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Borsa oggi 4 luglio: incertezza dazi pesa sull’Europa. Milano amplia il calo con Mps e Stellantis, Bper in fondo al listino – DIRETTA

Imagoeconomica

Le Borse europee avviano l’ultima seduta di contrattazioni della settimana in territorio negativo. Su Francoforte pesano i dati degli ordini industriali tedeschi che sono scesi più del previsto a maggio, con un calo dell’1,4% rispetto al mese precedente su base destagionalizzata e corretta per effetti di calendario. Al Vecchio Continente non bastano quindi i nuovi record messi a segno ieri dal Nasdaq e dallo S&P a Wall Street, trainati dal rapporto positivo sull’occupazione di giugno che ha alimentato l’ottimismo sulla tenuta dell’economia statunitense, nonostante le tensioni politiche e commerciali.

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In una giornata scarica di dati macro e senza il faro della Borsa Usa chiusa per il Giorno dell’Indipendenza, i mercati europei sono in balia dell’incertezza per quanto riguarda i dazi con la dead line del 9 luglio che si avvicina sempre di più. Così, le trattative tra l’Europa e gli Stati Uniti vanno avanti ad oltranza con l’obiettivo, per il Vecchio Continente, di trovare un accordo al 10% per le tariffe. In particolare il presidente americano, Donald Trump, ha detto che la sua amministrazione potrebbe iniziare a inviare lettere ai partner commerciali già oggi, stabilendo tariffe unilaterali, prima della scadenza di mercoledì per i negoziati. Dal canto suo la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha sottolineato la necessità di “avere un accordo di principio come quello della Gran Bretagna”. Sullo sfondo le tensioni geopolitiche: la telefonata tra Putin e Trump non ha allentato le pressioni con il presidente russo che ha detto di non avere alcuna intenzione di fermare la guerra con l’Ucraina.

In tutto ciò, a metà mattina Piazza Affari amplia il calo. Occhi puntati sui titoli bancari, con la stagione del risiko del settore che entra sempre più nel vivo. Mps cede dopo la pubblicazione del prospetto che fissa al 35% la soglia per la validità dell’offerta per Mediobanca, che a sua volta arretra dell’1,37%. Inizialmente in territorio positivo, salvo poi ritracciare a metà seduta, la Banca Popolare di Sondrio dopo che Bper ha rilanciato aggiungendo 1 euro che porta il prezzo effettivo dell’Opas per l’istituto valtellinese a 10,527 euro. Tra gli altri titoli, cedono Intesa, Unicredit e Banco Bpm. Male, infine, Stellantis.

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