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Borsa, l’autunno caldo delle Ipo: aprono le danze Italiaonline e Raiway

Mentre la stagione estiva è stata avara di Ipo (complice anche la frenata di Rottapharm), per i nuovi arrivi in Borsa si attende invece un autunno caldo. Da inizio anno, a dire il vero, il fenomeno vive nel complesso una grande euforia: finora in Europa le nuove quotazioni sono state complessivamente 177 ed hanno raccolto 56 miliardi di dollari; più di tutto il 2013, quando le Ipo erano state 145 e i miliardi raccolti 35.

E questa ripresa settembrina sembra promettere ancora un buon bottino, in termini di nuove quotazioni. Il contesto europeo (e mondiale) è più che propizio, con due imminenti mega-matricole: Alibaba, colosso Internet di matrice cinese (ma al 20% di Yahoo!) atteso a Wall Street e Zalando, sempre una società di e-commerce nel settore della moda (uno dei segmenti più promettenti) sulla rampa di lancio a Berlino. Anche l’Italia (che nei primi otto mesi dell’anno ha contato per il 6% della torta complessiva delle Ipo in Europa) sta cercando di lucidare l’argenteria. E tra annunci e aspettative, da qui a fine anno – che poi vuol dire al massimo entro la prima decade di dicembre – è attesa una decina di debutti.

E gli esempi non mancano, da Bulgari a Poltrona Frau, alla stessa Indesit (in misura più ridotta): tutti casi in cui l’acquirente-concorrente ha messo sul piatto valori ben diversi da quelli di Borsa per aggiudicarsi la società su cui ha messo gli occhi. Corsa a due per chi sarà la prima a sbarcare al listino, se Italiaonline, che ha appena presentato domanda di quotazione in Borsa, o Raiway, peraltro anche l’unica – da qui a fine anno dell’annunciata stagione di privatizzazioni. Per le altre, da Enav a Poste, si andrà ragionevolmente al 2015.

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