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Borse oggi di nuovo in rally in vista dell’accordo Usa-Ue sui dazi al 15%. Tecnologia sempre più regina. La Bce lascerà invariati i tassi

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Dazi e trimestrali sono le due guide che stanno portado a nuovi rialzi la maggior parte delle borse mondiali. L‘Unione europea si sta dirigendo verso un accordo commerciale con Washington che si tradurrebbe in un’ampia tariffa del 15% sui prodotti dell’UE importati negli Stati Uniti, comprese le auto, evitando quella più alta del 30% che dovrebbe essere applicata dal 1° agosto, secondo uno schema che rispecchia l’accordo quadro stipulato dagli Stati Uniti con il Giappone ieri. Basterebbe già questa distensione nell’intricata vicenda dei dazi a dare impulso al mercato, ma a dare ulteriore carburante sono state ieri alcune trimestrali con conti migliori delle attese. Il risultato è che, dopo una chiusura a nuovi record di Wall Street, le borse asiatiche si sono mosse per lo più in rialzo, mentre quelle europee si stanno preparando a un’apertura coi fiochi.

Ieri sera la Casa Bianca ha annunciato che Trump si recherà oggi alla Federal Reserve, una visita che fa seguito alle sue minacce di licenziare il presidente della Fed Jerome Powell, che hanno scosso i mercati obbligazionari statunitensi. Ma non è tutto rose e fiori. Ieri Musk si è detto preoccupato per la sua Tesla, mentre oggi il gigante del lusso Lvmh annuncerà oggi i dati trimestrali con una probabile ulteriore calo nelle vendite, dicono gli analisti, accrescendo i timori degli investitori circa una prolungata flessione del mercato da 400 miliardi di dollari a fronte dei dazi statunitensi. I risultati mostreranno probabilmente che una ripresa della domanda di moda costosa nei mercati chiave di Stati Uniti e Cina rimane ancora lontana. Il gruppo francese del lusso Kering riferirà la prossima settimana. Dal meeting della Bce oggi gli operatosi si aspettano una conferma dei tassi sui depositi al 2% e del tasso di rifinanziamento al 2,25 per cento.

In primo piano le super trimestrali tecnologiche. Ma Musk è preoccupato per Tesla

Calata la preoccupazione per i dazi, gli investitori tornano a scandagliare i report trimestrali delle aziende. Alcune delle più importanti aziende tecnologiche del mondo, tra cui il gigante della ricerca statunitense Alphabet, il produttore di chip sudcoreano SK Hynix e il fornitore indiano di servizi IT Infosys, hanno fornito previsioni ottimistiche nei loro ultimi report sugli utili, ignorando l’incerta politica commerciale degli Stati Uniti. Il fornitore di Nvidia SK Hynix ha registrato un utile trimestrale record, sostenuto dalla forte domanda di chip per l’intelligenza artificiale e dalle scorte accumulate dai clienti in vista di possibili dazi statunitensi. Il fornitore indiano di servizi IT Infosys ha alzato il limite minimo delle sue previsioni di fatturato annuo dall’1% al 3%, da stabile al 3%, in linea con le aspettative degli analisti.

L’attenzione è stata anche per Nvidia su cui Trump ieri si è concentrato. Il presidente Usa ha detto ieri di aver considerato lo smembramento della società per stimolare la concorrenza nel settore dell’intelligenza artificiale, ma di aver riconsiderato la decisione a causa della difficoltà di tale mossa. Tuttavia Trump ha delineato un piano in 90 punti per stabilire un quadro normativo federale per l’IA, e ha firmato tre ordini esecutivi che incorporano alcuni elementi del piano, tra cui regole ambientali meno severe e l’incoraggiamento di maggiori esportazioni di IA. “Pensavo che potessimo intervenire e in qualche modo smembrarli un po’, dare loro un po’ di concorrenza, e ho scoperto che non è facile in quel settore,” ha detto Trump su Nvidia, parlando a un summit sull’IA alla Casa Bianca. Trump ha elogiato l’amministratore delegato di Nvidia Jensen Huang: “che lavoro hai fatto!” ha detto al CEO, che era presente al summit. Il presidente ha parlato dell’importanza del dominio degli Stati Uniti nell’IA, e del fatto che il paese non può permettere a nessuna nazione straniera di superarlo in questo campo. “Da oggi in poi sarà politica degli Stati Uniti guidare il mondo nell’intelligenza artificiale,” ha detto Trump, respingendo le preoccupazioni sull’uso non autorizzato di materiale protetto da copyright nell’addestramento dell’IA.

Elon Musk ha previsto un anno difficile per Tesla, aggravando ulteriormente le difficoltà della casa automobilistica dopo aver reso noto uno dei peggiori trimestri dell’ultimo decennio. Musk ha sottolineato l’imminente perdita degli incentivi per i veicoli elettrici negli Stati Uniti e un lungo processo di implementazione dei veicoli senza conducente, dicendo che solo la fine del 2026 Tesla potrà tornare ad avere un’economia “interessante”. “Significa che potremmo avere qualche trimestre difficile?”, ha detto Musk durante la conference call sui risultati finanziari di Tesla. “Sì, probabilmente potremmo avere qualche trimestre difficile.” Le azioni Tesla sono crollate mentre parlava, perdendo fino al 5,3% nelle contrattazioni post-mercato di mercoledì a New York. Il titolo era già crollato del 18% quest’anno prima della chiusura, nonostante il rimbalzo dai minimi di marzo e aprile. L’azienda ha registrato utili rettificati di 40 centesimi per azione, al di sotto delle stime già riviste al ribasso da Wall Street. Il fatturato è sceso del 12% a 22,5 miliardi di dollari, il calo più netto degli ultimi dieci anni. Le consegne di veicoli sono crollate e il prezzo medio di vendita delle sue auto è diminuito.

Wall Street ieri ha chiuso a nuovi massimi sulla spinta di Nvidia e GE Vernova

Ancora prima della pubblicazione dei dati trimestrali chiave, ieri l’S&P 500 e il Nasdaq hanno chiuso a livelli record, spinti da Nvidia e GE Vernova, portando il primo ad accumulare da inizio anno un guadagno dell’8% nel 2025, il secondo del 9%.

La stella più brillante di Wall Street è stata GE Vernova, produttore di apparecchiature elettriche, che ha registrato un rialzo del 14,6% dopo che ha alzato le previsioni di fatturato e flusso di cassa, superando le stime. GE Vernova ha registrato un guadagno di oltre l’80% nel 2025. Nvidia, il peso massimo dell’intelligenza artificiale è salita del 2,25% alimentando i guadagni dell’S&P 500 e del Nasdaq. Tesla ha registrato un leggero rialzo dello 0,14% e Alfabet è sceso dello 0,58% in chiusura, prima della pubblicazione dei loro dati.

In chiusura ieri l’indice S&P 500 è salito dello 0,78%, chiudendo la sessione a 6.358,91 punti. Il Nasdaq ha guadagnato lo 0,61% a 21.020,02 punti, mentre il Dow Jones Industrial Average è salito dell’1,14% a 45.010,29 punti, appena al di sotto del massimo storico di chiusura del 4 dicembre.

Da segnalare invece il crollo del 13% di Texas Instruments dopo che le previsioni di profitto trimestrali hanno evidenziato una domanda di chip analogici inferiore alle aspettative e hanno sottolineato l’incertezza legata ai dazi. Il rapporto di Texas Instruments ha pesato su altri produttori di chip analogici, tra cui NXP Semiconductors, Analog Devices e ON Semiconductor perdendo tra l’1% e il 4,6%.

Per quanto riguarda i dati economici, le vendite di case esistenti negli Stati Uniti sono diminuite più del previsto a giugno. L’attenzione si sposta ora sui dati settimanali delle richieste di sussidio di disoccupazione di oggi e sui dati flash PMI di S&P Global per valutare la salute economica a seguito delle incertezze sui dazi. Dopo una serie di dati economici contrastanti la scorsa settimana, gli operatori hanno escluso un taglio dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve la prossima settimana. Le probabilità di un taglio a settembre si attestano intorno al 58%, secondo lo strumento FedWatch del CME.

In Asia Tokyo continua a correre dopo l’accordo con Washington

In Asia continua la corsa della borsa di Tokyo sulla scia dell’accordo commerciale ieri tra Giappone e Stati Uniti. L’indice Nikkei è con un +1,6% è a 41.800 punti, massimo dal luglio del 2024 e molto vicino al record storico. Salgono come ieri le società a maggiore presenza internazionale, nonostante il cambio sia un elemento a sfavore. Lo yen si è rafforzato a 146 su dollaro, mentre le aspettative di un rialzo dei tassi indeboliscono le obbligazioni giapponesi con il tasso di rendimento del bond governativo a dieci anni ai massimi dal 2008 a 1,59%.

In Cina la borsa di Hong Kong guadagna lo 0,5%, nuovo massimo da circa tre anni e mezzo. Da segnalare Semiconductor Manufacturing International che sale del 2%, e China Life Insurance del 3%. L’indice CSI300 dei listini di Shanghai e Shenzhen è in rialzo dello 0,4%. Taiex di Taipei +0,3%.

Nella Corea del Sud, l’indice Kospi di Seul sulla parità. Il Pil del paese, corretto per l’inflazione, è cresciuto dello 0,6% nel secondo trimestre rispetto al trimestre precedente, grazie alla ripresa della spesa al consumo e delle esportazioni, secondo i dati della banca centrale di oggi. Il PIL reale destagionalizzato è rimbalzato nel trimestre aprile-giugno, dopo una contrazione dello 0,2% nel trimestre precedente. Le esportazioni, che rappresentano circa la metà dell’economia, sono aumentate del 4,2% nel secondo trimestre rispetto a tre mesi prima, dopo una riduzione dello 0,6% nel primo trimestre, per effetto di una maggiore domanda di semiconduttori e prodotti petroliferi. I consumi privati sono aumentati dello 0,5% su trimstre, dopo essere scesi dello 0,1% nel trimestre precedente.

Borse europee viste aprire in netto rialzo. A Milano da seguire Saipem e le auto

Borse europee attese in netto rialzo all’apertura sulla base del +1,23% del futures sull’Eurostoxx50.

Auto. Frena nel mese di giugno il mercato auto in Europa con un calo delle immatricolazioni nell’area dell’Europa Occidentale (UE+EFTA+UK) del 5,1%, a quota un milione e 243.732, mentre nel primo semestre dell’anno il risultato è in negativo per lo 0,9%. Se si considera la sola area Ue, il calo è ancora più significativo, dell’1,9% da inizio anno, ma a mitigare la contrazione è il buon andamento in Uk dove le immatricolazioni crescono del 3,5% da gennaio. In linea generale tra i cinque maggiori mercati dell’area solo Spagna e Regno Unito sono in crescita nel mese (+15,2% e +6,7%), mentre la Francia perde il 6,7%, la Germania il 13,8% e l’Italia il 17,4%.

Germania: Gfk, cala fiducia consumatori ad agosto a -21,5 punti

Italgas: nel primo semestre utile a 316,6 mln (+31,1%), investimenti a 495,1 mln. I ricavi adjusted salgono del 29,2% a 1.126,7 milioni

Edison chiude il primo semestre con un utile di 178 milioni di euro, in calo rispetto ai 221 milioni dello stesso periodo del 2024. I ricavi, spiega una nota, a 9,4 miliardi (7,26 miliardi nel 2024), per effetto in particolare dei maggiori volumi di energia prodotti e venduti. La società stima per 2025 un ebitda nella parte alta forchetta a 1,4 mld.

Saipem e Subsea7 hanno firmato un accordo vincolante di fusione, a termini e condizioni in linea con quanto già comunicato alla firma del Memorandum of Understanding avvenuta il 23 febbraio 2025. La fusione, spiega una nota, darà vita ad un leader globale nel settore energy services. La società risultante dalla fusione sarà ridenominata Saipem7 e avrà ricavi per circa 21 miliardi di euro, un ebitda di oltre due miliardi, genererà più di 800 milioni di euro di free cash flow e avrà un portafoglio ordini aggregato di 43 miliardi. I ricavi di saipem, si legge in una nota, si sono attestati a 7,2 miliardi di euro (+12,4% rispetto al corrispondente semestre del 2024) e l’Ebitda ha raggiunto i 764 milioni di euro, quest’ultimo in aumento del 35% rispetto ai primi sei mesi dell’anno precedente. Il risultato netto e’ stato pari a 140 milioni di euro, in crescita del 19% anno su anno. Il primo semestre e’ stato inoltre caratterizzato da una robusta generazione di cassa, con un free cash flow pari a 766 milioni di euro, rispetto ai 271 milioni di euro dello stesso periodo dell’anno precedente. L’acquisizione ordini del primo semestre si e’ attestata a 4,3 miliardi di euro, portando il portafoglio complessivo a 31 miliardi di euro. Confermata la guidance per il 2025

Eni ha firmato un protocollo d’intesa con l’algerina Sonatrach volto a rafforzare la cooperazione nel campo degli idrocarburi e delle energie rinnovabili. L’accordo contribuirà ad incrementare la produzione di gas fino a 5,5 miliardi di metri cubi all’anno al 2028, con investimenti complessivi superiori a 8 miliardi di dollari. Sono quattro le offerte per il 100% di Enibioch4in, l’unità dedicata alla produzione di biometano controllata da Enilive. In campo, scrive il Sole stamani, ci sarebbero il gruppo Verdalia Bionergy e Vesper Infrastructure Partners. In lizza anche due fondi infrastrutturali: il gruppo francese Vauban Infrastructure Partners e il fondo internazionale Kingston Capita

Moncler ha registrato un calo del 13% nell’utile operativo nel primo semestre poiché le spese di marketing sono state concentrate in quel periodo, mentre i ricavi sono leggermente aumentati. JP Morgan e Deutsche Bank tagliano il target price.

StM ha registrato una perdita nel secondo trimestre, con un risultato peggiore delle aspettative del mercato. Il chipmaker franco-italiano, che produce chip di potenza per le trasmissioni di Tesla e moduli eSim per gli iPhone di Apple, ha segnato una perdita di 133 milioni di dollari per il trimestre, mancando l’utile medio di 56,2 milioni di dollari previsto dagli analisti in un sondaggio LSEG. Dopo il primo trimestre, STMicro aveva dichiarato che era troppo presto per formulare previsioni per il 2025, concentrandosi sullo smaltimento delle scorte che si erano accumulate presso i produttori di chip esposti alla crisi dei mercati automobilistico, industriale e dell’elettronica di consumo. A giugno, ha detto di vedere i primi segni di un ciclo di crescita – un periodo di aumento della domanda di mercato – che le avrebbe permesso di centrare l’obiettivo di ricavi per il secondo trimestre di 2,71 miliardi di dollari. Il fatturato è salito a 2,76 miliardi di dollari dai 2,52 miliardi del secondo trimestre, superando l’obiettivo. La società ha dichiarato di aspettarsi che il fatturato del terzo trimestre raggiunga i 3,17 miliardi di dollari, oltre le aspettative degli analisti di 3,10 miliardi di dollari.

Unicredit. In un’intervista al Corsera, parlando di Generali, Orcel ha detto che diverse opzioni sono ancora aperte, ma non per una fusione, piuttosto per una partnership nella distribuzione dei loro prodotti. L’AD ha affermato inoltre che la banca ha utilizzato 4 miliardi di euro di capitale per le partecipazioni in Commerzbank e Alpha Bank, che genererebbero un utile netto di 800 milioni, destinato a crescere nel tempo. Dispone di altri 5 miliardi che potrebbe utilizzare per incrementare la distribuzione, per acquisizioni o per ulteriori partecipazioni come quelle in Commerz e Alpha, se si presentasse l’opportunità..

Geox ha annunciato un avvicendamento al vertice, il nuovo amministratore delegato è Francesco Di Giovanni, lascia Enrico Mistron, arrivato circa un anno fa.

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