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Borsa, Eni giù su stop cessione Versalis

Eni perde più del mercato a Piazza Affari dopo lo stop alle trattative per la cessione di Versalis, e nonostante il rialzo del petrolio, che oggi è tornato sopra quota 50 dollari al barile. In una mattinata in cui il Ftse Mib perde lo 0,7% intorno alle 11, il titolo del cane a sei zampe cede oltre l’1% a 14,18 euro per azione.

Ieri, poco prima della chiusura del mercato, Eni aveva comunicato di avere posto fine alla trattativa con il fondo americano SK Capital per la cessione di una quota di maggioranza delle azioni di Versalis, avendo constatato l’impossibilità di trovare un accordo su alcuni punti negoziali tra cui, in particolare, la futura governance della società.

Eni quindi dalla prossima semestrale tornerà a consolidare integralmente Versalis nei conti di gruppo. Gli analisti valutano negativamente la notizia: un esperto di una primaria sim milanese sottolinea che la cessione di Versalis rientrava nel piano di nuove dismissioni (7 miliardi di euro) annunciate recentemente dal management. L’analista citato da Radiocor stima un impatto dal consolidamento sui conti 2016 di 0,3-0,4 miliardi di euro in termini di ebit e di 1-1,5 miliardi di euro in termini di debito netto. Per gli esperti di Icbpi, la notizia è negativa in quanto l’uscita dalla chimica rappresentava uno dei punti qualificanti della nuova strategia del gruppo. Ora, sottolineano, non è chiaro se Eni modificherà la propria strategia rilanciando gli investimenti su Versalis o andrà alla ricerca di un nuovo compratore. 

Lo stop alla trattativa, che non piace ai mercati, raccoglie invece l’approvazione dei sindacati: ““Saggia decisione – ha commentato Emilio Miceli, segretario generale della Filctem-Cgil -, prendiamo atto positivamente che l’ad Claudio Descalzi, ha deciso di interrompere la trattativa. Alla fine ha prevalso il buon senso”.

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Categories: Finanza e Mercati