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Borse: in Asia corre l’Hi Tech, sale il dollaro, bond in vendita. A Milano si scaldano Tim, Generali e Mps

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Qualcosa di nuovo sembra muoversi sul fronte orientale. L’Ucraina è pronta ad accettare uno status di neutralità come parte di un accordo di pace con la Russia. Lo ha detto ieri il presidente Volodymyr Zelensky, in un’intervista con giornalisti indipendenti russi. Ma sulle Borse pesano di più le indicazioni in arrivo da valute e obbligazioni.

Sale il dollaro nell’attesa delle prossime mosse della Fed. L’euro, in calo da quattro giorni, tratta stamane a 1,095. Precipita ai minimi lo yen, a quota 123, come non avveniva dal 2016. Il movimento non è sgradito a Tokyo, anche se la Banca centrale ha annunciato che comprerà una quantità non definita di obbligazioni sulla scadenza a dieci anni, per tenere sotto controllo il rendimento del decennale di riferimento, stamattina a 0,23%. La Borsa di Tokyo perde lo 0,4%.

Vanno avanti intanto le vendite sui bond in tutto il mondo. Il decennale dell’Australia tratta a 2,90%, + 13 punti base. Il Treasury Note a dieci anni è a 2,53%, + 5 punti base.

In lieve rialzo i future dell’indice EuroStoxx 50 (+0,2%). Calano invece i future di Wall Street.

Corre l’hi tech cinese, in calo oro e petrolio

La settimana è iniziata in Asia Pacifico con il rimbalzo dei tech cinesi: l’Hang Seng Tech di Hong Kong guadagna il 3%. Meituan, che stanotte ha diffuso dati del trimestre superiori alle aspettative, guida il movimento di recupero, +14%. Alibaba Group +3,8%. Tencent +3,6%. L’indice Hang Seng sale del 2%.

Il CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzen perde lo 0,7%: c’è il timore che i provvedimenti anti-contagio presi negli ultimi giorni possano far mancare alla Cina gli obiettivi di crescita economica presentati dalle autorità centrali. Ieri a Shanghai sono stati sottoposti a test rapido 14 milioni di persone.

In calo l’oro: -0,7% a 1.943 dollari. Petrolio in ribasso di quasi il 3%. Wti a 110 dollari. Brent a 117 dollari.

I dati della settimana: Pil Usa e inflazione europea

Inflazione e disoccupazione in Europa ed in Usa, nonché il dato sul Pil degli Stati Uniti e i dati sulla ripresa cinese. Mentre continua per ora senza soste il conflitto ucraino, il secondo trimestre del 2022 si apre all’insegna di alcuni dati macro. Mercoledì gli Usa renderanno noti i numeri sul Pil nel quarto trimestre. Venerdì sarà il turno di quelli sul mercato del lavoro. In Europa, il focus è invece sull’inflazione: questo mercoledì sarà diffuso l’andamento dei prezzi al consumo in Germania e Spagna, mentre giovedì toccherà a Francia e Italia e venerdì all’Eurozona nel suo complesso.

Vertice Opec+, in vista aumento produzione

Giovedì, inoltre, l’incontro più importante: è in programma il vertice dell’Opec+, chiamato a rispondere alla richiesta Usa di alzare la produzione per sostituire in parte il greggio russo.

Oggi i mercati seguiranno con attenzione il discorso di Andrea Enria, il responsabile della vigilanza bancaria Ue, in attesa di lumi sulle indicazioni per i prossimi bilanci.

Per l’Italia il dato più significativo arriverà venerdì: Moody’s emetterà il giudizio sul debito sovrano italiano, un appuntamento vissuto peraltro senza le ansie del passato. L’agenzia classifica la Repubblica italiana a livello Baa3, appena un notch (una tacca) sopra il livello speculativo, ma il giudizio dovrebbe essere confermato, mentre è atteso un taglio delle stime sulla crescita a causa della guerra in Ucraina, dell’impennata dei prezzi delle materie prime e dei problemi alla catena delle forniture.

Grandi partite in programma a Milano

Le grandi manovre geopolitiche non tolgono appeal a Piazza Affari, al centro di partite vecchie e nuove.

Oggi il ministro dell’Economia Daniele Franco parlerà alle commissioni di Camera e Senato di Monte Paschi. L’intervento cade alla vigilia della scadenza del 31 marzo, data entro cui Mps dovrà comunicare alla Bce il capital plan richiesto. Il ministero resta determinato a uscire – in tutto o in parte – dal capitale. Ma nel frattempo una proroga della sua presenza dovrà essere autorizzata dalla Commissione Ue. A fine febbraio, durante un Question Time alla Camera, proprio il ministro Franco ha detto che Bruxelles non aveva ancora dato semaforo verde alla proroga.

Domani Cda di Tim sull’offerta Cvc

Si scalda ancora di più la partita di Telecom Italia. Un altro fondo di private equity, dopo Kkr, si affaccia sulla scena: domani il cda si riunirà per valutare, oltre alla proposta del fondo Usa, l’offerta dell’inglese Cvc, guidato in Italia da Giampiero Mazza, che aveva già avanzato nel 2021 un’offerta da 1,7 miliardi per gestire la Serie A di calcio. Ora Cvc ha recapitato una lettera manifestando l’interesse per rilevate il 49% di alcuni asset di Tim, basandosi sul piano che l’ad Pietro Labriola ha presentato il 3 marzo scorso. Piano che prevede lo spezzettamento della società in più tronconi, da una parte la rete e Sparkle (la Netco) e dall’altra i servizi (ServCo) che a loro volta possono essere separati in servizi alle imprese (Enterprise-Co) e servizi al dettaglio.

Generali, i duellanti vanno negli Usa

Da seguire l’andamento sul mercato di Generali dopo la presentazione dei piani della lista Caltagirone contrapposti a quelli del consiglio uscente vicino a Mediobanca. I duellanti partono alla ricerca del consenso dei grandi azionisti internazionali. I top manager della lista capitanata da Donnet sono già andati per due giorni a Londra; la settimana entrante il road show continuerà negli Stati Uniti. A partire da domani, negli Usa ci sarà anche il duo Cirinà e Costamagna, che si incontreranno anche con i principali proxy advisor Iss, Glass Lewis e Fortis, che avranno un ruolo per orientare i fondi di investimento.

Borsa Italiana ha comunicato venerdì le dimissioni del suo presidente Andrea Sironi, indicato come nuovo presidente di Generali nella lista espressa dal consiglio uscente della compagnia, sostenuto del primo azionista Mediobanca.

Sotto i riflettori Terna e Buzzi, attesa per i conti di Tesla

Terna: L’agenzia di rating S&P ha confermato la valutazione BBB+, con outlook positivo. Rating confermato sulla società anche da Scope, ad A- con outlook stabile.

Buzzi Unicem: HSBC taglia a Hold da Buy; target price a 19 euro, da 30.

Giornata di bilanci per una lunga schiera di società quotate all’Egm. Nel pomeriggio conference call sui conti di Directa Sim.

Sul versante Usa, l’appuntamento clou arriverà venerdì con i conti di Tesla.

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