X

Borse 4 agosto: l’Europa rimbalza in scia a Wall Street dopo il venerdì nero, Milano riconquista quota 40mila punti con le banche

Imagoeconomica

Le borse europee chiudono oggi una seduta positiva e recuperano gran parte delle perdite di venerdì, mentre Wall Street è in rimbalzo nella mattina americana. A far traballare i mercati, nell’ultima seduta della scorsa ottava, aveva contribuito il rapporto sul lavoro Usa di luglio e soprattutto la revisione al ribasso dei mesi precedenti, ma adesso il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha deciso di defenestrare la direttrice del Bureau of Labor Statistics, Erika McEntarfer, accusandola di truccare i dati per faziosità politica. Così d’ora in poi gli investitori potranno soppesare rapporti presumibilmente più favorevoli alla Casa Bianca. 

In questo contesto la stretta logica dei numeri ci dice che Milano guadagna oggi l’1,89% e recupera quota 40mila punti base (40.697) soprattutto grazie alle banche, dopo che gli stress test dell’Eba, venerdì scorso, hanno confermato la solidità del settore italiano “in un contesto di persistenti incertezze globali”. Francoforte segna +1,22%, Parigi +1,14%, Madrid +1,69%, Amsterdam +0,44%, Londra +0,56%. È invece in lieve calo Zurigo, -0,11%, che venerdì era chiusa e quindi non aveva subito la cattiva influenza del clima generale. A pesare sul listino inoltre è la decisione di Trump di portare i dazi sulle importazioni elvetiche al 39% (anche se si sta cercando in queste ore una soluzione). Sul listino svizzero pesano i titoli del lusso e quelli delle big pharma, dopo la richiesta del presidente degli Stati Uniti di abbassare i prezzi dei medicinali.

A proposito di protezionismo a stelle e strisce: il 7 agosto entreranno in vigore anche le nuove tariffe Usa al 15% per i paesi Ue, mentre si lavora ancora a una dichiarazione congiunta. “Tenendo presente questo obiettivo – ha detto il portavoce Olof Gill – la Commissione adotterà le misure necessarie per sospendere di sei mesi le contromisure dell’Ue nei confronti degli Stati”. 

Wall Street tonica

Anche oltre Atlantico le cose vanno bene: DJ +1,09%, S%P 500 +1,17%, Nasdaq +1,44%. Sui mercati si stanno rafforzando le scommesse su un taglio dei tassi da parte della Federal Reserve a settembre, un po’ a causa dei dati sull’occupazione visti la scorsa ottava e un po’ perché Trump sta per nominare un nuovo membro all’interno del Consiglio, dopo le dimissioni anticipate della governatrice anticipate della governatrice Adriana Kugler. Visto il dissenso di due membri rispetto alla politica severa di Powell si apre così la possibilità che i banchieri favorevoli a una politica più accomodante salgano a tre su sette.

A questo punto i futures quotano una probabilità dell’85% di un taglio il mese prossimo, rispetto a meno del 50% in precedenza, prezzano pienamente due tagli entro la fine dell’anno. Nell’azionario corrono le mega cap (Apple +2,44%, Nvidia +2,11%, Microsoft +1,8%) e si apprezza Tesla, +0,78%, dopo che il cda del colosso dei veicoli elettrici ha approvato il pacchetto retributivo per l’ad Elon Musk, che include 29 miliardi di dollari in azioni. Arretra invece  Berkshire Hathaway Inc (-2,74%), dopo che l’utile operativo, nel secondo trimestre, della società di Warren Buffett e’ sceso del 4% su base annua. Berkshire ha svalutato di 3,8 miliardi la sua partecipazione azionaria in Kraft Heinz.

Sterlina in lieve rialzo in attesa della BoE

Sul mercato dei cambi il clima è attendista e in particolare l’euro dollaro appare piatto in area 1,158. La sterlina si apprezza moderatamente, in vista della riunione della BoE che, giovedì, presumibilmente taglierà i tassi d’interesse dello 0,25% (dal 4,25% al 4%). Tra le materie riduce le perdite il petrolio, dopo aver incassato ieri la notizia che l’Opec+ ha concordato un altro aumento corposo della produzione di greggio per settembre, di fatto azzerando il taglio di 2,2 milioni di barili deciso nel 2023. L’obiettivo sarebbe quello di riconquistare quote di mercato, mentre restano vive le tensioni geopolitiche con Washington che minaccia nuove sanzioni contro chi acquista greggio russo, in particolare Cina e India.

Piazza Affari, è Mediobanca la regina del listino

Il listino principale di Piazza Affari è dominato oggi dai titoli bancari e su tutti svetta Mediobanca (+4,62%), seguita da Mps (+3,61%), mentre è in corso l’ops di Siena su Piazzetta Cuccia. L’appetitosa e grossa preda non è intenzionata però a farsi mangiare senza combattere e infatti Mediobanca ha ottenuto il via libera dall’Antitrust e dalla Commissione Ue per l’ops su Banca Generali (+2,19%). Si tratta di una corsa contro il tempo per riuscire a mettere in campo questa operazione prima della fine dell’offerta di Montepaschi e, secondo indiscrezioni, Unicredit (+3,65%) – che detiene ancora l’1,9% di Piazzetta Cuccia – potrebbe rafforzare la propria partecipazione e sostenere l’operazione.

Le altre banche in evidenza sono Intesa +3,24%, Popolare di Sondrio +2,22%, Banco Bpm +2,26% e, nel risparmio gestito, Banca Mediolanum +2,91% e Finecobank +2,64%. Bene nelle assicurazioni Unipol +2,72%: gli operatori – sottolinea l’Ansa – non sembrano credere all’ipotesi, rilanciata dalla Lega ma osteggiata da Forza Italia, di un contributo volontario ai conti dello Stato da parte del settore. Nella difesa torna in primo piano Leonardo +2,74%. Le blue chip in maggiore calo sono Amplifon -2,56%, Saipem -1,03%, Campari -1,04%, Diasorin -1,39%. Debolezza per l’auto con Stellantis -0,29%, che nel mese di luglio ha registrato una contrazione del 13,1% delle immatricolazioni di auto in Italia, a fronte di un calo del 5,11% del mercato. La quota di mercato del gruppo il mese scorso è salita al 25,8% dal 24,55% di giugno.

Fuori dal paniere principale è in evidenza Fincantieri +4,23%, dopo che in un’intervista pubblicata nel Weekend  l’ad Pierroberto Folgiero ha detto che la società presenterà un aggiornamento del piano industriale a fine anno per rispondere alle richieste del mercato di aumentare la capacità produttiva sulla difesa. Il broker Equita rileva che “i messaggi forniti da Folgiero sono in continuità con quanto indicato recentemente”. Il nuovo business plan sarà un rilevante catalyst rivelando la futura strategia del gruppo in un contesto in rapido sviluppo soprattutto in ambito militare”.

Spread in calo

La seduta è da incorniciare anche sul secondario, dove lo spread tra Btp decennale e Bund di pari durata si restringe a 84 punti base (-2,27%) e il rendimento del titolo italiano scende al 3,47%.

Related Post
Categories: Finanza e Mercati