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Borsa oggi 3 luglio: l’Europa migliora con i dati sul lavoro Usa, anche Milano respira ma utility giù – DIRETTA

Wikimedia Commons Di Jonathunder - Opera propria, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=5765999

Le Borse europee chiudono la seduta in positivo, spinte dai dati migliori del previsto sul mercato del lavoro statunitense, che alimentano l’ottimismo anche oltreoceano, con Wall Street che apre in rialzo. A giugno, l’economia americana ha creato 147 mila nuovi posti di lavoro nei settori non agricoli, ben oltre le attese degli analisti (111 mila). Il dato di maggio è stato inoltre rivisto al rialzo da 139 mila a 144 mila unità. In calo anche il tasso di disoccupazione, sceso al 4,1% rispetto al 4,2% di maggio e al 4,3% stimato dal consensus. In mattinata i mercati si erano mostrati, invece nervosi, in attesa di un’indicazione chiara sull’occupazione statunitense, dopo il deludente report ADP sui nuovi impieghi nel settore privato. A Piazza Affari l’indice Ftse Mib accelera nel finale e chiude con un +,4% sfiorando nuovamente i 40mila punti.

Sullo sfondo, gli occhi restano puntati sui dazi: l’accordo tra Usa e Vietnam con esenzioni doganali regala un barlume di ottimismo, ma rimangono aperte le tensioni geopolitiche e le incertezze legate alla legge di bilancio americana, ancora in bilico.

A Londra, il governo laburista ha ritirato un piano di tagli alle pensioni di invalidità dopo una rivolta interna, con la sterlina che scende a 1,36 dollari e timori su nuove tasse o debito per il welfare.

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A Milano, Piazza Affari resta sotto i riflettori per il risiko bancario. Dopo il via libera della Bce, anche Consob e Antitrust hanno approvato l’ops di Mps su Mediobanca. Inoltre, l’Agcm ha dato il via libera condizionato all’acquisizione della Popolare di Sondrio da parte di Bper, con la cessione di sei filiali entro 10 mesi come requisito. Bper ha raggiunto un accordo con i sindacati sul premio di produttività 2025, con un incremento medio di 2.100 euro, di cui 1.525 in contanti e 525 in welfare. Unicredit continua a spingere per il dossier Commerzbank, avendo inviato lettere di sostegno al cancelliere tedesco Merz. Nel frattempo, ha pubblicato un supplemento al documento d’offerta per Banco Bpm, segnalando rischi legati alle prescrizioni del Governo e in attesa del giudizio del Tar.

Eni mostra segnali positivi nonostante il Kazakistan abbia abbandonato i piani per un impianto di trattamento gas nel giacimento Karachaganak, di cui Eni è partner. Alcuni titoli vedono modifiche ai target price: Kepler ha alzato il prezzo obiettivo su Prysmian, Hsbc su Stellantis, mentre Bnp Paribas ha rivisto al ribasso quello di Ferrari. Infine, Stm beneficia della revoca da parte dell’amministrazione Trump dei requisiti sulle licenze di esportazione per software di progettazione chip destinati alla Cina, favorendo il settore dei semiconduttori.

Sul fronte obbligazionario, rendimenti e spread italiani mostrano un lieve calo, con il differenziale Btp-Bund che si restringe intorno a 90 punti.

Il dollaro perde terreno e l’euro si mantiene stabile a 1,18 contro il dollaro. Poco mosso l’oro, mentre gas e petrolio arretrano leggermente: il Brent viaggia a 68,57 dollari al barile (-0,75%) e il Wti a 66,9 dollari (-0,79%); il gas naturale sulla Piazza Ttf di Amsterdam si colloca sotto i 33,5 euro per megawattora.

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