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Borsa, Atlantia riprende quota. Faro sulla Fed

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In linea con quanto anticipato dai futures, la Borse occidentali provano a reagire alla frana provocata dall’epidemia Coronavirus. Piazza Affari avanza dello 0,26%, in linea con Parigi. Vira in negativo Francoforte, positive Madrid e Londra a due giorni della riunione della Bank of England. L’euro è quasi invariato a 1,102 contro il dollaro. Oggi prende il via, per concludersi mercoledì sera, la prima riunione della Fed del 2020.

Stamane il direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità si è detto fiducioso sulla capacità della Cina di controllare e contenere la diffusione del nuovo coronavirus. Intanto le attenzioni dei mercati si concentrano sulla trimestrale di Apple, prevista per oggi. Secondo il Nikkei, Apple avrebbe chiesto di incrementare del 10%, fino a un totale di 80 milioni, la produzione dei nuovi iPhone nel primo semestre.

Poco mosso stamane il petrolio, sui livelli depressi degli ultimi giorni: l’Arabia Saudita, primo produttore mondiale di greggio, ha dichiarato che sta “monitorando da vicino” l’impatto del coronavirus sul mercato del greggio, ma al momento pensa che la crisi avrà un “impatto molto limitato”. Eni -0,5%, ha firmato un nuovo contratto decennale di approvvigionamento per 1,5 milioni di tonnellate di gas naturale liquefatto (Gnl) all’anno con la società Nigeria LNG Limited, joint venture tra Nnpc, Shell, Total ed Eni (con una quota pari al 10,4%).

In ribasso Saipem -1,3% e Tenaris -1%. 

Si muovono al rialzo i prezzi delle obbligazioni. Il rendimento del Treasury a 10 anni è sceso a 1,61%, sui minimi degli ultimi otto anni. Bund tedesco a -0,385%, minimo da novembre. Il rendimento decennale è sceso sui minimi da novembre a 1,03%.

Lo spread Btp/Bund resta a ridosso di quota 140 punti base in attesa dell’offerta del Tesoro di 2 miliardi di euro del Ctz novembre 2021 e fino a 750 milioni del Btp indicizzato a 5 anni (15 maggio 2023, cedola 0,1%). Sempre alta la febbre per le emissioni di Eurolandia. Già oggi, scrive Reuters, potrebbero registrarsi i lanci via sindacato di due nuovi titoli di Stato della zona euro: un nuovo 15 anni per la Grecia e un nuovo 30 anni per la Francia.

Decolla in Piazza Affari Atlantia +2,2%. Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha dichiarato sulla revoca delle concessioni alla controllata Autostrade per l’Italia (Aspi): “Non abbiamo ancora raccolto gli ultimi pareri ma siamo lì lì”. Sull’esito dell’istruttoria, comunque, Conte non si è sbilanciato. Autostrade Meridionali, controllata da Autostrade per l’Italia (a sua volta dipendente da Atlantia) ha dichiarato che il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha comunicato alla società di non pagare dividendi o distribuire capitale.

Timido rimbalzo +0,2% per Cnh Industrial, ieri sotto del 6% nella prospettiva di un calo della domanda cinese. 

Sulla parità Moncler:  MainFirst alza il target price da 41 a 47 euro, rafforza il Buy. Piatte, dopo un avvio incoraggiante, Stm e Prysmian.

Con l’eccezione dei petroliferi avanzano i titoli del paniere principale. 

Poco sotto la parità Unicredit e Intesa. Sei istituti  della zona euro, su 109 monitorate, non hanno i requisiti patrimoniali richiesti dalla Bce nell’ambito dello Srep e saranno costrette ad aumentare il loro Cet1.

Nel gestito Banca Mediolanum +1,5%: HSBC avvia la copertura con un Buy, target 10,10 euro.  FinecoBank +1,4%. HSBC rafforza il Buy alzando il target da 12,70 a 13,0 euro.

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