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Basilico genovese Dop: l’oro verde della Liguria amato in tutto il mondo. Ecco la ricetta autentica del vero pesto

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Impossibile non amare il basilico. Le sue radici affondano nelle terre lontane dell’India e dell’Asia tropicale, dove inizialmente veniva coltivato per le sue proprietà curative e ornamentali, non ancora per il suo uso alimentare. Questa pianta, dalle virtù “magiche” secondo le antiche credenze, ha fatto un lungo viaggio attraverso i secoli e i continenti per giungere infine sulle coste liguri del Mediterraneo, dove si è sviluppata la coltivazione del basilico genovese. Questo prodotto unico è stato riconosciuto con la prestigiosa denominazione Dop nel 2006, suggellando il legame indissolubile tra il basilico e il territorio ligure.

Basilico genovese Dop: un patrimonio da tutelare

La Denominazione di Origine Protetta (Dop) è molto più di una semplice etichetta: è un sigillo di qualità, un legame tangibile con la storia e la cultura di una regione e garantisce al consumatore un prodotto autentico e genuino. Grazie al lavoro instancabile del Consorzio di tutela, il basilico genovese Dop è diventato un ambasciatore della cucina ligure nel mondo, diffondendo i suoi aromi e sapori in ogni angolo del pianeta.

Come coltivare il basilico?

Il basilico genovese è una varietà specifica di basilico, ma le sue esigenze di crescita e cura sono generalmente simili a quelle delle altre varietà di basilico.

La coltivazione del basilico può avvenire sia in giardino che in vaso su balconi e terrazzi. È preferibile seminare i semi in primavera, in un luogo dove il clima è mite e le temperature superano i 10 gradi Celsius. Tuttavia, è anche possibile optare per il trapianto di piantine già formate, che si trovano facilmente nei vivai o nei supermercati.

Una volta piantato, è essenziale mantenere il terreno costantemente umido ma non eccessivamente bagnato, poiché il basilico non tollera la siccità. Le annaffiature dovrebbero essere regolari, preferibilmente al mattino o alla sera per evitare l’evaporazione eccessiva dell’acqua. Inoltre, è fondamentale rimuovere regolarmente le infiorescenze per stimolare la crescita continua delle foglie, che sono la parte più utilizzata della pianta in cucina.

Le foglie di basilico possono essere raccolte durante tutto il periodo di crescita della pianta e vengono utilizzate fresche per insaporire una vasta gamma di piatti, dalla classica insalata caprese al pesto alla genovese.

Proprietà e benefici del basilico

Il basilico non è solo un’erbacea aromatica per la cucina, ma anche un prezioso alleato per la salute. Utilizzato fresco, il basilico si rivela un rimedio naturale efficace per molti disturbi, soprattutto quelli legati all’apparato digerente. È particolarmente utile per alleviare coliche e nausea, grazie alle proprietà lenitive dell’olio essenziale contenuto nelle foglie, che aiuta a calmarne gli spasmi intestinali. Le foglie e l’olio essenziale del basilico offrono inoltre un sollievo naturale per disturbi respiratori come raffreddore, asma, tosse e bronchite.

Ricco di fibre, acqua, proteine, zuccheri, minerali e vitamine, il basilico è un’ottima scelta anche per stimolare l’appetito. Nell’antichità, veniva persino considerato un prezioso rimedio naturale per preservare la bellezza e mantenere un sano funzionamento cerebrale.

Utilizzi in cucina

In cucina, il basilico trova impiego in una vasta gamma di piatti, aggiungendo un tocco di freschezza e aromaticità. In particolare, nella cucina italiana, il basilico non è solo il protagonista del celebre pesto genovese ma è anche un ingrediente essenziale in salse, sughi per la pasta, zuppe e piatti a base di carne e pesce. La sua fragranza si sposa bene con pomodori freschi, mozzarella di bufala, melanzane grigliate e molti altri ingredienti tipici della cucina mediterranea. È anche un’erba aromatica ideale per insaporire olio e aceto, per condire pizze appena sfornate o per dare un tocco finale a piatti estivi come le insalate. La versatilità e il gusto fresco del basilico lo rendono un must-have in ogni cucina, sia per i cuochi professionisti che per gli appassionati di cucina casalinga.

La ricetta autentica del pesto genovese

Il pesto genovese è molto più di una semplice salsa: è un simbolo della tradizione e dell’autenticità italiana. Ecco la ricetta ufficiale del Consorzio del Pesto Genovese.

Ingredienti per condire 600 grammi di pasta:

  • 50 grammi di basilico genovese Dop
  • Mezzo bicchiere di Olio Extravergine d’Oliva
  • 6 cucchiai da cucina di Parmigiano Reggiano Dop (o Grana Padano)
  • 2 cucchiai da cucina di Pecorino Dop (Fiore Sardo)
  • 2 spicchi di Aglio
  • 1 cucchiaio da cucina di Pinoli
  • Sale grosso

Preparazione:

  1. Lavare e asciugare il basilico.
  2. Pestare in un mortaio gli spicchi d’aglio con il sale grosso.
  3. Aggiungere i pinoli e continuare a pestare fino a ottenere una crema.
  4. Aggiungere il basilico poco alla volta e continuare a pestare fino a ottenere una consistenza omogenea.
  5. Aggiungere i formaggi grattugiati e l’olio extravergine d’oliva, mescolare bene.
  6. Il pesto genovese è pronto per condire la pasta al dente.

Per conservare il pesto fatto in casa, riporlo in barattoli ermetici coprendo la superficie con uno strato di olio extravergine d’oliva. In frigorifero dura fino a 3-4 giorni, mentre nel freezer può essere conservato fino a 90 giorni.

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