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Big-match Milan-Fiorentina e partite della verità per Inter e Napoli

Chi per spiccare il volo, chi per rialzarsi dalla polvere. Milan, Napoli e Inter hanno motivazioni differenti ma un solo grande obiettivo: la vittoria. L’impegno più ostico, almeno sulla carta, riguarda i rossoneri che, nel posticipo di San Siro (ore 20.45), se la vedranno con la Fiorentina. Un match delicatissimo che, in caso di vittoria, lancerebbe il Diavolo al terzo posto in solitaria. “Dobbiamo stare coi piedi per terra – ha però ammonito Inzaghi in conferenza stampa. – La Fiorentina è un’ottima squadra che, con l’organico al completo, sarebbe al livello di Juve e Roma. Sarà molto difficile per noi ma confido in San Siro: spero sia una bolgia come quando giocavo io”. 

Sulla carta il match si presenta equilibrato, il momento attuale però farebbe pensare ad un Milan favorito, come testimoniano i 5 punti di vantaggio in classifica. Inzaghi ha diversi dubbi di formazione, su tutti in porta (Abbiati favorito su Diego Lopez) e in attacco (Menez dovrebbe vincere il ballottaggio con Torres), Montella invece ha i soliti problemi di organico: oltre ai lungodegenti Rossi e Gomez si è fermato anche Pizarro. 

Ma prima della tensione “positiva” di San Siro toccherà a Napoli e Inter. Alle 18 gli uomini di Benitez e Mazzarri sfideranno rispettivamente Verona (al San Paolo) e Cesena (al Manuzzi). Partite delicatissime, non tanto per gli avversari quanto per il momento difficile da cui le squadre non riescono proprio a uscire. Ci si aspetta un clima infuocato soprattutto a Napoli dove gli azzurri, pesantemente contestati già a Berna, potrebbero trovarsi di fronte a un pubblico piuttosto ostile. 

“Quello che è successo in Svizzera è gravissimo oltre che privo di senso – ha commentato Benitez. – Noi tutti vogliamo vincere e far bene, i tifosi devono capire che protestare così non fa bene a nessuno. Da loro mi aspetto sostegno”. Anche Rafa però sa che la pazienza della città si sta esaurendo così come quella di De Laurentiis, sempre più perplesso di fronte ai risultati della squadra. “Credo che, dopo tre vittorie di fila e un pareggio, non abbia senso mettere in discussione tutto per una sconfitta – il pensiero dello spagnolo. – Contro il Verona sarà una partita difficilissima ma sono convinto che, a breve, torneremo a vincere comandando il gioco”. 

Per provare a farlo già da oggi Benitez si affiderà ad Hamsik e Higuain, risparmiati in coppa, oltre che all’intoccabile Callejon e a Insigne (favorito su Mertens). Mandorlini tenterà il colpaccio con il tridente Lopez-Toni-Gomez, ma non potrà contare sul messicano Marquez, squalificato.

Match per cuori forti anche a Cesena dove l’Inter deve necessariamente trovare la vittoria. E’ stata una settimana pesantissima in casa nerazzurra, con le dimissioni di Massimo Moratti e il grigio pareggio contro il Saint Etienne, condito dagli ormai soliti fischi di San Siro verso Walter Mazzarri. “I tifosi ci hanno sempre appoggiato, cerchiamo di superare assieme questo momento difficile – ha glissato il tecnico. – E anche su Moratti ci tengo a dire che non volevo mancargli di rispetto, sono contento che lui lo abbia capito”. 

Il clima attorno a WM però sta diventando sempre più complicato. Erick Thohir vuole una svolta al più presto e se non arriverà nel giro di 15 giorni (l’Inter se la vedrà con Cesena, Sampdoria, Parma e Verona) potrebbe anche decidere di licenziarlo. “Ho già attraversato momenti difficili nella mia carriera, supererò anche questo – ha ribattuto il diretto interessato. – Non penso alle prossime quattro partite, solo a questa col Cesena”. Che l’Inter affronterà senza Guarin (risentimento muscolare) e con uno tra Obi e Mbaye sulla fascia destra. Per il resto trazione anteriore con Hernanes e Kovacic a centrocampo e il duo Palacio-Icardi in attacco. 

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