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Borse chiusura 8 luglio: la proroga dei dazi tonifica l’Europa e Piazza Affari riacciuffa quota 40 mila

Imagoeconomica

La lettera a Bruxelles non è arrivata e per trattare sui dazi è confermato che i tempi si allunghino per la Ue fino al primo di agosto: così i listini europei chiudono un’altra giornata cautamente positiva, buttando il cuore oltre l’ostacolo della guerra commerciale con Washington. In particolare Piazza Affari sale dello 0,67% e agguanta i 40mila punti base (40.182), concentrandosi sulle notizie relative al risiko bancario. Nel settore campeggiano Banco Bpm, +3,6% e Unicredit +1,9%, dopo indiscrezioni Bloomberg secondo cui la Commissione europea è pronta a bocciare l’uso del golden power di Palazzo Chigi sull’offerta lanciata da Piazza Gae Aulenti su Piazza Meda. L’Ops, che sembrava destinata a spegnersi nella morsa governativa, si riaccende ora di nuovo colore.

Nel resto d’Europa si apprezzano Francoforte +0,74%, Londra +0,56% , Parigi, +0,56%, Amsterdam +0,3%, Madrid +0,13%. Il clima finanziario europeo resta  positivo, ma cauto, visto quanto è difficile ormai prevedere le mosse di Washington, tanto più che Wall Street, pure oggi, procede in modesto ribasso. La Casa Bianca ha allungato i tempi di trattativa sui dazi per l’Europa, ma ha stabilito tariffe dal 25% al 40% per 7 stati ritenuti non collaborativi tra cui Giappone, Corea del Sud e Sud Africa e Tokyo parla di una “mossa estremamente deplorevole”.

Wall Street nervosa, arretrano le grandi banche 

Nell’azionario americano rimbalza Tesla (+2,6%), ma procedono in rosso le tre principali banche a stelle e strisce, JPMorgan Chase, Goldman Sachs e Bank of America, dopo la retrocessione di Hsbc. Le modifiche ai rating arrivano tra l’altro in vista della stagione degli utili del secondo trimestre. 

Sono in calo inoltre i titoli del settore delle energie rinnovabili, sul quale sta per piombare la revoca dei crediti d’imposta per l’elettricità pulita, poiché la Casa Bianca ha comunicato che vuole procedere più velocemente in questa direzione.

Il clima è teso infine per i T-Bond, che negli ultimi giorni vedono scendere i prezzi e salire i rendimenti. Al momento il decennale al 4,427%.

Dazi, Dombrovskis: più tempo per negoziare

“I negoziati tra Ue e Stati Uniti sui dazi proseguono a livello politico e tecnico per sollecitare un accordo di principio prima del primo agosto”, giorno in cui “a quanto ci risulta, gli Stati Uniti hanno prorogato la scadenza per l’imposizione dei dazi”.

Così il commissario all’economia Valdis Dombrovskis, al termine della riunione Ecofin a Bruxelles. Secondo indiscrezioni stampa, citate da Reuters, la Ue potrebbe essere persino esentata dalla tariffa base del 10% e comunque si sta negoziando per settori sensibili come aerei e alcolici, mentre non ci sarebbero indicazioni su auto, acciaio, alluminio e farmaceutici.

Sui mercati europei prevale un cauto ottimismo sugli sviluppi della situazione, mentre i mercati Usa sembrano infastiditi dal polverone sollevato dal presidente Donald Trump.   

Scende lo yen

Il quadro alimenta una certa volatilità sul mercato valutario. Lo yen soffre le imposte sulle merci giapponesi e arretra dello 0,6% contro il dollaro, per un cambio che intorno a 146,90.  L’euro invece è piatto rispetto alla divisa statunitense e galleggia su un cross di 1,17.

Tra le materie prime arretra l’oro, che vede lo spot gold muoversi al momento poco sopra 3296 dollari l’oncia, con un calo dell’1,2%. Tentenna il petrolio: il Brent, settembre, tratta a 69,90 dollari al barile il greggio texano, agosto, è poco sopra i 68 dollari.

Piazza Affari, rimbalzano Stellantis e i titoli petroliferi, banche miste

In Piazza Affari rimbalzano oggi Stellantis, +2,99% e i titoli petroliferi come Saipem +2,21%, Eni +1,88% e Tenaris +1,51%. Si conferma in denaro Buzzi +1,95% e riprendono quota Nexi +1,76%, Stm +1,71%, Interpump +1,51%.

I titoli bancari hanno frenato nelle ultime ore e in particolare sono in calo la Popolare di Sondrio -0,71% e Bper -0,39%. La banca valtellinese infatti non ha accolto con entusiasmo il rilancio nell’offerta della banca modenese. “L’ops migliora – sostiene il cda – ma resta l’incertezza”.

Sono poco mosse anche Montepaschi (+0,11%) e Mediobanca (+0,24%), dopo la pubblicazione delle motivazioni che hanno portato l’Antitrust a concedere a Siena il via libera senza alcuna condizione nell’offerta su Piazzetta Cuccia, che venerdì riunirà il suo cda per valutare l’ops.

I maggiori ribassi del giorno, tra le blue chip, si aprono con Unipol -1,17% e A2a -1,17%, seguite da molte utility. Vendite anche su Generali, -0,55%, infiammata ieri dalle voci su un calo della quota di Unicredit nel capitale del Leone.

Il mare è calmo sul secondario, nonostante le turbolenze meteo. Lo spread tra decennale italiano e tedesco staziona a 92 punti base, con tassi stabili al 3,56% e 2,65%.

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