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Borsa in altalena: crolla Unilever, vola Aeroporto Bologna

FIRSTonline

Avvio di settimana cauto per le Borse europee, oggi prive del puto di riferimento di Wall Street. Sembra ancora lontana la prospettiva di un accordo tra Ue e Fondo Monetario sugli aiuti alla Grecia.

A Piazza Affari l’indice Ftse Mib perde lo 0,19%, sotto i 19 mila punti. Poco sopra la parità Parigi (+0,1%) meglio Francoforte (+0,5%) e Madrid (+0,2%). Londra in pratica invariata.

Brilla a Francoforte Deutsche Telekom (+3,2%) sull’onda del potenziale merger tra la controllata T-Mobile USA e Sprint, la partecipata americana della giapponese Softbank. In forte caduta a Londra Unilever (-7%): Kraft Heinz ha ritirato l’offerta d’acquisto sul colosso anglo-olandese. 

Sulla tendenza di Piazza Affari pesa l’evoluzione del quadro politico. Regge il mercato obbligazionario. Lo spread del Btp è poco mosso a 186 punti base (-2 punti). Il rendimento del Btp decennale è invariato a 2,18%. Il Bund è scambiato a 0,32%. Migliora anche lo spread francese, in calo a 69 punti base (-3).

Il cambio euro/dollaro è stabile a 1,062. L’euro ha parzialmente recuperato terreno contro il dollaro dopo che nel fine settimana i colloqui finalizzati a trovare un candidato unico sinistra per le presidenziali francesi non hanno mostrato grandi progressi. L’eventualità di un asse tra il socialista Benoit Hamon e l’esponente radicale Jean-Luc Mélanchon aveva infatti preoccupato il mercato convinto che l’accordo avrebbe spanato la strada a Marine Le Pen.

Sul mercato petrolifero il Brent guadagna lo 0,6%, a 56 dollari al barile. La settimana scorsa è sceso dell’1,5%. Si mette in luce Eni, in rialzo dell’1%, mentre scendono gli altri titoli legati al petrolio: Saipem -0,9%, Tenaris -1% (Berenberg alza il target price a 13,5 euro da 12,5 euro, confermando il giudizio Hold). 

In Piazza Affari è ancora in rialzo Unicredit (+0,4%). Venerdì è terminato il periodo di trattazione dei diritti d’opzione per l’aumento di capitale che si concluderà il 23 febbraio. 

Intesa invariata alla vigilia del Cda che si occuperà anche della disponibilità di Generali (-1,08%) a un’eventuale collaborazione. La compagnia ha acquistato 510 milioni di azioni ordinarie della banca pari al 3,04% del capitale e ha avviato la procedura per chiudere il prestito titoli precedentemente annunciato. Dal sito della compagnia emerge stamane che Generali detiene il 4,492% di Intesa Sanpaolo, di cui l’1,085% come prestito titoli.

Giù anche Banco Bpm (-1,3%). Fallisce il rimbalzo di Bper: -0,40% dopo un rialzo iniziale. Il titolo perde il 10% da inizio 2017. 

Atlantia +0,3%: Mediobanca conferma il giudizio Outperform e il target price di 27 euro. Avanzano i titoli industriali: Fiat Chrysler +0,9%, StM +0,3%, Cnh Industrial +0,5%, Brembo +1%. Scende Leonardo (-0,5%). 

Bene il lusso: Moncler +1%, Ferragamo +0,5%, Yoox +0,8%. Tra le mid/small cap spicca ancora una volta Aeroporto Bologna (+4,6%).

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