X

Borsa, Milano rallenta con le banche. Rally di Astaldi e Salini

Pixabay

Ritraccia di poco Piazza Affari dopo il mini-rally (+10% da inizio anno). L’indice arretra dello 0,1% sopra 19.900 punti. A gennaio l’indicatore dei consumi di Confcommercio ha segnalato una diminuzione dello 0,3% in termini congiunturali e un aumento dell’1,1% nel confronto con lo stesso mese del 2018. Francoforte avanza dello 0,37%: il pil ha chiuso invariato il quarto trimestre dell’anno, schivando così la recessione. 

Meglio Parigi +0,76% nel giorno in cui la Francia rinuncia a produrre l’A380, l’ammiraglia di Airbus +4,02%. Il governo francese si è detto favorevole all’accordo fra Fincantieri +0,5% e Chantiers de l’Atlantique anche dopo che le autorità antitrust di Francia e Germania hanno chiesto il parere della Commissione Europea sull’operazione. La Borsa di Madrid +0,5% ha assorbito senza problemi la crisi di governo e le probabili elezioni.      

I risultati societari danno la carica ai listini al di fuori dall’area euro. Nestlé +2,9% spinge la Borsa di Zurigo +0,7% dopo l’outlook ottimista grazie alle migliori prospettive in Cina e Nord America. L’indice del comparto food and beverage sale dell’1,3%. 

A Londra +0,4% in attesa del nuovo voto parlamentare sulla Brexit, brilla Astra Zeneca +4,7%: il gruppo farmaceutico britannico prevede un altro anno di crescita. La sterlina si indebolisce su dollaro a 1,283 (-0,1%). Gertjan Vlieghe, uno dei membri del comitato di politica monetaria della Bank of England, ha affermato oggi che in caso di divorzio dall’Unione Europea senza accordo, sarà più probabile un taglio al costo del denaro, piuttosto che un incremento. Parlando di Brexit, Vlieghe ha affermato che l’esito del referendum tenutosi nel giugno 2016 è costato al Regno Unito circa il 2% del PIL, l’esatto opposto di quanto sostenuto dai brexiters in campagna elettorale.   

L’euro è poco mosso a 1,127 su dollaro. Nessuna sorpresa dal dato sul Pil della zona euro: +0,2% trimestre su trimestre. Sale il rendimento dei Btp al 2,80% (3 punti). Su anche lo spread a fronte della ripresa di acquisti sul Bund tedesco dopo i dati sul pil.

Il petrolio Brent è sui massimi degli ultimi tre mesi, a 64,5 dollari il barile, in rialzo dell’1,3%. In rialzo i petroliferi come Saipem +1,4%. 

In Piazza Affari brilla Salini Impregilo, in rialzo dell’8,5% stamattina dopo aver presentato un’offerta per entrare in Astaldi attraverso un aumento di capitale di 225 milioni di euro. Il titolo del costruttore romano guadagna oltre il 12% alle 13. Ora tutto dipende dall’atteggiamento delle banche creditrici. 

La nota negativa viene da Salvatore Ferragamo -2,2%. Morningstar ha deciso di tagliare il giudizio a Sell da Hold, target price invariato a 15,80 euro. La società del lusso ha chiuso il 2018 con ricavi in calo del 3,4% (-1,7% a cambi costanti) a 1,347 miliardi, un dato sotto le attese degli analisti.

Deboli le banche. Unicredit -1,2%. Sono stati definiti i termini del bond da un miliardo di euro emesso ieri con scadenza 2029: rendimento 4,87%, richiamabile dopo cinque anni. Intesa Sanpaolo -0,8%. Bper Banca +0,4%, e Banca Popolare di Sondrio si sono aggiudicate la gara per il 40% di Arca detenuto da Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca.

Generali -0,16%. Continuano gli acquisti di Leonardo Del Vecchio salito al 4,875%. Risposta positiva del mercato per Juventus +1% dopo il debutto sul mercato dei capitali. La società ha collocato ieri un bond da 175 milioni di euro, scadenza cinque anni, rendimento 3,5%.

Related Post
Categories: Finanza e Mercati