I mercati hanno deciso di mettersi alle spalle le angosce legate alla geopolitica e le preoccupazioni per i dazi e ingranare la marcia verso nuovi record. A segnare il ritmo positivo è stata Wall Street ieri sera, le azioni asiatiche l’hanno seguita raggiungendo il massimo degli ultimi tre anni, mentre anche l’Europa sembra pronta a unirsi al rally. Sul fronte monetario crescono le aspettative di ulteriori tagli dei tassi da parte della Fed, dopo i dati economici statunitensi ancora deboli.
Sul fronte commerciale, gli Stati Uniti hanno raggiunto un accordo con la Cina su come accelerare le spedizioni di terre rare negli Stati Uniti. L’attenzione degli investitori è ora per la scadenza del 9 luglio per i dazi “reciproci” di Trump, mentre le nazioni si affannano per raggiungere un accordo. L’euro resta ai massimi di 4 anni.
Il prossimo evento chiave per i mercati sarà la pubblicazione oggi dell’indice dei prezzi PCE core negli Stati Uniti alle 1430 italiane, che potrebbe offrire ulteriori indizi sulla traiettoria dei tassi della Federal Reserve.
Dollaro venduto a piene mani a minimi storici. L’euro tocca l’1,1745 dollari
Le preoccupazioni sulla crescita degli Stati Uniti e per l’indipendenza della Fed, insieme alla prospettiva di un taglio dei tassi Usa stanno spingendo gli investitori a cercare alternative al biglietto verde, venduto a piene mani e in vista di record storici al ribasso. Oggi il dollaro è rimasto vicino al minimo degli ultimi 3 anni e mezzo e si appresta a segnare la sua peggiore settimana in oltre un mese. Finora il dollaro ha perso oltre il 10% del suo valore annuale e, se le ultime perdite dovessero durare fino alla fine del mese, segnerà il calo maggiore nella prima metà dell’anno dall’inizio dell’era delle valute liberamente fluttuanti nei primi anni ’70. L’euro consolida le posizioni a 1,1693 dollari stamane nelle prime contrattazioni, dopo aver toccato 1,1745 dollari nella sessione precedente, il massimo da settembre 2021. La sterlina ha raggiunto 1,3733 dollari, appena al di sotto del massimo di ottobre 2021 di 1,37701 dollari toccato ieri. L’indice del dollaro, che misura la valuta statunitense rispetto ad altre sei valute, si è attestato vicino al minimo da marzo 2022 a 97,378, in procinto di scendere del 2% a giugno, il sesto mese consecutivo in territorio negativo. Lo yen si è leggermente indebolito, attestandosi a 144,73 per dollaro, mentre il franco svizzero si è attestato a 0,8013 per dollaro, attestandosi vicino al livello più forte degli ultimi dieci anni.
Wall Street vola sulla scommessa di un taglio anticipato dei tassi
La maggiore distensione ha spinto ieri Wall Street a chiudere in rialzo, con l’S&P 500 e il Nasdaq più vicini ai massimi di chiusura record: Dow a +0,94%, S&P 500 a +0,80%, Nasdaq a +0,97%. I dati economici hanno mostrato segnali contrastanti con ordini di beni durevoli in aumento, PIL in calo, mentre a sostenere il mercato Usa è la prospettiva di un taglio dei tassi anticipato rispetto alla fine del 2025. Secondo lo strumento FedWatch del Cme, i mercati finanziari stanno attualmente scontando una probabilità pari a quasi il 21% di una riduzione di 25 punti base del tasso obiettivo dei Fed Funds alla riunione della Fed di luglio e una probabilità superiore al 75% che il primo taglio dei tassi di quest’anno avvenga a settembre.
I prezzi del rame sono balzati al massimo degli ultimi tre mesi, dando una spinta ai minatori Freeport-McMoRan e Southern Copper rispettivamente del 6,8% e del 7,8%.
Le azioni bancarie sono salite dopo che la Fed ha proposto regole più flessibili sulla leva finanziaria, il che alleggerirebbe il capitale che le grandi banche sono tenute a detenere a fronte di attività a rischio relativamente basso. L’indice bancario S&P 500 è avanzato dell’1,6%. Nel dopo borsa, le comunicazioni del trimestre di Nike hanno contribuito a tenere alta la propensione al rischio: a fronte di un persistente calo dei ricavi, la società dell’abbigliamento sportivo ha detto che il peggio è alle spalle: il titolo è arrivato a guadagnare il 10% nel dopo borsa.
Per aumentare le opportunità per gli investitori, il Segretario al Tesoro statunitense Scott Bessent ha chiesto ai repubblicani al Congresso di rimuovere dalla loro radicale proposta di bilancio una “tassa di ritorsione” che prende di mira gli investitori stranieri.
Il rendimento dei titoli del Tesoro a 10 anni è aumentato di due punti base al 4,26%.
Asia sostenuta dalla speranza di accordi Cina-Usa sui dazi
In Asia Pacifico, anche per effetto del progressivo riavvicinamento tra la Cina e gli Stati Uniti sui commerci, l’indice MSCI Asia Pacific guadagna circa il 3,3% rispetto a venerdì scorso, si tratta della miglior settimana degli ultimi due mesi. Ieri sera Howard Lutnick, segretario al Commercio Usa ha detto che l’intesa fra le due superpotenze prevede l’accelerazione delle esportazioni delle terre rare dalla Cina, primo produttore al mondo di questi elementi, agli Stati Uniti
In Giappone, il continuo rafforzamento dello yen non ferma il rally dell’indice Nikkei della borsa del Giappone, +1,2% nel finale di seduta: +4,7% nella settimana. L’inflazione nella città di Tokyo è rallentata per la prima volta in quattro mesi, grazie all’attenuazione degli aumenti dei prezzi dell’energia e all’esonero da parte del governo municipale di alcune tariffe dell’acqua per le famiglie. I prezzi al consumo, esclusi gli alimenti freschi, sono aumentati del 3,1% nella capitale nel mese di giugno rispetto a un anno prima, secondo il comunicato del Ministero degli Affari Interni e delle Comunicazioni. La previsione mediana degli economisti di era di un aumento del 3,3%. Anche l’inflazione complessiva si è attestata al 3,1%, in rallentamento rispetto al 3,4% di maggio.
Poco mosse le borse di Shanghai e Hong Kong: bilancio settimanale positivo per l’ indice Hang Seng (+3,3%) e per il CSI 300 (+2,5%). Il titolo Xiaomi è salito dell’8% toccando un massimo storico. Il produttore di smartphone e auto elettriche ha raccolto forti ordini iniziali per il suo nuovo SUV da 35.000 dollari presentato stanotte. In poche ore lo YU7 è arrivato a 289.000 ordini, molto di più di quel che si aspettava la direzione commerciale. Il prezzo della nuova autovettura – ampiamente in linea con le aspettative degli analisti – si colloca appena sotto i 263.500 yuan dell’ultima versione della Model Y di Tesla, il SUV più popolare in Cina.
Le aziende industriali cinesi hanno visto i loro profitti calare drasticamente a maggio, a dimostrazione della debolezza di un’economia messa a dura prova dall’aumento dei dazi statunitensi e dalla persistente pressione deflazionistica. Secondo i dati dell’Ufficio nazionale di statistica pubblicati oggi, gli utili delle aziende industriali cinesi sono scesi del 9,1% a maggio rispetto all’anno precedente, interrompendo una serie di due mesi di crescita. Gli utili industriali sono scesi dell’1,1% nei primi cinque mesi del 2025 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, a fronte di un aumento dell’1,4% nel periodo gennaio-aprile. I prezzi hanno subito un duro colpo a causa dei dazi sulle materie prime imposti da Trump ,
I mercati sono chiusi in Indonesia e Malesia. E’ in ribasso la borsa di Seul: indice Kospi -1%: bilancio settimanale +0,8%.
Il Bitcoin è sceso dello 0,3% a 107.477,47 dollari. L’Ether è rimasto pressoché invariato a 2.446,07 dollari. Tra le materie prime, il greggio West Texas Intermediate è aumentato dello 0,6% a 65,61 dollari al barile. L’oro spot è sceso dell’1% a 3.293,97 dollari l’oncia.
Borse europee viste aprire in buon rialzo. A Piazza Affari sotto la lente Mediobanca e Campari
I mercati europei dovrebbero aprire in rialzo. Il future sull’EuroStoxx 50 sale del +0,75%. Sui mercati del debito piace l’Italia: il rendimento del Bund tedesco decennale è a 2,56% e quello del BTP a 3,45%. Spread con la Germania a 88 punti base, per la prima volta dal 2010.
L’agenda di oggi prevede la pubblicazione dell’inflazione armonizzata in Francia e in Spagna, per quanto riguarda l’Italia e la zona euro usciranno vari indicatori di fiducia.
Campari ha venduto al Gruppo Caffo 1915 il brand Cinzano. L’operazione ha un valore di 100 milioni di euro.
Mediobanca presenta l’aggiornamento del Piano Industriale 2025-28 “One brand-one culture”: vede utile 2028 a 1,9 mld (+45% da 2025), ricavi +20%. A soci 4,9 miliardi con payout cash 100%, la cedola raddoppia
Illimity Bank. Ieri, penultimo giorno dell’offerta volontaria totalitaria promossa da Banca Ifis, le adesioni hanno raggiunto il 52,335% del capitale da 32,066% di mercoledì sera. L’Opas termina questa sera alle 17.30.