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Borsa, oggi al via la Tobin Tax in Italia e in altri dieci Paesi Ue: ecco come funziona

Scatta oggi primo marzo in Italia (ma anche in Francia, Germania, Spagna, Austria, Belgio, Portogallo, Grecia, Slovenia, Estonia e Slovacchia) la famosa Tobin Tax, l’imposta sulle transazioni finanziarie che prende il nome dall’economista americano, James Tobin, premiato con un Nobel per la sua teoria sulla tassazione delle operazioni di mercato per combattere la povertà nel mondo.

Come funzionerà la nuova tassa? Innanzitutto sarà pari allo 0,12% sul controvalore delle operazioni di giornata (lo 0,1% dal 2014), e si applicherà ai trasferimenti di titoli e strumenti partecipativi emessi da società sul territorio italiano, a prescindere dal Paese di provenienza dell’ordine. Se l’operazione viene realizzata “over the counter”, al di fuori dei mercati, l’aliquota sale allo 0,22% (0,2% dall’anno prossimo).

Va anche ricordato che l’imposta si applica per ora solo sulle azioni, mentre sui derivati entrerà in vigore dal primo luglio 2013, ma l’aliquota varierà per tipo di strumento (future, covered warrant, opzioni, etc) e sarà scaglionata sul valore delle transazioni. La Tobin Tax sarà applicata sia sulle transazioni di acquisto che di vendita, anche in giornata.

Il via libera alla discussa tassa finanziaria ha già suscitato diverse proteste tra gli addetti ai lavori secondo i quali il beneficio per lo Stato (che spera di raccogliere un miliardo di euro l’anno) sarà nullo perché compensato da minori entrate dall’imposta sul capital gain. E mentre l’Ue e l’Italia spiegano che l’obiettivo è quello di porre un freno all’High frequency trading, gli intermediari finanziari sono preoccupati di assistere a un ridimensionamento del peso dei titoli italiani nei portafogli degli investitori esteri.

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