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Borse gratificate dal Messico ma occhi puntati su aste e Btp

FIRSTonline

Que viva Mexico. L’accordo tra Usa e il vicino a sud del Rio Bravo rappresenta il primo segnale positivo nella partita dei dazi, che sta scuotendo l’economia globale. L’intesa  prevede che il 75% dei componenti auto debba essere fatto nei due Paesi (contro l’attuale 62,5%) e che il 40-45% della componentistica sia prodotta da lavoratori che guadagnino almeno 16 dollari l’ora a cui verranno garantiti nuovi diritti sindacali: l’ironia della storia vuole che una richiesta di sinistra antiglobal sia resa possibile dal diktat del presidente Usa più reazionario.

L’intesa, che sarà siglata solo lunedì prossimo, segna un punto a favore di Donald Trump nel momento più difficile della sua presidenza ma, soprattutto, offre uno spiraglio per uscire da una situazione ad alto rischio, in grado di compromettere il trend positivo dell’economia globale, ieri segnalato (unica eccezione, ahimè, l’Italia) dall’Ocse. L’accordo è solo un primo passo e non coinvolge, per ora, il Canada, il terzo partner del vecchio Nafta. Ma i mercati già anticipano sviluppi positivi per l’Europa per il dossier più spinoso, quello cinese. E così esultano le Borse ad ogni latitudine:      

FIAT CHRYSLER VOLA ANCHE A WALL STREET

  • A Wall Street l’indice Dow Jones sale dell’1,01% a 26.049,64, S&P 500 +0,77%. Il Nasdaq infrange il muro degli 8 mila punti (+0,91% a 8.017,90).
  • Prendono il volo i titoli dell’auto. Tra i più euforici Fiat Chrysler che, dopo aver chiuso a Milano con un rialzo del 3,5%, trascinando all’insù l’indice di Piazza Affari, ha continuato la corsa a Wall Street +4,3% assieme a Gm +4,7% ma davanti a Ford +3%. Euforia anche in Europa; l’indice auto motive ha messo a segno, sotto la pinta dei gruppi tedeschi, un rialzo del 2,21%.
  • Il calo delle tensioni commerciali frena il rialzo del dollaro, l’euro risale a 1,1680. Si rafforza anche lo yen (111,28 sulla valuta Usa) ma  questo non impedisce il rialzo di Tokyo +0,25%, spinta dal colosso dell’auto. Toyota +1,08% ha annunciato un investimento di 500 milioni di dollari in Uber.
  • Segnano il passo solo le piazze cinesi. Secondo Jp Morgan l’accordo  Messico/Usa non favorisce la pace sui dazi tra Pechino e Washington.

ARIA DI RECORD ANCHE PER TENARIS

Poco mosso il petrolio rispetto ai  massimi di venerdì: brent a 76,21 dollari.

L’intesa sui dazi con il Messico mette le ali a Tenaris + 1,7%. Eni +0,2%, Abu Dhabi National Oil Co è in fase avanzata di negoziazione con una serie di partner, tra cui il gruppo italiano, per vendere quote di minoranza della sua controllata che si occupa di raffinazione. Il business vale 20 miliardi di dollari. Saipem +0,2%.

TRIA A PECHINO CERCA DI SPEGNERE LO STRESS DEL DEBITO

Occhi puntati sui Btp, ieri a quota 3,16%, un livello che non vedeva dal maggio 2014. Il ministro dell’Economia, Giovanni Tria, in visita a Pechino, si è affrettato a stemperare le tensioni sollevate dal  vicepremier Luigi Di Maio che aveva parlato di “autunno caldissimo” in vista. Tria in un’intervista a China Radio International ha spiegato che obiettivo della missione è rafforzare i rapporti economici tra i due Paesi, non certo quello di cercare compratori per i titoli del debito pubblico. 

“Non abbiamo questo problema” ha precisato “gli investitori cinesi valuteranno se acquistare i titoli italiani, esattamente come gli investitori di altri paesi o italiani. Fino a oggi chi lo ha fatto non si è pentito e sono fiducioso che il giudizio positivo sulla stabilità finanziaria dell’Italia si rafforzerà nel momento in cui si concretizzerà la politica di bilancio del governo italiano”. 

LA FIDUCIA TEDESCA SPINGE L’EUROPA

Attesa un’apertura positiva per i mercati europei ieri sostenuti sia dai record di Wall Street e dall’accordo Usa-Messico ma anche  dall’eccellente dato dell’ Ifo, l’indice di fiducia delle aziende tedesche che si è attestato a 103,8 punti ad agosto, in salita rispetto ai 101,7 punti di luglio. 

  • Nel finale si è salvata anche Piazza Affari, in terreno negativo per buona parte della seduta: l’Ftse Mib ha chiuso a  +0,27%, a 20.797 punti.
  • Francoforte+1,16% è stata la Borsa migliore. Parigi +0,86%, Madrid +0,73%, Zurigo +0,48%. Londra chiusa per la festività del Bank Holiday.

L’ITALIA RESTA IL FANALINO DI CODA DELLA CRESCITA

L’Italia è l’unico paese del G7 che, nel secondo trimestre dell’anno, registra un rallentamento del Pil: +0,2% fra aprile e giugno 2018, da +0,3% del trimestre precedente a fronte del miglioramento complessivo dei 36 Paesi dell’Organizzazione (da +0,5% a +0,6%). L’area nel suo insieme passa invece da +0,5% a +0,6%. I più brillanti sono gli Stati Uniti, +1% da +0,5%; balzo del Giappone, +0,5% da -0,2%; Germania +0,5% da 0,4%; Regno Unito, +0,4% da +0,2%. Stabile la Francia, +0,2%

Mercato del debito illiquido in attesa del tour de force che inizia oggi con l’asta dei Ctz per concludersi venerdì sera con il rating di Fitch.

CTZ, RENDIMENTI VISTI IN FORTE CRESCITA

A surriscaldare il quadro, già rovente, ci hanno pensato le dichiarazioni del vice premier Luigi Di Maio e di Alberto Bagnai, presidente leghista  della commissione Finanze del Senato. Il primo ha detto che “l’autunno sarà caldissimo, se l’estate è stata così non potete immaginare cosa sarà l’autunno, con i poteri forti che ci stanno facendo la guerra in questo momento” aggiungendo che il governo intende fare una “legge di bilancio coraggiosa che mette al centro i cittadini, ma se in Europa ci hanno trattato così sul’immigrazione mi immagino cosa faranno sui conti”. Il secondo ha definito il tetto del deficit al 3% “senza basi scientifiche”.

Il  rendimento dei Btp decennali è così salito ad un massimo del 3,2%,  lo spread a 282 punti.

Oggi prendono il via le aste con offerta di 1,25-1,75 miliardi di Ctz marzo 2020: in chiusura su secondario titolo è schizzato  in area 1,3% da 0,647% asta precedente.

GIOVEDI’ OFFERTI 7,5 MILIARDI DI BTP

Il Tesoro italiano metterà a disposizione degli investitori tra 6 e 7,75 miliardi di euro in titoli di Stato a medio-lungo termine nell’asta in agenda giovedì 30 agosto.

L’offerta comprende il lancio del nuovo Btp 5 anni, scadenza 1° ottobre 2023, che sarà proposto per l’importo di 3-3,75 miliardi e staccherà una cedola di 2,45% contro 0,95% dell’attuale benchmark marzo 2023.

Oltre al balzo di Fiat Chrysler la Borsa di Milano ha potuto contare sul parziale recupero dei bancari, negativi ma sopra i minimi di seduta che avevano condizionato la mattinata milanese.

SI SCALDA LA BATTAGLIA PER CARIGE +2,2%

Chiusura sopra i minimi di giornata per i bancari: Intesa ha azzerato completamente il calo a differenza di Unicredit -1,36%, deboli Banco Bpm -0,34%) e Bper Banca -0,40%), positiva Ubi Banca+0,42%.

Banca Carige ha chiuso in rialzo del 2,20% dopo la presentazione da parte di Raffaele Mincione di una propria lista di candidati per il rinnovo del Cda con la conferma di Paolo Fiorentino come AD e la sigla di un accordo di sindacato con i soci Giuseppe Volpi e Aldo Spinelli che quindi sosterranno questa lista.

BALZO IN AVANTI DI MONCLER, PIAGGIO “ELETTRICA”

Balzo di Moncler  +1,79% dopo che il Ceo Remo Ruffini ha spiegato di non aver intenzione di investire in altri marchi “perché ci sono ancora troppe cose da fare” nella società.

Guizzo in chiusura di Atlantia +0,91% dopo una mattinata opaca. Sul mercato si comincia a ricomprare il titolo, fortemente penalizzato dopo il crollo del ponte Morandi a Genova.

Accelera nel pomeriggio Piaggio +2,72% dopo aver annunciato che a settembre inizierà la produzione della vespa elettrica. Si tratterà del primo prodotto innovativo del portafoglio motoveicoli. La società ha chiuso il primo semestre dell’anno con un utile netto, che ha raggiunto la cifra di 26,7 milioni di euro, in crescita del 26,2% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

Tonfo di Salini -3,4%, l’Etiopia ha cancella un appalto da 4 miliardi per una diga, di cui l società è main contractor.

BRILLA LA STELLA DELLA JUVE +16,4%

La Juventus è stata la stella indiscussa del mercato, con un rialzo del 16,41% che fa schizzare la capitalizzazione a 1,16 miliardi. Il rally bianconero, che ha contagiato Roma +7,42% e Lazio + 4,57%, è senz’altro un frutto del fenomeno Cristiano Ronaldo ma trova una spiegazione anche nelle valutazioni stellari attribuite dagli analisti inglesi ad alcune squadre come Liverpool e Chelsea in caso di vendita.

Banca Imi sta rivedendo intanto rivedendo raccomandazione e target dl club (attualmente fermo a 0,70 euro) alla luce della performance: da inizio anno, il guadagno è +54%. A 1 anno fa +68%, a 3 anni +353% e a 5 anni +477%. Nonostante i rialzi il titolo è ancora sotto i massimi assoluti segnati nel 2002 a 1,387 euro, poco dopo l’Ipo ma ha ormai dimenticato i minimi (0,147 euro) segnati negli anni più bui, prima della riscossa sotto la guida di Andrea Agnelli.

Categories: Finanza e Mercati