X

BORSA OGGI 1 DICEMBRE – Powell annuncia che il rialzo dei tassi può rallentare e le Borse festeggiano

Firstonline

“È arrivato il momento di rallentare il ritmo di crescita dei tassi”. Il presidente della Fed Jerome Powell sorprende i mercati, già rassegnati ad una nuova stretta: a dicembre. Dopo quattro aumenti di 75 punti base, il costo del denaro aumenterà “solo” di 50 pb. Poca roba, ma sufficiente a scatenare un’ondata di euforia che ha fatto passare in secondo piano i dati negativi in arrivo dall’economia Usa, in evidente frenata. Ma novembre, mese fortunato per i listini, si è chiuso con due altri “regali”: l’inflazione rallenta in Europa, interrompendo una striscia di rialzi di 17 mesi mentre in Cina, attraversata da proteste che superano la censura più potente del pianeta, si moltiplicano i segnali di riapertura dell’economia.

Le parole di Powell hanno scatenato gli “spiriti animali” dei mercati a lungo repressi. Le borse dell’Europa dovrebbero aprire in rialzo di oltre l’1%, lo anticipa il future dell’indice EuroStoxx50. Più cauti i future Usa peraltro reduci da una seduta strepitosa.

Al Nasdaq vola Netflix +8,8%. Apple e Musk ai ferri corti

Corrono gli indici azionari: l’S&P è salito del 3,09% (+5,4% nel mese) recuperando parte delle perdite da gennaio (-14,4%). Il Dow Jones chiude a +2,18%, meglio di tutti il Nasdaq: +4,41%.

Guida la corsa Netflix +8,8% seguita da Nvidia e MetaElon Musk scende in guerra contro Apple intenzionata ad eliminare l’accesso a Twitter dopo che L’uccellino ha riaperto le porte ai commenti più violenti.

Scende il dollaro, volano i bond

Immediata la reazione del mercato obbligazionario a Powell: il T bond a dieci anni scivola a 3,622% (-12 punti), ancor più marcata la flessione del biennale (4,337% -13,6 punti base), il più sensibile alle manovre della Fed.

Scende il dollaro, specie nei confronti dell’euro trattato a 1,0404. Occorre risalire al settembre 2010 per trovare un ribasso mensile analogo. 

Il calo della valuta Usa si è riflesso sulle quotazioni del petrolio, in forte ripresa anche per la prospettiva di un rilancio della domanda cinese. I mercati non si aspettano grandi novità dal vertice Opec+ di domenica che si terrà via streaming.

Ai Btp l’Oscar del mese, Milano +9%

L’onda positiva promette di proseguire nelle Borse europee, già reduci da un mese più che brillante: Piazza Affari chiude novembre con un rialzo del 9% in linea con l’Eurostoxx 50 +9,60% e il Dax di Francoforte +8,70%.

Da anco meglio il Btp, al primo posto tra le obbligazioni con Il decennale che surclassa tutti con un guadagno che sfiora il +4%, per trovare di meglio bisogna risalire al luglio 2019. 

Sale la Cina, cambia la strategia anti Covid

Copione positivo anche per l’Asia. 

L’indice CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzen guadagna l’1,3%, l’Hang Seng di Hong Kong l’1,5%, il Taiex di Taipei l’1%.

Il vicepremier Sun Chunlan ha detto stanotte che la guerra al virus è entrata in una nuova fase. Nel comunicato diffuso dopo l’incontro con gli esperti della Commissione Nazionale per la Salute non ci sono più le affermazioni di principio sul contenimento del contagio. Bloomberg riporta che il governo sta lavorando ad una quarta campagna vaccinale.

Il Nikkei di Tokyo sale dell’1%. Kospi di Seul +0,3%, BSE Sensex di Mumbai +0,4%.

Torna a salire il gas, il petrolio in rosso

Il petrolio recupera ma non abbastanza da coprire le perdite del mese: brent a 86,40 dollari. L’ente dell’energia EIA ha comunicato che le scorte di greggio degli Stati Uniti sono scese di 12,58 milioni di barili, molto più dei 2,76 milioni stimati.

Risale il gas: +25% a novembre a 146 euro per mwh. La risalita sconta i ritardi e le incertezze dei paesi UE sul discorso price cap. 

Riflettori su Tim. Elkann: “Nessun aumento per la Juve”

Sotto i riflettori Tim dopo le dichiarazioni, sorprendenti del sottosegretario Alessio Butti, ormai la discussa star dell’interminabile partita della rete. “parte di un’Opa totalitaria di Cdp è una fantasia” ha dichiarato a Borsa aperto provocando un calo del 5%. Il Cda di Tim ha cooptato nel board Giulio Gallazzi in sostituzione del numero uno di Renault Luca de Meo, dimessosi a settembre.

Eni è in colloqui preliminari per l’acquisto di Neptune Energy, produttore norvegese di gas e petrolio, per una cifra di circa 5-6 miliardi di dollari, ha scritto Reuters. La controllata per le energie rinnovabili Plenitude dovrebbe annunciare nei prossimi giorni un accordo per l’acquisto di Plt Energia, hanno riferito due fonti vicine alla situazione.

Exor. La Juventus non ha bisogno di una nuova iniezione di capitale, ha detto l’AD John Elkann. Il club ritiene che le contestazioni della Procura sui suoi bilanci siano infondate e, nella convinzione di avere operato sempre correttamente, intende fa valere in tutte le sedi le proprie ragioni.

CNH Industrial Citi alza il target price a 19 dollari. Passare dalla doppia alla singola quotazione non significa puntare al delisting, ha detto Elkann.

Related Post
Categories: Finanza e Mercati