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Bce, rapporto annuale: nel 2023 rialzo tassi di 200 punti base, forte impatto sui Btp

Imagoeconomica

La Banca centrale europea, guidata da Christine Lagarde, ha pubblicato il suo rapporto annuale dedicato all’anno 2023, offrendo una panoramica dettagliata dei risultati ottenuti e delle sfide affrontate. Nel corso dell’anno, la Bce ha continuato a inasprire la politica monetaria e ha contribuito pertanto a ridurre ulteriormente l’inflazione frenando la domanda. Complessivamente, da gennaio a settembre, ha innalzato i tassi di interesse per un totale di 200 punti base. Questa politica restrittiva ha avuto impatti significativi sui mercati finanziari, inclusi i rendimenti dei titoli di Stato italiani.

Lotta all’Inflazione e rialzi dei tassi

Il rapporto sottolinea l’importanza della strategia adottata dalla Bce nel 2023 per contrastare l’inflazione: i continui rialzi dei tassi, iniziati nel 2022, sono stati una risposta diretta alla necessità di frenare l’escalation dei prezzi nell’area euro. Il rapporto evidenzia due sviluppi cruciali che hanno contribuito a ridurre l’inflazione nel corso dell’anno. In primo luogo, si è registrata una significativa riduzione dei prezzi dell’energia dopo l’impennata causata dall’invasione russa in Ucraina, con questo fattore che ha rappresentato la metà del calo complessivo dell’inflazione. In secondo luogo, la Bce ha proseguito nell’inasprimento della politica monetaria, mirata a ristabilire la stabilità economica e finanziaria, contribuendo così a ridurre ulteriormente l’inflazione frenando la domanda.

Tuttavia, nonostante tali misure restrittive, “l’inflazione di fondo è rimasta elevata, con forti pressioni interne sui prezzi”, come riportato nel rapporto annuale pubblicato oggi. La Banca centrale europea si è impegnata a mantenere i tassi su questi livelli finché necessario, continuando al tempo stesso ad adottare un approccio basato sull’analisi dei dati e sui criteri già menzionati per determinare livello e durata adeguati dell’orientamento restrittivo.

Ma ora la Bce sarebbe pronta a cambiare registro, stando almeno a quanto detto dalla presidente Lagarde alla Cnbc a margine degli incontri primaverili del Fondo monetario internazionale (Fmi), sempre “se non ci saranno gravi shock”.

Quantitative Tightening e riduzione del bilancio

La Bce ha avviato il processo di Quantitative Tightening (QT) nel 2023, procedendo alla riduzione del proprio bilancio, che era stato precedentemente ampliato attraverso il programma di acquisto di attività. Questa strategia ha comportato una significativa riduzione del bilancio della Banca, con una diminuzione di oltre 1.000 miliardi nel corso del 2023. Inoltre, sono stati interrotti i reinvestimenti dei titoli giunti a scadenza e si è proceduto alla cessazione graduale dei reinvestimenti nel programma di acquisto per l’emergenza pandemica.

L’iniziativa della Bce di stringere le maglie conosciuta come Quantitative Tightening (QT) ha suscitato preoccupazione nel governo Meloni, poiché ha comportato non solo la riduzione del bilancio della Banca, ma anche il taglio degli acquisti di Btp e altri titoli di stato dell’area euro effettuati in precedenza. Questa mossa ha improvvisamente privato i nuovi titoli di stato di uno dei principali acquirenti che li aveva precedentemente assorbiti in grande quantità, sostenendo il debito pubblico italiano. In particolare, i rendimenti dei Btp sono saliti di quasi 200 punti base fino a un picco intorno al 5%, per poi ridursi fino al 3,5% dopo l’ultimo aumento dei tassi da parte della Bce.

Gestione dei rischi finanziari

L’Eurosistema ha costantemente monitorato e gestito i rischi finanziari legati alla sua politica monetaria, con una particolare attenzione agli impatti degli aumenti dei tassi di interesse e ai rischi al ribasso per la crescita. Le modifiche alla gestione dei rischi dell’Eurosistema nel 2023 hanno incluso una maggiore diversificazione delle fonti di valutazione del credito e un orientamento più attento verso gli acquisti di titoli societari in linea con gli obiettivi climatici.

Nonostante le sfide, il contesto finanziario europeo è rimasto resiliente nel corso del 2023. Le banche hanno mantenuto una buona capacità di resistenza, anche se il settore finanziario non bancario è rimasto vulnerabile a rischi di liquidità e credito. Le autorità hanno attivato misure per rafforzare il settore finanziario, mantenendo riserve adeguate e stringenti e rafforzando i requisiti macroprudenziali.

Innovazioni e sfide future

Il rapporto della Bce evidenzia anche le innovazioni e le sfide future affrontate dall’istituzione nel corso del 2023. Tra queste, spiccano l’avvio del nuovo sistema di pagamento all’ingrosso T2, il progetto sull’euro digitale e la pianificazione di una nuova serie di banconote in euro. Inoltre, si sottolinea l’importanza dell’espansione dell’area dell’euro, con l’adesione della Croazia nel 2023, che riflette l’attrattiva e la stabilità della moneta unica europea.

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Categories: Economia e Imprese