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Borsa 8 febbraio: a Wall Street S&P 500 sfiora quota 5 mila dopo 8 sedute di fila in rialzo. A Milano stagione d’oro delle banche

Photo by David Vives on Unsplash

E otto. A tanto si allunga la striscia di sedute al rialzo dell’indice. L’indice S&P 500 che oggi darà la scalata a quota 5 mila, ennesimo traguardo simbolico di una stagione storica, che nemmeno le nuove difficoltà delle banche regionali riesce ad incrinare. Sui livelli attuali l’S&P500, che ha toccato un massimo di 4.999,89 punti, potrebbe chiudere la quattordicesima settimana positiva delle ultime quindici. In evidenza ieri Ford +3%

Softbank dà la carica a Tokyo

Ma il ruolo di lepre dei mercati oggi spetta alla Borsa di Tokyo che si prepara ad archiviare la stagione dei tassi sottozero. Il governatore Shinichi Uchida ha affermato che le condizioni finanziarie resteranno accomodanti anche dopo la svolta. A sostenere la Borsa contribuisce la corsa di Toyota. In forte rialzo per il terzo giorno di fila, a conferma della rivincita delle auto ibride nel confronto dell’elettrico. Da sempre guardato con diffidenza dall’ad Akio Toyoda. Ma a spingere l’indice Nikkei +2% stamane si è aggiunta stamane Softbank, l’ammiraglia tecnologia di Masayoshi Son +9%, dopo la pubblicazione dei dati del trimestre di ARM Holding . La controllata attiva nella progettazione e nella realizzazione dei chip ha presentato dati del trimestre superiori alle aspettative e ha fornito indicazioni sul trimestre in corso molto sopra le stime del consensus.

La deflazione frena la Cina: Alibaba perde il 7%

Assai più contrastati i listini cinesi, da domani fermi per una settimana per le festività del Capodanno. L’indice Shenzen Composite è in rialzo del 3,4% dopo che le autorità della città del Sud della Cina ha rivisto la regolamentazione per l’acquisto della prima casa. Ma il tonfo di Alibaba -7% dopo i conti e l’andamento contrastato di Shanghai +0,3% stanno a testimoniare che la deflazione continua a mordere. Il mese scorso l’inflazione è scesa al ritmo più veloce dalla crisi finanziaria globale, un calo superiore alle aspettative che dovrebbe spingere il governo a intervenire in modo ancora più incisivo a favore della ripresa. L’indice dei prezzi al consumo è sceso dello 0,8% a gennaio rispetto a un anno fa, la rilevazione più debole dal settembre 2009. L’indice dei prezzi alla produzione è sceso del 2,5%, rispetto alle previsioni di un calo del 2,6%. I costi di fabbrica sono in deflazione da 16 mesi consecutivi. Pechino, per ora, si limita a cambiare la squadra: ieri è stato rimosso il presidente dell’ente di regolazione dei mercati finanziari.
L’indice MSCI World ha chiuso la seduta in rialzo dello 0,63% a 3.267 punti, superando di soli 6 centesimi di punto il suo record storico risalente al 4 gennaio 2022. Alcuni broker hanno evidenziato negli ultimi report rivolti alla clientela istituzionale il rischio di una correzione. Jefferies ha scritto per esempio che è legittimo prendere profitto. ma non sui” Magnifici Sette”.

Banche, oggi i riflettori sono su Bper

Occhi sulle banche di casa nostra che continuano a macinare risultati eccellenti. Ieri è stata la volta di Monte Paschi tornata al dividendo in anticipo sulla tabella di marcia. Il Tesoro valuta la possibilità di vendere un’altra tranche, da 8-10%. Oggi i riflettori si spostano su Bper che ha approvato i conti in serata.
Il margine di interesse è cresciuto del 78,1% a 3,25 miliardi di euro, più del previsto. L’anno si è chiuso con un utile netto a 1,52 miliardi. Il gruppo proporrà un dividendo di 30 centesimi per azione. Il Cet1 quest’anno è atteso sopra il livello 2023 di 14,5%
In lieve calo i rendimenti dei Bond: il Tesoro Usa ha ridotto a 42 miliardi di dollari l’ammontare dell’asta dei decennali.

Tassi, la Fed frena sui tagli. L’oro perde colpi

Durante la notte, diversi relatori della Fed hanno fornito una serie di ragioni per cui non sentono l’urgenza di iniziare presto ad allentare la politica monetaria. “Per il momento, la politica rimane ben posizionata, poiché valutiamo attentamente l’evoluzione dei dati e delle prospettive”, ha detto il presidente della Fed di Boston, Susan Collins, aggiungendo che ritiene che sarà “appropriato iniziare ad allentare le restrizioni entro la fine dell’anno”. Secondo il FedWatch Tool del CME Group, il mercato sconta una probabilità del 18,5% che la Fed inizi a tagliare i tassi a marzo, in calo significativo rispetto all’inizio dell’anno. Gli operatori vedono una probabilità di quasi il 60% di un taglio di 25 punti base a maggio.

Petrolio brent a 79,6 dollari al barile, quarto rialzo consecutivo. Dal lato della domanda, a risollevare la quotazione è stato anche un calo più forte del previsto delle scorte statunitensi di benzina, scese di 3,15 milioni di barili, rispetto alle stime degli analisti che prevedevano un aumento di 140.000 barili. L’Indice Bloomberg delle Commodity (96,80 dollari) è rimasto sulle posizioni di ieri mattina. L’oro (2.032 dollari) cede lo 0,1%. La tendenza di breve si è raffreddata nel momento in cui il mercato ha percepito che il processo di ribasso dei tassi sarà più lento del previsto.

Un’offerta per Saras, il Mef tratta per Sparkle

Oltre a Bper da seguire Generali su cui Hsbc ha alzato il giudizio a Buy. Movimenti nel lusso dopo i conti di Kering, che hanno registrato un calo del 4% nelle vendite del quarto trimestre, penalizzate dal rallentamento della domanda di moda, ma ha segnalato un miglioramento della performance negli Stati Uniti e in Europa. Le vendite del gruppo francese, a cui fanno capo i marchi di moda Gucci, Bottega Veneta e Balenciaga e il gioielliere Boucheron, sono risultate pari a 4,97 miliardi di euro negli ultimi tre mesi dell’anno, sostanzialmente in linea con le aspettative di 4,94 miliardi di euro.
Tim. L’AD Labriola ha ricevuto dal Cda il mandato per negoziare con il MEF una nuova offerta per Sparkle.
Saras . La famiglia Moratti è stata contattata da potenziali acquirenti, tra cui Vitol Group, interessati a una quota della società. Lo ha riportato Bloomberg citando fonti a conoscenza della questione.
Stellantis. MF cita “voci” secondo cui potrebbe essere assegnata allo stabilimento di Pomigliano, già entro marzo, una nuova vettura Citroen.
Acea , ENI. Il Sole 24 Ore scrive che la multiutility romana sta trattando con Plenitude (Eni) la cessione del ramo d’azienda di Acea Energia, che corrisponde a 1 milione di clienti e 500 dipendenti e una valutazione di 300-400 milioni. Nell’articolo si riporta la smentita di Acea e il no comment di Eni.
Snam . Secondo MF, ExxonMobil e Qatar Energy dovrebbero firmare a giorni l’accordo per uscire da Adriatic Lng (rigassificatore di Rovigo) vendendo la loro quota (80% circa complessivo) a Vitti Energy Partners, la cordata composta dalla olandese Vitol con il fondo australiano Ifm e Adnoc, che avrebbe valutato l’asset 750-800 milioni. Snam ha il 7,3% di Adriatic Lng e secondo MF potrebbe esercitare la prelazione per salire, arrivando almeno al 20-22%.
Anima . La raccolta netta di gennaio è stata negativa per 470 milioni di euro.
De Nora ha ricevuto ordini da Thyssenkrupp Nucera, attraverso De Nora Deutschland, per la fornitura di elettrolizzatori destinati a un impianto in costruzione in Svezia che produrrà idrogeno verde

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