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Bonucci-Higuain: grandi manovre fra Juve e Milan

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È di nuovo Juventus-Milan. Un anno dopo l’affare Bonucci, passato in rossonero per 40 milioni, i due club in questione tornano a incrociarsi sul mercato e l’oggetto del contendere, clamorosamente, è ancora il difensore. Che, questa volta, vorrebbe fare il percorso inverso, tornando così a vestire quella maglia bianconera già indossata per sette stagioni. Affare possibile visto che sembra mettere d’accordo tutti: la Juve, che riaccoglierebbe il “figliol prodigo”, il Milan, che si libererebbe di un ingaggio oneroso, e il giocatore, vero artefice della trattativa. È lui infatti a spingere per il ritorno a Torino, per questioni un po’ personali (la sua famiglia vive lì), un po’ tecniche, visto che, ad oggi, le prospettive di Juve e Milan sono piuttosto diverse.

I rossoneri, che ieri hanno ufficialmente esonerato Mirabelli, si sono già attivati tramite Leonardo, l’uomo che, nelle prossime ore, diventerà a tutti gli effetti il nuovo direttore tecnico del club, chiedendo in cambio il giovane Caldara. Marotta s’è preso qualche ora per riflettere: l’ex Atalanta infatti era ritenuto incedibile ma l’arrivo di Bonucci cambierebbe comunque gli scenari anche per lui.

Ad ogni modo gli intrecci tra Juve e Milan non finiranno qui: nel mirino, questa volta dei rossoneri, è entrato a tutti gli effetti Gonzalo Higuain. Interesse del quale vi avevamo parlato in tempi non sospetti e che ora sta per sfociare in una vera e propria trattativa, a patto però che vengano a coincidere diversi fattori. Le cessioni del Milan anzitutto, al momento gravato dai vari Kalinic, Bacca e Andre Silva, imprescindibili per racimolare il tesoretto giusto, e poi c’è l’interesse del Chelsea di Sarri, deciso (lui, Abramovich un po’ meno) a fare carte false pur di portare il Pipita in quel di Londra.

La Juve comunque è disponibile a trattare sulla base di 60 milioni, cifra che Leonardo proverà a limare al ribasso, consapevole che poi bisognerà accontentare il giocatore, deciso a non far sconti sull’ingaggio da 7,5 milioni che prende tutt’ora: scoglio che il Milan tenterà di aggirare proponendo un contratto lungo, in modo da garantire a Higuain un guadagno certo.

In tutto ciò Gattuso che fa? È evidente che la “rivoluzione Elliot” non lo fa stare sereno, tanto più ora che è stato mandato via Mirabelli, suo grande sponsor nonché punto di riferimento quotidiano. Ad oggi Rino è negli Usa a lavorare con la squadra, in attesa di un confronto con la nuova proprietà che, sin qui, non c’è mai stato. Qualche giorno fa vi avevamo parlato di come Elliot vorrebbe un tecnico più “internazionale”, uno tipo Conte, che però non accetterà per via del contenzioso in essere con Abramovich. Dunque, a meno di clamorosi colpi di scena (l’ingresso di Gazidis dall’Arsenal ha fatto circolare il nome di Wenger ma, al momento, non ci sono conferme), Gattuso resterà l’allenatore del Milan. Guai però a darlo per scontato, tanto più in un momento di rivoluzione totale come questo.

Il resto d’Italia vive con meno frenesia il mercato attuale ma questo non significa che non ci siano movimenti. La Roma si lecca le ferite dell’affare Malcom, “scippato” dal Barcellona (41 milioni cash al Bordeaux) proprio sul più bello, con i tifosi già a Fiumicino ad attendere un giocatore che non sarebbe mai arrivato. Monchi si è consolato (si fa per dire) con Olsen (8,5 milioni al Copenaghen), ora però dovrà acquistare un altro esterno (probabile ritorno di fiamma su Berardi) e vendere almeno uno tra El Shaarawy (su di lui Torino e Fiorentina) e Perotti, con il primo decisamente favorito per lasciare la Capitale.

Calma piatta invece, almeno in apparenza, per Napoli e Inter. Gli azzurri, a parte la trattativa col Psv per il terzino colombiano Arias, non stanno lavorando su nessun top player, e i nerazzurri neanche, a parte il solito tira e molla con l’Atletico Madrid per Vrsaljko. La sensazione però è che si tratti solo di calma apparente, quasi che i “cacciatori” Giuntoli e Ausilio vogliano muoversi in silenzio per poi assaltare le rispettive prede. L’Inter potrebbe tentare l’acquisto di Herrera dal Porto (40 milioni la clausola ma tra un anno andrà in scadenza), il Napoli quello di un grande bomber (Cavani il sogno, Benzema il più concreto nonostante gli “insulti” pubblici di De Laurentiis) per far felice Ancelotti. Vedremo, di certo nei prossimi giorni non ci si annoierà.

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