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Borse: Asia debole, pesano le parole del presidente cinese Xi Jinping

Le borse asiatiche hanno oscillato tra guadagni e perdite dopo che il presidente cinese Xi Jinping ha affermato che la nazione si deve adattare a un “nuovo” ritmo “normale” della crescita economica. 

Samsung Electronics, la maggiore compagnia tecnologica asiatica, ha guadagnato l’1,1% a Seul alla notizia che il presidente Lee Kun Hee era in condizioni stabili a seguito di un’operazione resasi necessaria dopo un attacco cardiaco. Olympus, il produttore giapponese di machine fotografiche, è cresciuto del 3,8% dopo aver riportato profitti superiori alle previsioni. Al contrario, Sumitomo Electric Industries è precipiTata del 5,5% a Tokio dopo aver previsto un fatturato netto inferiore alle aspettative. 

L’indice MSCI Asia Pacific era cambiato di poco, posizionandosi su quota 137.89 alle 9:36 del mattino a Tokio, dopo aver perso lo 0,4% la scorsa settimana.  

“La Cina sta sperimentando la crescita più lenta dal 1990”, commenta Evan Lucas, market strategist di IG a Melbourne. “Il nuovo governo centrale ha fatto un deliberato sforzo per diminuire i livelli del debito pubblico e ciò ha raffreddato l’economia. I fondamentali della crescita cinese non sono tuttavia cambiati e il Paese sta vivendo un periodo significativo di opportunità strategiche” ha affermato il presidente Xi, secondo l’agenzia di stampa Xinhua News.

Il giapponese Topix è cresciuto dello 0,3% in un giorno in cui i dati sull’avanzo delle partite correnti mostrano un numero in discesa a 116,4 miliardi di yen a marzo. È possibile che il mercato sia ora fiducioso riguardo alla possibilità che vengano messi in atto nuovi stimoli all’economia. Il sudcoreano Kospi era variato di poco, mentre l’australiano S&P/ASX 200 e il neozelandese  NZX 50 crescevano entrambi dello 0,1 per cento. Oggi Sharp, Nissan Motor e Hitachi annunciavano i profitti trimestrali.


Allegati: Bloomberg

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