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Borse in altalena, frena la corsa ai beni rifugio, brilla il lusso

Perdono terreno le Borse europee dopo il recupero iniziale dal tonfo di ieri. Dal Consiglio di sicurezza dell’Onu è arrivata una “forte condanna” alla “vergognosa” azione della Corea del Nord. Decisione presa all’unanimità fra tutti i 15 membri, anche se non sono arrivate nuove sanzioni.

Intanto Moody’s ha rivisto al rialzo le stime di crescita di Italia, Germania e Francia. Per quanto riguarda l’Italia, per il biennio 2017-2018 si stima una crescita dell’1,3%, dai +0,8% e +1% precedenti. “I robusti indicatori”, si legge nel rapporto, con riferimento all’Eurozona, “suggeriscono che la crescita subirà un’accelerazione per il resto dell’anno, mentre l’indice di fiducia dei consumatori si attesta al top da 16 anni e fa ben sperare per una ripresa sostenuta dai consumi”.

La fiducia dei consumatori nella zona euro ad agosto è migliorata di 0,2 punti rispetto al mese precedente, passando a -1,5 dal -1,7 di luglio. La Commissione europea conferma la stima flash e diffonde il dato sull’indice di fiducia economica che nell’Europa a 19, salita a 111,9 dal 111,3 di luglio. È il livello più alto da oltre 10 anni, secondo i dati diffusi oggi dalla Commissione europea. Il dato ha superato le attese degli economisti. L’Italia è il Paese che ha registrato il maggior incremento dell’indice con un +3,6 punti.

Poco mossa Piazza Affari: l’indice Ftse Mib sale dello 0,05%. Meglio Parigi e Madrid (+0,4%), ma anche Francoforte (+0,5%).

Si rilassa la tensione sui beni rifugio. Risale il dollaro a 1,1950 sull’euro, ieri trattato sui massimi dal gennaio 2015 a 1,2070. L’oro si è spinto ieri fino a 1.325 dollari l’oncia, massimo dal gennaio 2016, su acquisti “rifugio”, ora tratta a 1.310 l’oncia.

Lo spread Btp/Bund, che ieri si è allargato quasi fino a quota 180 punti base, il massimo da metà luglio, oggi scende a quota 172,2. Il tasso del decennale italiano riparte dal 2,066%.

Buona domanda e rendimenti in calo per i Btp e CcTeu assegnati oggi in asta. Nel dettaglio, il Tesoro ha emesso la terza tranche del Btp a 5 anni scadenza 01/08/2022 per 3 miliardi a fronte di una richiesta pari a 4,714 miliardi. Il rendimento è sceso di 4 centesimi, attestandosi allo 0,84%. Collocata anche la quinta tranche del Btp a 10 anni scadenza 01/08/2027: a fronte di richieste per 4,004 miliardi, l’importo emesso è stato pari a 2,5 miliardi, mentre il rendimento, in calo di 6 centesimi sull’asta del mese scorso, si è attestato al 2,09%. Infine, la nona tranche del CcTeu scadenza 15/10/2024, assegnata per 1,75 miliardi a fronte di una domanda totale pari a 2,595 miliardi, ha spuntato un rendimento lordo dello 0,81%, (+4 centesimi sull’asta precedente).

Lo stop temporaneo delle raffinerie dell’area del Texas potrebbe far balzare in avanti le scorte di greggio. Dati attesi nel pomeriggio. Intanto, il petrolio è in calo: Brent -0,1% a 51,9 dollari, Wti -0,3% a 46,4 dollari. Recuperano i titoli del settore petrolifero come Tenaris (+0,90% a 11,17 euro), Saipem (+0,81% a 2,97 euro) ed Eni (+0,23% a 13,14 euro), a cui il Mozambico imporrà una tassa da 350 milioni di dollari sul capital gain per la vendita a ExxonMobil di una quota nell’impianto di gas Coral South. Lo ha detto ieri il ministro delle Finanze del Paese a una tv locale.

Saras avanza dell’1,25%. Il titolo della società di raffinazione approfitta della chiusura forzata di alcuni impianti in Texas che ha generato una temporanea diminuzione della capacità di raffinazione globale. 

Il listino milanese è sostenuto dal buon andamento dei titoli del lusso, trainati dal +4% di Brunello Cucinelli all’indomani della semestrale. La società promette una forte crescita anche per il prossimo biennio. Gli analisti anno apprezzato anche il calo del debito, grazie alla gestione efficace del capitale circolante. Mediobanca e Kepler Cheuvreux alzano i rispettivi target price.

In evidenza anche Yoox (+2,57%) e Moncler (+1,85%). Sale Campari (+1,17%). Dopo l’avvio positivo sono invece girate in rosso le banche: UniCredit cede l’1,16%, Bper lo 0,9% e Ubi lo 0,26%. Tra i titoli migliori Buzzi (+2,75%) rimbalza con decisione dai minimi dell’anno segnati ieri. Il produttore di cemento è stato penalizzato nelle ultime settimane dalla debolezza del dollaro e dalle indiscrezioni sullo stop al maxi piano di investimento della Casa Bianca dedicato alle infrastrutture. Al contrario, gli acquisti di oggi sarebbero legati alle prospettive di importanti lavori di ricostruzione di tutto il sistema logistico in Texas dopo gli ingenti danni provocati dall’uragano Harvey. La società di Casale Monferrato genera circa un quarto dell’Ebitda negli Stati Uniti.

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