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Borsa oggi 6 agosto: l’Europa ignora le minacce di Trump sui dazi e riprende fiato. Le banche spingono Milano, Generali sale dopo i conti

Imagoeconomica

Le Borse europee di oggi, 6 agosto, sembrano non voler tenere in conto le nuove minacce sui dazi del presidente Usa Donald Trump e partono positive. E così, mentre ieri sera Wall Street ha chiuso in calo la seduta, indebolita sia dai nuovi dati economici Usa inferiori alle aspettative sia dalle parole del tycoon (il Dow Jones ha ceduto lo 0,14% a 44.111,74 punti; lo S&P 500 ha perso lo 0,44% a 6.301,98 punti mentre il Nasdaq ha terminato a -0,65% a 20.916,55 punti), stamani avanza il Ftse Mib di Milano trainato dal comparto bancario, salgono anche il Cac di Parigi, il Dax di Francoforte, l’Aex di Amsterdam, l’Ibex di Madrid e il Ftse 100 di Londra. La questione commerciale rimane sotto i riflettori, con Bruxelles e Washington impegnate nella stesura di una dichiarazione congiunta sull’accordo commerciale Usa-Ue (i dazi entreranno in vigore giovedì 7 agosto). Intanto, Trump ha minacciato l’Europa di tariffe al 35% in caso venissero meno gli investimenti promessi e ha dichiarato che ne presenterà di nuove sui semiconduttori e sui prodotti farmaceutici (fino al 250%) “entro la prossima settimana”.

I riflettori degli investitori puntati sulla Fed: perché

sulla Fed sono puntati i riflettori degli investitori con il presidente Usa che entro la fine della settimana dovrebbe scegliere il sostituto di Adriana Kugler – che ha annunciato a sorpresa le dimissioni – nel board dei governatori. Trump ha riferito di avere ridotto a quattro la rosa di possibili successori del presidente Jerome Powell e che non c’è tra loro il segretario del Tesoro Scott Bessent perché ha chiesto di restare al suo posto. Questa prospettiva attenua le preoccupazioni per i deboli dati economici come i Pmi servizi negli Usa che hanno mostrato una stagnazione inattesa il mese scorso.

A Piazza Affari protagoniste le trimestrali

Sull’azionario, a Piazza Affari sono soprattutto le trimestrali a dettare i movimenti, con le banche protagoniste. Bper corre dopo i conti del primo semestre con un utile netto record a 903,5 milioni e il rialzo della guidance ‘standalone’ per il 2025 per quanto riguarda total revenue, cost/income e Cet1 ratio. Acquisti anche su Mps, che ha registrato profitti sopra le attese, e su Banco Bpm che ha archiviato una semestrale superiore alle stime degli analisti con un utile netto record di 1,21 miliardi, in crescita del 61,9%. Sale anche la Popolare di Sondrio, all’indomani dei conti che hanno visto una crescita dell’utile a 336,2 milioni. In coda Tim che cede nonostante nei primi sei mesi dell’anno abbia ridotto la perdita a 132 milioni (da -646 del 2024) e abbia confermato le guidance per l’anno in corso.

Sempre in chiave trimestrali, si è alzato il velo anche sui risultati di bilancio di altre importanti aziende come la tedesca Commerzbank sulla quale ha puntato gli occhi Unicredit e la svedese Novo Nordisk, il gruppo che produce il farmaco anti-obesità del momento, vale a dire l’Ozempic che sta spopolando sui social network per le sue proprietà dimagranti, le cui vendite sono risultate in rialzo.

Cosa fanno spread, euro e petrolio

Per quel che riguarda l’obbligazionario, invece, lo spread tra Btp decennali e omologhi Bund tedeschi apre a 83 punti, stabile rispetto alla chiusura di ieri. Il rendimento si attesta al 3,45%.

Sul valutario, l’euro rimane forte sul dollaro. Sul fronte energetico, sale il petrolio dopo i cali di martedì in scia alle tensioni tra Stati Uniti e India sul greggio russo. Giù, al contrario, il gas naturale.

Generali: ecco la risposta a Mediobanca

Il consensus medio degli analisti lasciava prevedere per Generali un primo semestre tutto in miglioramento rispetto ai numeri dell’anno scorso. E infatti nel semestre è stato registrato un utile netto normalizzato in crescita a 2,2 miliardi (+10,4%) “grazie all’ottima performance operativa”. Il risultato operativo è in forte aumento a 4 miliardi (+8,7%), grazie al contributo dei segmenti Danni, Vita e Asset Management e i premi lordi raggiungono 50,5 miliardi (+0,9%), grazie al forte sviluppo del segmento Danni (+7,6%). In Borsa il titolo ha subito registrato una netta crescita.

Sul tavolo dei consiglieri del Leone, tuttavia, stamani non c’erani soltanto i conti al 30 giugno ma anche un altro dossier di stretta attualità e a dir poco cruciale: lo stato dell’arte delle interlocuzioni con Mediobanca sulla partnership commerciale (e i relativi accordi di cross selling) tra Generali Italia e Banca Generali, alla luce dell’ops lanciata da Piazzetta Cuccia sulla stessa Banca Generali.

Piazzetta Cuccia, come noto, nelle scorse settimane attraverso una lettera a Trieste aveva sollecitato entro oggi un feedback sul dossier, – tra le condizioni di efficacia dell’ops – per poi procedere alla convocazione dell’assemblea di Via Filodrammatici (sotto scalata di Mps e dunque soggetta a passivity rule) per il via libera all’Offerta già il prossimo 21 agosto.

Va ricordato che Generali controlla Banca Generali con il 50,1% e che Mediobanca offre in cambio al mercato il suo 13% del Leone, dunque Trieste riceverebbe un 6,5% di azioni proprie. In estrema sintesi: Mediobanca ha chiesto se è possibile proseguire positivamente l’interlocuzione per definire una nuova partnership commerciale tra Generali Italia e Banca Generali. Il board del Leone ha valutato e questa è stata la risposta, diramata tramite una nota: Generali “conferma l’intenzione di proseguire la valutazione dell’offerta su Banca Generali e le discussioni inerenti”. Prima di formulare una posizione definitiva, Generali si riserva il diritto di continuare a valutare nelle prossime settimane l’ops e “la potenziale partnership industriale nel pieno rispetto dei processi, delle procedure e della tempistica del gruppo definiti dai propri organi societari”.

“Generali – si legge ancora – conferma di aver inviato una risposta a Mediobanca – Banca di Credito Finanziario Spa a seguito della ricezione di una lettera contenente informazioni aggiuntive in merito all’offerta pubblica di scambio sulla totalità delle azioni di Banca Generali Spa; in particolare, la proposta di una definizione del potenziale futuro rapporto industriale tra il gruppo Generali e il gruppo Mediobanca. Come precedentemente comunicato il 12 giugno 2025, Generali conferma l’intenzione di proseguire la valutazione dell’offerta e le discussioni inerenti. In questa fase, prima di formulare una posizione definitiva, Generali si riserva il diritto di continuare a valutare nelle prossime settimane l’offerta e la potenziale partnership industriale nel pieno rispetto dei processi, delle procedure e della tempistica del gruppo definiti dai propri organi societari”.

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