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Borsa ultime notizie: il raid di Israele in Iran pesa sui listini. A Milano corrono le utility, cadono i petroliferi

Pixabay

Il raid lanciato da Israele in Iran pesa sulle Borse europee, ma il fatto che Teheran non stia pianificando una reazione immediata tranquillizza un po’ gli investitori. Il risultato è che a metà giornata i listini continentali viaggiano sotto la parità, ma limitano i danni rispetto alle perdite registrate in Asia dove questa mattina Tokyo ha archiviato la sua peggior seduta degli ultimi tre anni.

S&P taglia il rating di Israele

Mentre si attende il giudizio sull’Italia, ieri sera, poche ore prima che venissero segnalate le esplosioni a Teheran, l’agenzia S&P Global ha tagliato il rating del debito di Israele di un livello, portandolo da AA- ad A+, il che tuttavia indica ancora una forte capacità di rimborso, di fronte ai “maggiori rischi geopolitici”. L’agenzia spiega che: “Il recente inasprimento del confronto con l’Iran aumenta i già elevati rischi geopolitici per Israele”, aggiungendo un outlook negativo al suo rating.

L’outlook negativo di S&P “riflette il rischio che la guerra tra Israele e Hamas e lo scontro con Hezbollah possano peggiorare e incidere sull’economia israeliana”, aggiunge l’agenzia, che potrebbe rivedere al ribasso questo rating nei prossimi mesi. Questa è la seconda volta che Israele subisce un declassamento del suo rating sul debito a lungo termine.

Borsa ultime notizie: Europa sotto la parità a metà giornata

La seduta era iniziata molto male, con le borse europee ai livelli più bassi in oltre un mese. A metà seduta però lo Stoxx 600 segna -0,36% e i listini procedono sotto la parità senza però mostrare segni di shock. Amsterdam e Londra perdono mezzo punto percentuale, Francoforte scende dello 0,6 per cento, Madrid è in calo dello 0,4%, Parigi dello 0,3%.

Piazza Affari invece segna un calo dello 0,44% a 33.732 punti base, tenuta a galla dalle utility, ma zavorrata dai titoli petroliferi. 

Sull’azionario sotto ai riflettori c’è L’Oreal, che a Parigi guadagna il 4,6% dopo che il colosso francese della cosmetica ha registrato un aumento di quasi il 10% delle vendite del primo trimestre su base omogenea. Il produttore di birra danese Royal Unibrew balza invece del 13,4% dopo aver alzato le prospettive per l’intero anno.

A Piazza Affari in luce le utility, in rosso i petroliferi

Il via libera al prezzo unico nazionale spinge al rialzo le utility, con Terna (+1,38%), Enel (+0,92%) e A2a (+0,79%) che realizzano le migliori performance della seduta. Le vendite colpiscono invece i petroliferi. Saipem (-3,19%), Tenaris (-1,9%) ed Eni (-1,3%) in rosso zavorrate dal calo del prezzo del petrolio dovuto alle tensioni in Medio Oriente: il Brent segna -0,6% a 86,5 dollari al barile, il Wti perde lo 0,4% a 82,37 dollari.

Tra i titoli in rosso ci sono anche Nexi (-1,8%) e Stm (-1,3%). Negativo il comparto auto con Iveco (-1,5%), Pirelli (-1,2%), Stellantis (-0,88%). 

Gli altri mercati

Dopo l’impennata mattutina, lo spread tra Btp e Bund scende a quota 138 punti base, con il rendimento sul decennale benchmark al 3,84%. Il cambio euro/dollaro è invece stabile a quota 1,065, così come l’oro spot che si attesta a 2.382 dollari l’oncia.

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