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Borse: il disgelo Usa-Cina dà fiducia

FIRSTonline

Inizio di seduta positivo per le Borse europee. A circa un’ora dall’apertura, Piazza Affari guadagna lo 0,3%, Francoforte lo 0,7% (sostenuta anche dal dato sul Pil del secondo trimestre: -9,7%, contro una stima del -10,1%), Parigi lo 0,9% e Madrid l’1%. Fuori dall’Eurozona, Londra +0,5%.

In Asia, Tokyo ha chiuso in progresso dell’1,35%, mentre Shanghai ha registrato una flessione dello 0,48%. Hong Kong -0,52%, Sidney +0,35% e Seoul +1,48%. A Wall Street, l’indice S&P è salito dell’1% e il Dow Jones dell’1,35%. Nasdaq +0,60%.

A dare fiducia ai mercati è l’apparente disgelo sul fronte commerciale fra Usa e Cina. Nelle ultime ore fra Pechino e Washington è iniziata una serie di colloqui telefonici con l’obiettivo di confermare la cosiddetta “fase 1” degli accordi sul commercio stipulati a gennaio, poco prima dell’esplosione della pandemia. Il dialogo è stato definito “costruttivo” da entrambe le parti.

Inoltre, gli operatori sono incoraggiati dai progressi sul fronte del vaccino anti-Covid, soprattutto dopo che l’Autorità farmaceutica americana ha autorizzato l’uso del plasma per il trattamento di casi gravi di coronavirus.

Per quanto riguarda i singoli titoli del Ftse Mib, le performance migliori sono quelle messe a segno da Unicredit e Bper Banca (+2,48% per entrambe): secondo il Sole 24 Ore, il progetto di una bad bank per gli Npl degli istituti si fa più concreto. Bene anche Leonardo (+2%) e Atlantia (+1,99%). In coda al listino, invece, ci sono Banca Mediolanum (-0,9%), Interpump (-0,61%), Hera (-0,36%) e Banca Generali (-0,31%).

Acquisti su Tim (+1%): l’ingresso del fondo Kkr nella società della fibra sembra più vicino. A Parigi sale Essilux (+0,6%), che valuta il ricorso in appello dopo il no del Tribunale olandese alle richieste su GrandVision. Fuori dal listino principale di Milano, Cattolica Assicurazioni sale dello 0,4% dopo il no del Tribunale alla richiesta di alcuni soci di sospendere la delibera per l’aumento di capitale.

Sul mercato valutario, l’euro è stabile a 1,180 dollari (da 1,1811 di ieri in chiusura) e 125,22 yen (da 125,05). Il biglietto verde si rafforza invece a 106,11 yen (105,89).

Le quotazioni del petrolio, dopo i timori legati ai tornado nel Centro America, tornano piatte: il Wti con scadenza a ottobre cala dello 0,1%, a 42,6 dollari il barile, mentre il Brent cresce dello 0,3%, a 45,3 dollari.

Infine, oro stabile a 1933.415 dollaro l’oncia.

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Tags: BorsaCinaUsa