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Bonus produttività: il fisco premia il welfare aziendale

I premi di produttività e le somme erogate a titolo di partecipazione agli utili d’impresa godranno di una tassazione agevolata al 10% entro il tetto di 2mila euro lordi, che sale a 2.500 euro per le aziende che coinvolgono pariteticamente i lavoratori nell’organizzazione del lavoro. Il bonus si applica – salvo rinuncia espressa dei lavoratori – sui premi riconosciuti nel 2016. La norma, introdotta dall’ultima legge di Stabilità, è stata attuata con un decreto del ministero del Lavoro del 25 marzo pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 14 maggio.

Ci sono però dei requisiti da soddisfare. Le nuove disposizioni valgono solo per il settore privato e a poterne beneficiare sono i lavoratori dipendenti che l’anno precedente a quello di percezione del premio hanno guadagnato fino a 50mila euro (al lordo delle somme assoggettate nel medesimo anno all’imposta sostitutiva del 10%).

Un’altra condizione per fruire della tassazione agevolata è che le somme siano erogate in esecuzione di contratti collettivi decentrati (territoriali o aziendali), che devono essere depositati per via telematica (insieme alla dichiarazione di conformità degli stessi alle norme del provvedimento) presso la direzione territoriale competente del Lavoro. L’invio deve avvenire entro 30 giorni dalla sottoscrizione: quelli sottoscritti nel 2015 e nel 2016 prima della data di pubblicazione del decreto potranno essere depositati entro il 15 giugno. Nel determinare i criteri in base ai quali determinare l’aumento di produttività, i contratti devono prevedere indicatori obiettivi e misurabili.

I premi di produttività possono essere fruiti anche tramite voucher o prestazioni di welfare aziendale (buoni pasto, contributi previdenziali, borse di studio per i familiari e altro ancora): in questi casi la tassazione a carico del dipendente non è solo agevolata, ma del tutto azzerata, poiché si tratta di benefici che non concorrono a formare il reddito da lavoro dipendente. I voucher, cartacei o elettronici, devono essere nominativi e non possono essere utilizzati da persone diverse dal titolare. Anche queste novità sono state introdotte con la legge di Stabilità di quest’anno (che ha modificato alcune norme dell’articolo 51 del Tuir) e sono diventate operative con la pubblicazione del decreto ministeriale.

Le tipologie di aumenti di produttività, redditività, qualità, efficienza e innovazione per cui le imprese possono riconoscere i premi di produttività nel 2016 sono di vario tipo: aumento della produzione, risparmio nei fattori produttivi, miglioramento della qualità di prodotti e processi, anche attraverso la riorganizzazione dell’orario di lavoro non straordinario o il ricorso al lavoro agile.

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