un nuovo voto anticipato, ha ipotizzato martedì il ministro della Giustizia francese, dopo che i partiti di opposizione hanno dichiarato che voteranno per estromettere il Primo Ministro François Bayrou. Il Ministro della Giustizia Gérald Darmanin ha dichiarato a France 2 che, sebbene il governo stia ancora lavorando per trovare un accordo di compromesso, “non può escludere” lo scenario di un altro costoso scioglimento del parlamento. Emmanuel Macron, l’unica persona che può sciogliere il parlamento e indire nuove elezioni legislative, non ha ancora commentato la mossa di Bayrou, sebbene l’entourage di Bayrou abbia dichiarato lunedì che Macron aveva approvato il piano. Il movimento Bloquons tout ha indetto una giornata di disobbedienza civile per il 10 settembre, con scioperi e azioni simboliche contro la manovra. Il clima ricorda le proteste dei gilet gialli e il governo teme un’escalation.
Wall Street chiude in rialzo in attesa dei risultati di Nvidia stasera. Ma preoccupa l’obbligazionario
Anche negli Usa il mercato obbligazionario è osservato speciale con il rischio che il rendimento dei titoli del Tesoro trentennali tenti di superare la soglia del 5%. I mercati sono nervosi dopo che lunedì Trump ha ordinato il licenziamento della governatrice della Federal Reserve, Lisa Cook , una mossa senza precedenti che potrebbe portare a una battaglia legale. Cook ha promesso di contestare il suo licenziamento in un caso che probabilmente finirà alla Corte Suprema. Trump da mesi sta cercando di “licenziare” anche il presidente Fed Jerome Powell perchè non obbedisce ai suoi ordini di abbassare i tassi, cosa che faciliterebbe la sua dispensiosa politica.
Sebbene il Segretario al Tesoro Scott Bessent abbia più volte detto che le politiche di riduzione dei costi e di crescita dell’amministrazione avrebbero finito per far scendere il rendimento a 10 anni – che ha indicato come un parametro chiave di successo – ciò non è ancora accaduto . Mentre i rendimenti a breve termine sono scesi in previsione di una tornata di tagli della Fed (come ipotizzato da Powell lo scorso weekend), il decennale è salito fino al 4,31% ieri, prima di attestarsi intorno al 4,26%, più o meno al livello in cui si trovava al momento dell’elezione di Trump a novembre. Il rendimento a 30 anni è salito al 4,94%.
L’evento principale di oggi sarà senza dubbio il rapporto sulla trimestrale di Nvidia (pubblicato dopo la chiusura delle contrattazioni Usa), che darà il tono alla propensione al rischio a breve termine e stabilirà se la valutazione alle stelle per i beniamini dell’intelligenza artificiale sia giustificata. Intrappolata nel fuoco incrociato della guerra commerciale in corso tra Washington e Pechino, il destino delle attività di Nvidia in Cina dipende da dove le due maggiori economie mondiali si confronteranno sui dazi doganali e sulle restrizioni al commercio di chip. È lì che si concentrerà l’attenzione degli investitori.
Nel complesso, il produttore di chip AI da 4,4 trilioni di dollari, secondo le previsioni, dovrebbe registrare un aumento del 53% del fatturato nel secondo trimestre, raggiungendo i 46 miliardi di dollari, secondo i dati LSEG, ma ciò potrebbe non essere sufficiente a soddisfare gli investitori, poiché tale balzo è ancora ben lontano dalla crescita a tre cifre registrata in molti trimestri recenti. Qui sta la sfida per un titolo che quest’anno è cresciuto del 35% e influenza il mercato azionario in generale con ogni suo movimento. Gli operatori in options stanno scontando un’oscillazione di circa 260 miliardi di dollari nella capitalizzazione di mercato dell’azienda dopo il risultato.
Ieri a Wall Street è stata proprio Nvidia, ma anche Eli Lilly, a sostenere l’indice S&P 500 portandolo a una chiusura in rialzo. Nvidia è salita dell’1,1%, la casa farmaceutica ha guadagnato quasi il 6% dopo che la casa farmaceutica ha dichiarato che la sua pillola sperimentale riduce il peso corporeo del 10,5% nei pazienti diabetici. L‘indice S&P 500 è scambiato a circa 23 volte gli utili previsti, il massimo degli ultimi quattro anni, aumentando il rischio di una svendita se i risultati di Nvidia dovessero intaccare l’entusiasmo di Wall Street per i titoli legati all’intelligenza artificiale. L’indice S&P 500 è salito dello 0,41%, chiudendo la sessione a 6.465,94 punti, poco al di sotto del massimo storico del 14 agosto. Il Nasdaq ha guadagnato lo 0,44% a 21.544,27 punti, mentre il Dow Jones Industrial Average è salito dello 0,30% a 45.418,07 punti.
Asia tonica sostenuta dai tech. Occhi su Nikon e MonAmi
La chiusura in rialzo di Wall Street sta portando su quasi tutte le borse dell’Asia Pacifico: nel giorno della pubblicazione dei dati di Nvidia, sono i tech a lasciare il segno sulla seduta.
L’indice MSCI Asia Pacific sale dello 0,1% grazie alla spinta dell’azionario della Cina: l’indice CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzhen è in rialzo dello 0,7% ai massimi di tre anni. Dallo scoppio della guerra commerciale in aprile è cresciuto del +25%. L’indice Hang Seng della borsa di Hong Kong è sulla parità. I titoli cinesi legati ai chip e all’intelligenza artificiale salgono, mentre Pechino intensifica gli sforzi per stimolare l’adozione di questa nuova tecnologia, attraverso un maggiore sostegno finanziario e fiscale. Il titolo di Cambricon, azienda cinese specializzata in chip per intelligenza artificiale, guadagna il 6% e stabilisce il record: da inizio anno il prezzo si è più che raddoppiato. La Cina promuoverà lo sviluppo di veicoli intelligenti e di robot, nonché di telefoni e computer con intelligenza artificiale, secondo le linee guida del Consiglio di Stato sulla promozione dell’uso dell’IA. La discesa dei profitti delle società industriali cinesi in luglio ha rallentato il passo, segno, secondo gli analisti, che gli interventi del governo di argine alla sovraccapacità stanno iniziando a funzionare. Il mese scorso i profitti industriali sono diminuiti dell’1,5% rispetto a un anno prima, secondo i dati pubblicati stamane dall’Ufficio nazionale di statistica. Bloomberg Economics aveva previsto un calo del 5,8%.
La borsa di Tokyo è in lieve rialzo, Nikkei +0,3%. Le azioni Nikon sono salite del 21% dopo la notizia di ieri secondo cui la società franco-italiana EssilorLuxottica, produttore degli occhiali Ray-Ban, sta esplorando un potenziale accordo per aumentare la sua partecipazione, a circa il 20%, dal 9% attuale, nel produttore giapponese di apparecchiature ottiche.
In Corea del Sud la borsa di Seul è sulla parità. Le azioni MonAmi salgono del 24%, mentre in due giorni, il rialzo del produttore di penne, a sfera e stilografiche, è del 60% circa. Una delle sue penne ha attirato l’attenzione di Donald Trump durante il suo primo incontro personale con il presidente sud coreano Lee Jae Myung, lunedì alla Casa Bianca.
Il raddoppio dei dazi sui beni provenienti dall’India, deciso da Trump fino al 50%, è entrato in vigore come previsto oggi, aumentando le tensioni i due paesi. Un dazio punitivo del 25% imposto a causa degli acquisti di petrolio russo da parte dell’India si aggiunge così ai precedenti dazi del 25% imposti da Trump su molti prodotti provenienti dall’India. Questo porta i dazi totali fino al 50% su beni come abbigliamento, pietre preziose e gioielli, calzature, articoli sportivi, mobili e prodotti chimici, tra i più alti imposti dagli Stati Uniti e paragonabili a quelli di Brasile e Cina.
Borse europee viste in lieve rialzo
Le borse europee sono viste aprire in lieve rialzo: il Future Euro Stoxx 50 Set 2025 è a +0,18%
Germania. Il sentiment dei consumatori tedeschi si avvia a un terzo calo consecutivo a settembre, appesantito dai crescenti timori delle famiglie circa la possibile perdita del posto di lavoro e l’incertezza sull’inflazione. L’indice di fiducia dei consumatori è sceso a -23,6 punti da -21,7 punti ad agosto, dato leggermente rivisto al ribasso, secondo un sondaggio dell’istituto di ricerca di mercato Gfk. Gli analisti intervistati da Reuters avevano previsto una lettura di -22,0.
Banche. Il governo italiano intende negoziare con le banche i termini di un contributo per fornire liquidità aggiuntiva alle finanze pubbliche in vista di possibili tagli fiscali nel 2026. Secondo indiscrezioni, si parla di distribuire l’utilizzo delle tasse differite su un periodo di tempo più lungo. Sul tema, i partiti della maggioranza non sembrano pensarla allo stesso modo.
Banca Monte Paschi deciderà nei prossimi giorni, forse la settimana prossima, sul possibile miglioramento delle condizioni dell’OPS su Mediobanca.
Saipem ha completato la conversione dell’unità di perforazione semisommergibile Scarabeo 5 in impianto galleggiante per la separazione degli idrocarburi e la compressione del gas (Floating Production Unit) per Eni in Congo
Stellantis ha accantonato il suo primo programma di guida autonoma di livello 3 a causa dei costi elevati, della complessità tecnologica e delle incertezze sul reale interesse da parte del mercato, hanno riferito a Reuters tre persone vicine alla situazione. Quest’anno ha pagato 190,6 milioni di dollari in sanzioni per non avere rispettato i requisiti Usa in materia di risparmio di carburante. Secondo un rapporto governativo, Stellantis ha pagato in totale 773,5 milioni di dollari dal 2018. Le cifre sono state confermate a Reuters dalla società.
Unicredit. Citigroup riavvia la copertura con rating ‘buy’ e un target price di 74 euro.
Diasorin. JP Morgan avvia la copertura con il giudizio Underweight, il target price è 75,40 euro.