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Borse in ripresa, le banche spingono Piazza Affari

Rimbalzano i listini europei in scia al recupero dell’Asia. A Piazza Affari l’indice guadagna poco meno di un punto percentuale attorno a quota 22.300 punti, in linea con Madrid. Ma la Borsa migliori è Londra (+1,2%). Meno forte il rialzo a Francoforte (+0,40%) e a Parigi (+0,27%).

Sullo sfondo della guerra dei dazi si moltiplicano i colpi di scena. La banca centrale cinese stamattina ha abbassato a sorpresa il fixing dollaro-yuan a 6,45%. Salgono in chiusura sia la Borsa di Shanghai che quella di Tokyo, sostenuta dal calo dello yen. Sempre debole l’euro a 1,157 sul dollaro, alla vigilia della riunione dell’Eurogruppo.

Ieri sera, Francia e Germania hanno trovato un primo accordo sul bilancio comune dell’eurozona, ma l’intesa sul Fondo monetario europeo non sembra in grado di soddisfare le richieste dei Paesi più deboli. “Nel complesso, ci sono più rischi per la stabilità finanziaria in Europa sul piano politico che su quello economico”, ha dichiarato stamane Ewald Nowotny, membro austriaco della Bce che giudica “molto positivo” gli sviluppi delle banche italiane: “Il pericolo di contagio – ha aggiunto – è molto inferiore rispetto a quello della Grecia”.

A conferma dell’evoluzione positiva del credito c’è la corsa delle banche, a partire da Banco Bpm (+2,4%): ieri sera il consiglio d’amministrazione ha deliberato l’attribuzione delle obbligazioni derivanti dall’ultima cartolarizzazione, quella denominata Progetto Exodus. Ne risulta che i crediti in sofferenza sono stati valutati 34,3% del valore nominale. Il piano Exodus prevede la cessione di altre sofferenze per 3,5 miliardi, fino a 9 miliardi. Tra i soggetti in gara, c’è DoBank (+5,8%).

La prospettiva di regole Bce meno stringenti sugli Npl dà la carica al resto del comparto: Bper Banca +2,7%, Ubi Banca +2,8%, Unicredit +2,4%, Intesa +2%. Titoli bancari in ascesa anche nel resto d’Europa. Il Banco Santander guadagna il 2,7%.

Poco mosso il reddito fisso: spread invariato a 215 punti base, rendimento BTP decennale 2,52%.

Il petrolio Brent è in rialzo dello 0,5% a 75,5 dollari il barile, ieri in chiusura ha segnato 75,3 dollari il barile. Sale la forbice con il greggio americano (10 dollari al barile): le scorte settimanali negli Stati Uniti dovrebbero essere diminuite di circa 3 milioni di barili, mentre risulterebbero in crescita le scorte di benzina per circa 2 milioni di barili. A Vienna intanto, stanno cominciando ad arrivare i ministri dell’energia dei paesi Opec: l’assemblea si apre venerdì.

Saipem avanza del 2,13%. Eni (+0,53%) ha finalizzato la cessione a Mubadala Petroleum di una quota del 10% nella concessione di Shorouk, nell’offshore dell’Egitto.

Sul listino frana Ferragamo, peggior blue chip di stamattina con un prezzo in calo del 6,9%, a 22,83 euro. Ferragamo finanziaria ha annunciato ieri sera l’intenzione di cedere una quota del 3,5% del capitale Salvatore Ferragamo tramite un accelerate book building. L’operazione si è conclusa a un prezzo di 23,25 euro per azione, rispetto alla chiusura di ieri pari a 24,53 euro. A curare l’operazione è stata Goldman Sachs.

Scatta oggi il delisting di Yoox: Richemont ha rilevato il residuo 1,6% non acquisito con l’Opa.

Avanza Recordati (+3,9%). L’operatore di private equity Cvc è in discussioni avanzate per acquisire una partecipazione di controllo del valore di oltre 3 miliardi di euro, anche se non tutti i membri della famiglia del fondatore sono d’accordo sulla vendita. “Sono intercorse delle trattative con il fondo CVC per la cessione da parte della famiglia Recordati del controllo indiretto di Recordati S.p.A., ma vi sono ancora molti ostacoli da superare e non vi è certezza sulla prosecuzione delle trattative e sui tempi delle stesse”, ha precisato in una nota Alberto Recordati, presidente e amministratore delegato di Fimei.

Frena Autogrill (-0,27%): la società non conferma il progetto di Ipo per Hms Host ma la società si dice interessata a eventualità che possano aumentare il valore del gruppo.

Cnh Industrial (-0,3%) ha ricevuto una commessa da 200 milioni di dollari da BAE, riguardante la realizzazione di mezzi anfibi per uso militare. Fiat Chrysler +0,6%.

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