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Borse al traino Usa, l’Asia frena. A Milano sotto tiro Rcs e Juventus

Photo by David Vives on Unsplash

E cinque. L’indice S&P500 ha messo a segno mercoledì sera il quinto massimo consecutivo, il trentaquattresimo record del 2021. Sulla scia dei numeri dl principale listino Usa, il Toro aspetta fiducioso i dati sull’occupazione la cui prima lettura arriverà nel pomeriggio. Tanta euforia non si addice ai listini asiatici che chiudono in sordina il primo semestre: da gennaio il guadagno dell’area Asia Pacific è del 5,8% contro il 14,7% dell’indice globale Msci. Non induce all’ottimismo il discorso di Xi Jinping per l’apertura delle celebrazioni per il centenario del partito: vinta la guerra sulla povertà, ha detto il presidente, ora dobbiamo costruire una società socialista. Nel frattempo, però, siamo pronti a “schiacciare” (to crush) chi vuole intromettersi nei nostri affari. Intanto, con l’eccezione della Corea del Sud, la ripresa rallenta mentre cresce la pressione della variante delta:

FRENA IL PMI CINESE: E’ LA PRIMA VOLTA DOPO 13 MESI

Partenza contrastata del terzo trimestre per i listini asiatici: il Nikkei di Tokyo perde lo 0,3%, l’Hang Seng di Hong Kong lo 0,6% ed il CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzen lo 0,1% ed il Kospi di Seul lo 0,2%. Sulla parità il BSE Sensex di Mumbai.  

Pesa il diffondersi delle varianti dell’epidemia. L’indice Caixin IHS Markit sulle aspettative delle piccole e medie aziende manifatturiere della Cina ha registrato in giugno il suo primo calo dopo 13 mesi consecutivi di rialzo, scendendo a 51,3 da 52: il consensus era a 51,9. 

BRILLA SOLO L’EXPORT DELLA COREA DEL SUD +40%

Gli indici PMI di Markit relativi alla manifattura di Malesia e Vietnam, sono scesi sui minimi dell’ultimo anno, in forte calo anche l’attività economica a Taiwan.  Nessun segnale di debolezza dalla Corea del Sud, dove l’indice PMI è ulteriormente migliorato e le esportazioni sono salite del 40% anno su anno, contro il +34% delle previsioni.

DOLLARO AI MASSIMI SULLO YEN, PETROLIO IN TENSIONE

  • I future di Wall Street stamane sono poco mossi. Ieri il Dow ha chiuso a +0,61%, l’S&P +0,13%. In calo il Nasdaq -0,17%. 
  • Negli ultimi tre mesi l’S&P è salito dell’8,2% (+14,5% da gennaio, il secondo miglior risultato dal 1998.  
  • In grande evidenza Wal-Mart +2,7% dopo il via libera alla vendita di insulina. 
  • Il dollaro sale a nuovi massimi rispetto allo yen. 
  • il Treasury Note a dieci anni veleggia sotto quota 1,50% di rendimento ed anche la curva dei tassi, misurata dal differenziale tra due anni e dieci anni, non si è mossa rispetto a ieri, a 122 punti base.  
  • Riprende forza l’oro, a 1.774 dollari l’oncia. 
  • Petrolio WTI a 73,7 dollari il barile. Reuters scrive che l’Opec+ sta valutando l’ipotesi di far slittare ad oltre aprile del 2022 il momento del ritorno ad un livello di produzione pre-pandemia.

 TRUMP INCRIMINATO DAL GIUDICE DI MANHATTAN

 Il tribunale di Manhattan dovrebbe incriminare oggi la Trump Organization ed il suo direttore finanziario Allen Weisselberg per crimini fiscali. Tra le violazioni ci sono una serie benefit ai top manager, come appartamenti, auto e rette scolastiche 

AZIONI, QUINTO TRIMESTRE DI GUADAGNO PER IL TORO

Le Borse mondiali hanno completato il quinto trimestre positivo di seguito con un parziale di 6%: un filotto così lungo non si verificava dall’inizio del 2015, quando i trimestri positivi furono sei. 

La performance da inizio anno si è ampliata a +11,70%. Da inizio anno sono in rialzo praticamente tutti i listini principali che compongono l’indice MSCI World Europa e Wall Street hanno dominato la scena con guadagni a doppia cifra. L’indice FtseMib di Piazza Affari è intorno a +14%.

Tra le rare eccezioni, con performance negative dal primo gennaio, ci sono soltanto mercati minori, che impattano poco o nulla sulla performance totale.  In Asia: Nuova Zelanda, Malesia, Filippine, in America: Cile, Perù, Colombia ed in Europa Portogallo, Turchia.  

Non partecipano al rally il Giappone, quasi invariato. E nemmeno la Cina, con un timido rialzo del +4,50%. 

EUROPA, INFLAZIONE SOTTO CONTROLLO: BORSE AVANTI TUTTA

Borse deboli ieri al giro di boa di metà 2021. Com’era prevedibile per la necessità dei gestori di ribilanciare i portafogli dopo un semestre brillante per il mercato azionario ma deludente per le obbligazioni. Hanno pesato  anche i timori sulla diffusione della variante Delta alla vigilia dell’introduzione del green pass. A riportare fiducia sul prossimo futuro ci ha pensato la stima flash di Eurostat sull’inflazione.: +1,9% il tendenziale, inferiore al dato di maggio (+2%) e in linea con le attese. L’inflazione europea si è stabilizzata a giugno e il picco iniziale dei prezzi si è attenuato. – commenta Ben Laidler di eToro- Questo riduce la pressione sulla Banca Centrale Europea (Bce) e sostiene il continuo rialzo dell’azionario europeo.” Di conseguenza – aggiunge l’analista – non ci aspettiamo di vedere la Bce aumentare i tassi a breve o che inizi a ridurre il suo programma di emergenza pandemica (PEPP), che ha raggiunto il più alto livello di acquisti in un anno la scorsa settimana. Il tutto dovrebbe dare supporto alle prospettive di un’ulteriore forza dell’azionario europeo, che vediamo beneficiare del forte rimbalzo economico, del focus sull’industria ciclica e delle valutazioni scontate”.

MILANO -1,01%, CONFINDUSTRIA: LA RIPRESA PRENDE VELOCITA’ 

  • Alla chiusura Milano ha perduto un punto percentuale (-1,01%) fermandosi a 25.102 punti.
  • E’ proseguito a maggio la fase di crescita dei prezzi alla produzione dell’industria, secondo i dati diffusi mercoledì da Istat: +1% su base mensile e +8% su base annua. Ad aprile i rialzi erano stati rispettivamente dell’1,3% e del 6,8%. Su base annua, all’accelerazione contribuiscono “i forti rialzi tendenziali dei prezzi dei prodotti energetici e dei prodotti della metallurgia e prodotti in metallo”, rileva Istat.
  • Secondo il Centro studi di Confindustria, l’accelerazione della campagna di vaccinazione unita al consolidamento in atto dell’attività industriale fa sì che il Pil italiano sia in deciso recupero già nel secondo trimestre, superando le attese di qualche mese fa. Gli esperti sono convinti che il recupero si rafforzerà nel terzo e nel quarto trimestre del 2021. 

VOLA GRAND VISION +13,8% DOPO IL BLITZ DI ESSILORLUXOTTICA

  • Ribassi simili per Francoforte -1%, Madrid -1,08% e Parigi -0,9%. Fanno leggermente meglio Amsterdam -0,64% e Londra -0,67%. Il bilancio semestrale è in ogni caso positivo e a doppia cifra percentuale per quasi tutti i listini.
  • Vola Grand Vision +13,8% dopo che EssilorLuxottica ha deciso di procedere con l’acquisizione prevista alle stesse condizioni pre-pandemia. Il titolo EssilorLuxottica avanza dell’1,2%.

SCENDE LO SPREAD, CALA IN ASTA IL RENDIMENTO DEI BTP  

  • Il BTP a 5 anni scivola a +0,12%.
  • Bene il secondario: lo spread tra Btp decennali e Bund di pari durata scende a 107 punti base e il tasso del titolo italiano chiude in calo a +0,82% – 4 punti base.
  • Sul primario è stata buona in mattinata la domanda di Btp e i rendimenti sono risultati in calo. Il Tesoro ha emesso la nona tranche del Btp a 5 anni per 3 miliardi con un rendimento in ribasso 5 centesimi a 0,12%. Collocata anche la undicesima tranche del Btp a 10 anni: a fronte di richieste per 2,332 miliardi l’importo emesso è stato pari a 1,5 miliardi mentre il rendimento si è attestato all’1,56%. Riaperto anche il Btp decennale scadenza 01/04/2031: la dodicesima tranche, assegnata per 1,5 miliardi a fronte di una domanda totale pari a 2,348 miliardi, ha spuntato un rendimento lordo dello 0,81 per cento. 

LA JUVE CHIEDE 400 MILIONI: ACQUE AGITATE IN BORSA

Alla vigilia di Italia-Belgio sul terreno di Wembley il calcio irrompe oggi sui circuiti elettronici di Piazza Affari. Il cda della Juventus ha approvato ieri un aumento di capitale per 400 milioni di euro. Nella stessa riunione è stato annunciato l’arrivo da Ferrari di Maurizio Arrivabene con tutte le deleghe dell’area sportiva. L’operazione spiega un comunicato, ”servirà a fronteggiarel’impatto economico complessivo degli effetti negativi diretti e indiretti della pandemia negli esercizi compresi tra il 2019/22 stimabile attualmente in 320 milioni di euro”. Exor farà fronte pro-quota all’operazione (per il 63.12% del capitale). E’ probabile un forte ribasso oggi in Borsa, ma il club ha spalle, tifosi ed alleati finanziari (vedi Banca Imi) robusti. L’ad Arrivabene, del resto, suona a garanzia di una gestione più rigorosa. 

LE COOP COMPRANO SOLO L’1% DI UNIPOL

In una giornata di ribassi generalizzati per tutti i listini, spicca in controtendenza il titolo Unipol +6,37%   dopo che Koru ha avviato un’operazione di acquisto fino a 24 milioni di azioni ordinarie, pari a circa il 3,35% del capitale sociale del gruppo cin l’obiettivo, non dichiarato, di arrivare ad una fusione con UnipolSai (+2,96%). Per ora le Coop hanno acquisito l’1% in offerta.

BENE GENERALI ED EXOR. SI SALVA BPER 

 Rialzi anche per Generali +0,57%: Jp Morgan ha alzato la raccomandazione da neutral a overweight, con prezzo obiettivo da 18 a 21 euro.  

In terreno positivo Exor +1,17%. Tra i bancari si salva Bper +0,36%. 

In rosso, in pratica, tutte le altre blue chips. Frena Enel -2,37% nonostante Mediobanca Securities abbia confermato sul titolo la raccomandazione outperform e il prezzo obiettivo a 9,1 euro.

Ritraccia il risparmio gestito: Banca Mediolanum perde il 2,43%, Azimut il 2,2% e Banca Generali l’1,34%. 

Sul fronte bancario, soffrono Unicredit  -1,52% e Intesa Sanpaolo -1,34%. Vendite anche sulle utility. 

Mediaset +1,4%.  La società ha firmato un accordo pluriennale con Tim per la distribuzione non esclusiva dell’app  Mediaset  Infinity sulla piattaforma Timvision. Il titolo ha chiuso la seduta odierna a Piazza Affari con un rialzo dell’ 1,4% a quota 3,044 euro.

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