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Borsa 27 novembre: il Cyber Monday consiglia prudenza ai mercati. Mps, slitta il verdetto su Profumo e Viola

Pixabay

“Sui tassi la battaglia non è ancora finita. Ma la vinceremo”. Christine Lagarde si è congedata così la scorsa settimana dall’assemblea di Europlus a Francoforte. Difficile che la presidente della Bce e il collega Jerome Powell se la possiamo cavare con dichiarazioni così generiche se giovedì i dati confermeranno che l’inflazione di novembre è in netto calo sia nell’area euro che in Usa. Per carità, anche i Grandi talvolta sbagliano. O non vengono creduti. “Uno dei miei figli – ha confessato la stessa Lagarde parlando agli studenti”. – ha voluto investire, contro il mio consiglio, quasi tutto quel che aveva in criptovalute. E ha perso quel che aveva”. I mercati, per ora, non fanno sfoggio di euforia. Anzi, in attesa della pioggia di acquisti del Cyber Monday, si preparano ad un’apertura prudente dei listini, prima del sospirato rally di fine anno.

A consigliare cautela è l’andamento dei mercati asiatici, Cina in testa. Hang Seng di Hong Kong -0,3%. CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzen -0,7%. Taiex di Taiwan -0,7%.

Scendono le società del settore immobiliare dopo gli ultimi sviluppi della crisi della casa e del mattone. Le autorità cinesi hanno dichiarato di aver hanno aperto un’indagine penale sull’attività di gestione del denaro di Zhongzhi Enterprise, la società finanziaria attiva anche nel prestito, ha rivelato nei giorni scorsi un ammanco di 36,4 miliardi di dollari.

I profitti delle aziende industriali cinesi sono aumentati del 2,7% rispetto a un anno fa in ottobre. Per i primi 10 mesi del 2023, i profitti sono scesi del 7,8% rispetto all’anno precedente.

L’inflazione alza la testa in Giappone

In calo anche Tokyo -0,5%. In ottobre, i prezzi dei servizi alle imprese sono aumentati del 2,3% anno su anno è l’incremento più forte da oltre tre decenni. Il dato di stanotte mette in dubbio le previsioni sull’andamento dell’inflazione rilasciate dalla Banca del Giappone. Il cross yen/dollaro sale a 149.

Piazze europee vicine ai massimi

Le borse dell’Europa aprono in ribasso, Ftse Mib, -0,26%. Future EuroStoxx50 -0,3%. Venerdì l’indice Ftse Mib di Milano ha chiuso in rialzo dello 0,7%.

Gli indici Eurostoxx 50 e Eurostoxx 600 sono riusciti a ritoccare marginalmente i massimi da tre mesi grazie alla spinta di Energetici e Media.

L’indice Ibex della Borsa spagnola si è spinto su nuovi massimi da febbraio 2020; Cac 40 francese sui massimi da due mesi; Dax tedesco sui massimi da fine agosto; Ftse-MIB di Piazza Affari (29.235) a circa due punti percentuali di distanza dai top degli ultimi 15 anni.

In uscita oggi l’indice Ifo. Manovre sul bund

Nel mirino degli investitor in settimana ci saranno anche l’inflazione tedesca, i prezzi alla produzione italiani, i dati inflazionistici di Italia ed Eurozona.

Oggi alle 10:00, uscirà l’indice Ifo delle aspettative della Germania è probabilmente salito a 85,8 questo mese, da 84,7 di ottobre.

Il mercato obbligazionario riparte da un Treasury USA decennale a 4,46%, un Bund decennale a 2,61% da 2,56% del giorno prima, un BTP decennale a 4,38% da 4,31%.

La lieve risalita dei rendimenti nella zona euro si spiega con gli effetti della decisione della Germania di sospendere di nuovo la norma costituzionale relativa all’indebitamento massimo e con un paio di dati macro, leggermente sopra le aspettative.

I membri del Consiglio direttivo nell’ultima riunione di ottobre hanno convenuto che la maggior parte degli indicatori dell’inflazione sottostante sembrano aver superato il proprio picco e continua a diminuire.

Wall Street, i capitali verso gli ETF

A Wall Street, la mezza seduta di venerdì si è chiusa con l’S&P500 invariato, +1% è il bilancio settimanale. Il benchmark della borsa degli Stati Uniti ha guadagnato da inizio mese l’8,7%, +11% il Nasdaq. Gli investitori si stanno esponendo al rischio: il Wall Street Journal riporta che l’ETF Invesco QQQ sul Nasdaq 100 ha registrato nella settimana conclusa il 13 novembre il record di afflussi. Ma c’è anche un altro record, quello dei fondi monetari a breve e brevissimo termine: gli strumenti quasi cash sono arrivati a 5.700 miliardi di dollari di masse.

Continua il miracolo Brasile, l’oro muove al rialzo

Continua a distinguersi l’indice Bovespa brasiliano, che ieri ha chiuso in rialzo dello 0,65% su nuovi top da luglio 2021, ampliando la performance del 2023 a +21,0%, tra le migliori al mondo. Si avvia verso la quinta settimana positiva di seguito.

I mercati mondiali registrano la quarta settimana positiva di seguito, un evento che non si verificava dall’agosto 2022. Tra i fattori principali che hanno guidato il rally c’è anche l’attenuazione del rischio di deflagrazione del conflitto in Medio Oriente, grazie all’entrata in vigore a Gaza della tregua di quattro giorni tra Hamas e Israele.

Nella notte l’oro è salito a 2.009,7 dollari l’oncia in attesa che qualche spunto più convincente approfondisca la tendenza di un ulteriore allentamento delle tensioni sui tassi.

Petrolio in calo, torna a salire il gas

Petrolio brent in calo attorno a 80 dollari alla riapertura degli scambi. In uno scenario di elevata volatilità. Il rinvio della riunione dell’Opec+ al 30 novembre ha sollevato una serie di ipotesi, non ultima che i produttori stiano litigando parecchio sul mantenimento/prolungamento dei tagli. Nel frattempo, la domanda mondiale rallenta e l’Energy Information Administration (EIA) ha riportato un aumento inaspettato delle scorte di greggio statunitense, con un aumento di 8,7 milioni di barili nella settimana terminata il 17 novembre.

Il Gas UE è salito del +5% a 46,80 euro/mwh e potrebbe chiudere la prima settimana positiva dopo cinque di seguito al ribasso. Le temperature in alcune aree dell’Europa stanno scendendo drasticamente e ciò dovrebbe provocare un aumento della domanda, ma le scorte sono a livelli record.

Eni/Generali. Salgono i target

Da seguire Banca Monte Paschi. È stata rinviata a lunedì 11 dicembre la sentenza della Corte d’Appello su Alessandro Profumo e Fabrizio Viola. Avrebbe dovuto esprimersi oggi sul giudizio di primo grado quando i due manager erano al vertice della banca senese. Erano stati giudicati colpevoli in primo grado per aver fornito informazioni errate sullo stato reale della contabilità bancaria dal 2008 (Santorini ed Alexandria). I due manager erano alla guida della banca dal 2012, quindi, dopo Vigni e Mussari, che sono stati assolti in corte di Cassazione perché il medesimo capo di imputazione non sussiste.

Eni: Morgan Stanley avvia la copertura con il giudizio Attractive/Equalweight e target price a 36,4 dollari.

Generali, Barclays alza il target price a 19,5 euro.

Intesa Sanpaolo, Jefferies alza il target price a 3,90 euro.

Erg ha firmato un accordo industriale con STM.

Tim riceverà circa 700 milioni di euro a seguito del via libera del consiglio d’amministrazione di Infratel agli anticipi per il bando Italia a 1 giga e a quelli del bando sul 5G, secondo fonti vicine alla situazione. Open Fiber riceverà, per il primo bando, 540 milioni.

Aggiornato alle 11:05 del 27 novembre 2023

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