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Borsa oggi 3 giugno: Europa a due velocità guarda alla Bce. Milano in cauto rialzo (+0,23%), la peggiore Mediobanca – DIRETTA

Imagoeconomica

Le Borse europee chiudono contrastate: Francoforte +0,65%, Parigi +0,32%, Milano +0,23%, Londra +0,15%. Maglia nera Madrid -0,63%. Dopo il dato sull’inflazione europea – che a maggio ha registrato un incremento dell’1,9%, in calo rispetto al 2,2% di aprile – prende sempre più campo l’ipotesi di un taglio dei tassi da parte della Bce.

Nel frattempo, permane anche l’incertezza sui dazi: domani scatteranno i dazi su acciaio e alluminio al 50%, ma ieri la Casa Bianca ha fatto sapere che è ottimista sulle trattative con l’Europa e che in settimana è prevista una telefonata tra il presidente americano, Donald Trump, e l’omologo cinese, Xi Jiping. L’amministrazione Usa, secondo quanto riportato da Reuters, avrebbe chiesto ai Paesi di presentare le loro migliori offerte per i negoziati commerciali entro domani, mentre i funzionari cercano di accelerare i colloqui con diversi partner prima della scadenza dell’8 luglio. L’Ue, da parte sua, sostiene di non aver ricevuto una richiesta simile, ma fa sapere che “a seguito della telefonata tra von der Leyen e Trump“, l’Ue e gli Stati Uniti “hanno concordato di accelerare i negoziati e questo sta accadendo.

In mattinata sono arrivate le nuove prospettive dell’Ocse, secondo cui  la crescita globale “rallenterà dal 3,3% nel 2024 al 2,9% sia nel 2025 sia nel 2026”. “Le prospettive economiche globali stanno peggiorando, a causa delle elevate barriere commerciali, delle condizioni finanziarie più restrittive, del calo della fiducia e dell’accresciuta incertezza politica”, si legge sull’ultimo Economic outlook dell’Ocse, secondo cui “questi fattori avranno un impatto negativo sulla crescita”.

L’Ocse ha limato anche la crescita dell’Italia, che passerà dallo 0,7% del 2024, allo 0,6% del 2025, per poi tornare allo 0,7% del 2026: le stime di marzo erano di +0,7% nel 2025 e +0,9% nel 2026. Nell’eurozona, invece, si prevede un “lieve rafforzamento della crescita, dallo 0,8% nel 2024 all’1,0% nel 2025 e all’1,2% nel 2026”.

Sul listino milanese, spiccano Stm (+3,44%), Stellantis (+2,58%), Amplifon (+2,54%) e Prysmian (+1,73%). In fondo al listino Mediobanca (-3,04%) che si prepara all’assemblea dei soci del 16 giugno chiamata ad approvare l’ops su Banca Generali “pagata” con azioni Generali (-2,06%). L’azionista Francesco Gaetano Caltagirone nei giorni scorsi ha sottolineato che l’operazione non ha un senso industriale, mentre dal prospetto dell’ops emerge che Piazzetta Cuccia ha intenzione di uscire dal Leone anche se non arriverà al 100% dell’istituto bancario. Nel frattempo, mercoledì si riuniranno i soci pattisti.

Riflettori anche su Pirelli (+0,74%) dopo che questa mattina il presidente di Confindustria ha chiesto la Governo di intervenire per difendere la società, alle prese con un impasse legata al confronto con il socio Sinochem. A rispondergli è stato il ministro Urso sostenendo che il governo sia sceso “in campo da subito”, tramite il golden power.

Dopo la corsa della vigilia, Tenaris chiude poco sopra la parità (+0,03%). Frena anche Poste Italiane (-1,46%). Chiude in rialzo Leonardo (+1,53%), che ieri ha ricevuto dalla Ue alla Joint Venture con Bae Systems e Japan Aircraft Industrial Enhancement (Jaiec) per il programma Gcap di sviluppo del caccia di nuova generazione. In rialzo le utility.

Passando agli altri mercati, continua a salire il petrolio, il Bitcoin scende mentre prova a recuperare un po’ del terreno perso il dollaro: il cambio con l’euro è in area 1,14. 

Infine l’obbligazionario, con lo spread tra Btp e Bund che torna sotto quota 100 punti base.

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