In linea con gli altri indici europei, partenza debole per Piazza Affari. Gli sviluppi della guerra tra Israele e Iran mantengono teso l’umore dei mercati, con Donald Trump che ha chiesto a Teheran una resa incondizionata. L’attenzione degli investitori si concentra sulla possibilità di un allargamento del conflitto, con il coinvolgimento diretto degli Stati Uniti.
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In questa delicata cornice, la Fed, banca centrale statunitense, renderà nota stasera la sua decisione sui tassi: salvo sorprese non sono previsti tagli ma l’attenzione sarà rivolta in particolare alle nuove stime e alle parole del banchiere centrale Jerome Powell.
Sul listino milanese spiccano gli andamenti di Telecom, Brunello Cucinelli, Amplifon e Prysmian. Vendite invece su Recordati, A2a, Generali e Iveco.
Sul fronte valutario, l’euro apre in leggero rialzo sul dollaro e in misura debole anche sullo yen. Il biglietto verde è sostenuto dalla domanda di beni rifugio. Sull’obbligazionario, invece, il differenziale tra Btp e Bund si attesta a 99 punti, in leggero rialzo rispetto al closing di ieri. Il tasso del rendimento è al 3,52%, sostanzialmente poco mosso rispetto a ieri.