X

Basket: Europei, le stelle dell’Nba spingono le Furie Rosse

Dopo un’interminabile doppia fase a gironi, finalmente gli Europei di basket entrano nel vivo con i turni a eliminazione diretta. Ai nastri di partenza dei quarti di finale, la Spagna si presenta con il ruolo di favorita assoluta. Tutte le altre inseguono a distanze siderali. I campioni in carica sinora hanno perso soltanto un match contro la Turchia, ma era l’ultimo incontro del primo girone e avevano la qualificazione già in tasca. Le Furie Rosse sono trascinate dai fratelli Gasol, Pau e Marc, stelle Nba e autentici mattatori sotto canestro. A loro si aggiungono Rudy Fernandez, guardia dei Dallas Mavericks, Josè Calderon, play assistman dei Toronto Raptors e la promessa Ricky Rubio, fresco di contratto con i Minnesota Timberwolves. A guidare una rosa di questo calibro c’è l’italiano Sergio Scariolo, che dalla prossima stagione sarà impegnato a rilanciare le ambizioni dell’Olimpia Milano. La forza degli spagnoli è evidenziata anche dai tabelloni dei bookmaker, che quotano il trionfo iberico a 1,50. Nei quarti di finale le Furie Rosse affronteranno oggi una Slovenia sino a qui assai deludente. Si tratta di un team sempre ostico perché può contare su stelle di primo piano in campo europeo come Lorbek, Smodis e Lakovic. Tuttavia gli sloveni sono sempre incostanti e hanno ottenuto la qualificazione per il rotto della cuffia, sconfiggendo la Finlandia in un vero e proprio match-spareggio.

L’altro quarto che si disputerà oggi è quello tra i padroni di casa della Lituania (la cui vittoria è pagata 6,50) e la Macedonia, rivelazione assoluta del torneo. Sulla carta non ci sarebbe storia, ma i lituani hanno espresso un gioco ben al di sotto delle attese, nonostante il calore del pubblico e la presenza di assi come Kaukenas, Lavrinovic, Jasikevicius e Kalnieitis. I macedoni, letteralmente trascinati da McCalebb e Ilievski, hanno invece vinto un primo girone di ferro estromettendo Croazia e Bosnia e nella seconda fase hanno perso soltanto con la Russia all’ultimo tiro. Domani gli altri due quarti promettono spettacolo ed equilibrio. La Francia, prima antagonista della Spagna secondo i bookmaker (è data a 6,00), affronterà la Grecia. I transalpini hanno in Tony Parker, tre volte vincitore del titolo Nba con i San Antonio Spurs, un leader assoluto e una garanzia nei momenti topici del match. I galletti possono contare anche sulla forza sotto canestro di Joakim Noah, sulla versatilità di Boris Diaw e sulla precisione al tiro di Nicolas Batum: tutti e tre vantano un numero importante di presenze in Nba. Gli ellenici hanno mostrato una buona solidità, ma senza eccellere, e puntano soprattutto sul play Zisis e sull’ala grande Fotsis, nuovo acquisto di Milano con un passaggio in Nba e una lunga esperienza nelle migliori squadre europee. I greci sono un avversario spigoloso e renderanno la vita dura a Parker e compagni. L’ultimo quarto sarà caratterizzato dallo scontro tra Russia e Serbia. I russi (la cui vittoria è pagata 12.00) sono trascinati da Kirilenko, da dieci anni in Nba e conosciuto come uno dei migliori difensori della lega americana. Alle sue spalle un gruppo di buoni giocatori tra cui si è distinto soprattutto Monja, ala piccola che ha sempre espresso un rendimento costante. I ragazzi di David Blatt sono l’unico team sinora imbattuto nel torneo e puntano diretti alla finale con la Spagna. Sulla loro strada ci sono i serbi (15.00), certamente non maestri di costanza ma in grado di mostrare un buon collettivo. I balcanici non hanno stelle di grido, ma dispongono di un ricambio generazionale che sforna sempre giovani di qualità. I punti di riferimento sono i due nuovi acquisti del Cska Mosca: il play-cecchino Teodosic e il centro Krstic.

Fuori dalle prime otto team del calibro di Italia, Germania e Turchia. I ragazzi di Pianigiani hanno sofferto soprattutto l’assenza di un play di livello e di una valida alternativa a Bargnani. Nonostante i tre assi Nba, è mancata anche una buona dose di personalità nelle fasi calde dei match. Il nuovo progetto è appena iniziato, ma serve soprattutto nuova linfa dal nostro campionato. I turchi non sono riusciti a ripetere l’exploit dei Mondiali 2010 (giocati in casa), quando raggiunsero la finale e si piegarono solo agli Stati Uniti. Nel primo girone hanno sconfitto addirittura la Spagna, ma nella seconda fase hanno evidenziato un inaspettato tracollo, perdendo tutte le partite nonostante il carisma del solito Turkoglu. A decidere le sorti della Turchia è stata la sfida-spareggio con la Serbia, rivincita della semifinale mondiale, sfuggita per un solo punto. La Germania ha espresso un discreto gioco, sfruttando la micidiale accoppiata di lunghi Kaman-Nowitzki, ma è mancata la continuità. Una volta maturata l’eliminazione, il fenomeno dei Dallas si è lanciato in una sincera autocritica: “I giovani sono stati grandi, Chris Kaman è stato grande. Io non ero nella forma per dominare questo Europeo. E’ tutta colpa mia e sono molto dispiaciuto per questo”. Campione fuori e dentro il campo.

Related Post
Categories: Sport
Tags: Basket