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Borsa: avanza Tim, i merger infiammano la City

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Le Borse europee, in lieve ribasso, assistono ai movimenti della City, in piena fibrillazione da hard Brexit: scimmiottando Winston Churchill, Boris Johnson ha creato un gabinetto di guerra per il divorzio dall’Unione Europea. Giovedì ci sono le comunicazioni della Banca dell’Inghilterra, i tassi dovrebbero essere confermati sui livelli attuali, a 0,75%. L’indice della Borsa inglese guadagna l’1,25% grazie al calo della  sterlina (ai minimi da 28 mesi) ma anche al boom di Just Eat +25% dopo aver annunciato la fusione con la rivale olandese Takeaway.com. 

Sugli scudi anche il London Stock Exchange, socio di controllo di Borsa Italiana che sale del 15%, sui massimi della storia: la società ha confermato di voler comprare Refinitiv Holdings, un fornitore di dati finanziari controllato da Blackstone. Si tratta di un’operazione da 27 miliardi di dollari. Assai meno movimentati gli altri mercati, nell’attesa delle decisioni della Fed (appuntamento per la sera di mercoledì). Piazza Affari cede lo 0,35% circa poco sotto 21.800 punti, in linea con Parigi e Madrid. Francoforte -0,18%. Heineken cede il 5,3% ad  Amsterdam dopo che il secondo maggiore produttore di birra al mondo ha mancato le stime sugli utili semestrali. 

Le tensioni politiche e l’allarme lanciato venerdì da S&P non hanno lasciato il segno sul mercato del debito. Il Tesoro ha collocato tutti i 6,5 miliardi di euro di Bot a sei mesi offerti in asta con tassi in netto calo. Il rendimento è sceso a -0,21% da -0,063% del collocamento di fine giugno. La domanda ha raggiunto i 9,498 miliardi di euro con un rapporto di copertura in aumento a 1,46 da 1,41 precedente. Domani il Tesoro offrirà un importo maggiore rispetto agli ultimi appuntamenti: fino a 7,5 miliardi di euro in Btp a 5 e 10 anni e Ccteu in un collocamento che, a detta degli operatori, non desta preoccupazioni. 

Il Btp si rafforza a 1,53%, da 1,56% di ieri. Spread in leggera risalita a 196 punti. Bund tedesco a -0,39% di rendimento. Il petrolio WTI perde lo 0,4% a 56 dollari il barile. Eni -0,2%. Saipem-1%. 

Nel listino di Piazza Affari brilla Tim +1,3% già in grande evidenza venerdì dopo l’annuncio dell’accordo con Vodafone sulle torri. Equita ha ha alzato il prezzo obiettivo sul titolo da 0,58 a 0,62 euro. Il target price sulle azioni di risparmio sale da 0,55 a 0,59 euro. Il rating resta buy. Vola Inwit +5%. 

In terreno positivo anche Amplifon +1,33%. Poco mossa Exor dopo i buoni risultati della principale controllata, Partner Re, che ha realizzato un utile di 0,3 miliardi nel trimestre grazie all’andamento del segmento assicurativo e degli investimenti.  

Fiat Chrysler -0,3%. Pirelli -1,5%. Perde colpi anche Piaggio -3%. In forte discesa Fincantieri -2,75%. L’amministratore delegato Giuseppe Bono, si è detto pronto alle dimissioni nel caso in cui il governo italiano limiti il progetto di acquisizione di Chantiers de l’Atlantique (ex STX France). 

Perde colpi Stm -1,7%. Rallenta Intesa -0,47%: Le trattative tra Intesa e Prelios, riguardanti 10 miliardi di euro di inadempienze probabili (Utp),  potrebbero essere vicine a una conclusione. Unicredit -0,7%. Tra i titoli che comunicano oggi i risultati: Brembo -0,9%, Anima+1,3%, Nexi -0,2%.

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