I mercati restano positivi, ma faticano ad andare avanti, offuscati dall’incertezza per l’evoluzione degli accordi commerciali sui dazi e per il disegno di legge di Trump rimasto impantanato al Senato. La borsa di Tokyo è in calo tra borse asiatice in leggero rialzo, mentre le borse europee sono viste aprire poco variate. L’euro ha continuato la sua corsa al rialzo, pronto per il decimo giorno consecutivo di guadagni nei confronti del dollaro statunitense, raggiungendo 1,1808 dollari, il livello più alto da settembre 2021. Oggi la Presidente della Banca Centrale Europea, Christine Lagarde parteciperà a un panel con i vertici delle banche centrali di Stati Uniti, Giappone, Gran Bretagna e Corea del Sud alle 1430 italiane. L’Ue sarebbe disposta ad accettare un accordo commerciale con gli Stati Uniti che includa una tariffa universale del 10% su molte delle sue esportazioni.
Wall Street macina record trascinata dai tech e dalle banche
Wall Street ha chiuso ieri ai massimi storici alla fine di un trimestre solido, cavalcando la speranza che gli Stati Uniti si stiano avvicinando al raggiungimento di accordi concreti con i suoi principali partner commerciali. Le scommesse sulla ripresa dei tagli dei tassi da parte della Federal Reserve hanno alimentato il miglior primo semestre degli ultimi cinque anni per i titoli del Tesoro, mentre il dollaro ha registrato il suo più lungo calo mensile dal 2017.
Dopo un’impennata di circa il 25% dai minimi di aprile, l’S&P 500 ha registrato il suo miglior trimestre da dicembre 2023. Ieri l’indice azionario statunitense ha superato quota 6.200, con i titoli tecnologici in testa. Apple Inc. ha registrato il rialzo maggiore tra le megacap. Oracle Corp. ha investito in un accordo sui servizi cloud del valore di 30 miliardi di dollari all’anno. Le grandi banche hanno guadagnato terreno dopo aver superato lo stress test annuale della Fed, preparando il terreno per i pagamenti.
L’attesa è per il dato sull‘occupazione di giugno, previsto per giovedì, vista la festività del 4 luglio di venerdì che dovrebbe mostrare una crescita della forza lavoro in calo, con circa 110.000 nuovi posti di lavoro, rispetto ai 139.000 del mese precedente. Il tasso di disoccupazione dovrebbe attestarsi al 4,3%.
Tutti con il fiato sospeso in attesa di dazi e del “Big, Beautiful Bill” di Trump
Permane l’incertezza sul “One, Big, Beautiful Bill” del presidente degli Stati Uniti Donald Trump, che rimane bloccato al Senato. Trump desidera fortemente che venga approvato prima del “Giorno dell’Indipendenza” americano, venerdì 4 luglio. I leader repubblicani del Senato continuano a cercare voti per approvare il disegno di legge da 3,3 trilioni di dollari su tasse e spesa, mentre continuano le lotte interne al partito. Si prevede che oggi i senatori voteranno una serie di emendamenti, tra cui proposte di disposizioni in materia di energia e sanità, materie particolarmente divisi
Resta poi il fiato sospeso per l’evoluzione degli accordi commerciali, mentre le scadenze del “Giorno della Liberazione” incombono. Trump ha definito il Giappone ” viziato ” in quanto un accordo commerciale tra le due nazioni resta irraggiungibile, e il Segretario al Tesoro statunitense Scott Bessent ha avvertito che i paesi potrebbero essere informati di tariffe doganali notevolmente più elevate.
L’Unione Europea è disposta ad accettare un accordo commerciale con gli Stati Uniti che includa una tariffa universale del 10% su molte delle sue esportazioni, ma vuole che gli Stati Uniti si impegnino a ridurre le aliquote su settori chiave quali la farmaceutica, l’alcol, i semiconduttori e gli aerei commerciali. Lo riporta l’agenzia Bloomberg citando alcune fonti, secondo le quali l’Ue sta inoltre spingendo gli Stati Uniti a introdurre quote ed esenzioni per ridurre le tariffe del 25% di Washington su automobili e componenti automobilistiche, nonché la tariffa del 50% su acciaio e alluminio. Ieri il Canada ha annunciato la sospensione della tassa sui servizi digitali (DST) per le big tech americane — tra cui Alphabet, Meta e Amazon — nel tentativo di riavviare i colloqui commerciali con Washington. Mentre entrano oggi in vigore le riduzioni tariffarie per i prodotti automobilistici e aerospaziali britannici esportati negli Stati Uniti.
Asia positiva, tranne Tokyo che perde l’1%
Le Borse dell’Asia-Pacifico aprono il secondo semestre con un tono contrastato, dopo i nuovi massimi storici di Wall Street. Gli investitori restano cauti in vista della scadenza dei dazi di Trump del 9 luglio, data in cui le tariffe dovrebbero aumentare dal temporaneo 10% fino al raggiungimento di un accordo.
In Cina l’indice composito di Shanghai sale dello 0,2%, mentre il CSI 300 Shenzhen registra un leggero rialzo dello 0,1%. I dati di oggi hanno rivelato che il Caixin Manufacturing Pmi cinese ha registrato una crescita inaspettata a giugno, grazie al miglioramento delle condizioni commerciali. I mercati di Hong Kong sono rimasti chiusi per festività.
Xiaomi ha consegnato oltre 25.000 veicoli elettrici a giugno, ha detto oggi la divisione EV dell’azienda, segnando il nono mese consecutivo di consegne superiori alle 20.000 unità. Xiaomi non ha divulgato una cifra specifica, ma i numeri di giugno sono stati leggermente inferiori a quelli di maggio, che superavano le 28.000 unità. Questo traguardo arriva in un contesto di forte concorrenza nel mercato cinese dei veicoli elettrici. Il SUV YU7 di Xiaomi, recentemente presentato con un prezzo a partire da 253.500 yuan, ha registrato una domanda eccezionale, ottenendo 200.000 preordini in tre minuti, per un totale che ha raggiunto quasi 289.000 in un’ora. Ciò aumenta la pressione su Tesla, poiché le vendite di veicoli elettrici prodotti in Cina sono diminuite del 15% su base annua a maggio, mentre rivali come BYD e Xiaomi continuano a guadagnare quote di mercato. Xiaomi punta a consegnare 350.000 veicoli elettrici nel 2025 e prevede di rendere redditizia la sua divisione auto nella seconda metà dell’anno, supportata da una crescente capacità produttiva, inclusa una nuova linea di produzione a Pechino.
L’indice Kospi della Corea del Sud guida i guadagni asiatici con un balzo dell’1,6%. Il titolo di punta Samsung Electronics sale di quasi il 2%. L’indice S&P/ASX 200 australiano registra un leggero rialzo dello 0,2%, mentre lo Straits Times Index di Singapore è in rialzo dello 0,8%.
La più penalizzata è la borsa del Giappone con il Nikkei 225 che perde l’1%, allontanandosi dai massimi da quasi un anno di ieri. L’indice TOPIX, più ampio, scende dello 0,8%. Ieri Trump ha duramente criticato i negoziati commerciali in corso con il Giappone, lamentando il rifiuto di Tokyo di importare riso americano, nonostante affermi di averne una carenza interna. In un post su Truth Social, Trump ha definito il Giappone “viziato” per non aver accettato il riso statunitense e ha lasciato intendere che gli Stati Uniti avrebbero presto annunciato un’azione tariffaria. La nuova lettura dell’indice Tankan della Banca del Giappone haindicato che l’economia stanno resistendo per ora alla tempesta dei dazi.
Il dollaro è sceso dello 0,2% a 143,79 yen. Il biglietto verde è rimasto pressoché invariato rispetto alla moneta unica europea e in precedenza aveva toccato quota 1,1808 dollari, il livello più basso da settembre 2021.
Il greggio statunitense è sceso dello 0,5% a 64,80 dollari al barile, appesantito dalle aspettative di un aumento della produzione da parte dell’OPEC+ ad agosto. L’oro spot è salito dello 0,6% a 3.322,62 dollari l’oncia.
Borse europee poco mosse. A Milano occhi a Mediolanum e Bper
Le borese europee sono viste aprire poco variate, con il futures Euro Stoxx 50 Set 2025 a +0,01%
Banca Mediolanum ha avviato la vendita dell’intera quota, pari a circa 3,5%, detenuta in Mediobanca attraverso la proceduta di accelerated bookbuilding.
Bper – Le adesioni all’Opa di Bper su Banca Popolare di Sondrio ieri sono arrivate al 19,98% del capitale oggetto dell’offerta dallo 0,16% di venerdì scorso. Unipol, primo azionista con il 19,7%, nei giorni scorso ha dichiarato che avrebbe aderito all’offerta.
Italgas – Lazard Asset management ha raggiunto l’11,506% dal 9,7% della fine del 2024.
Lottomatica. Il presidente del cda e amministratore non esecutivo della società di scommesse sportive, Andrea Moneta, e gli amministratori non esecutivi Michele Rabà, Michael Saffer e Yulia Shakhova hanno rassegnato le dimissioni. Una mossa che fa seguito all’ultimo collocamento di azioni del gruppo effettuato dall’azionista Gamma Intermediate, società costituita per conto dei fondi di investimento gestiti da Apollo Management. Il board si riunirà il 2 luglio per discutere il processo di cooptazione dei nuovi amministratori per sostituire quelli dimissionari.