X

Banco Bpm e Ubi tengono a galla la Borsa: exploit Fincantieri

FIRSTonline

Borse volatili e incerte, con gli investitori frastornati dai tanti fronti aperti: i negoziati sui dazi fra Usa e Cina; la Brexit; l’incontro di Donald Trump con il leader nordcoreano Kim Jong Un in Vietnam. Il tutto mentre il presidente della Fed Jerome Powell interviene al Senato americano sulla politica monetaria e lo stato dell’economia, confermandosi “paziente” sui tassi, ma mettendo in guardia sul debito pubblico Usa che si trova su “una rotta insostenibile”.

In questo contesto Piazza Affari trova una sua collocazione in territorio positivo e chiude in rialzo dello 0,11%, grazie alla buona intonazione di alcune banche, con l’obbligazionario ancora brillante, dopo la conferma del rating da parte di Fitch. Il rendimento del decennale italiano scende a 2,71% e lo spread con il Bund scivola a 259.00 (-2,96%).

Frazionali guadagni premiano Francoforte +0,31%; Parigi +0,13; Madrid +0,25%. In ribasso invece Londra (-0,45%) a seguito di un’impennata della sterlina (in area 0,856 il cambio con l’euro, ai massimi da dieci mesi). Gli investitori reagiscono alle giravolte politiche intorno all’uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea, con la premier britannica che propone al Parlamento un rinvio della Brexit a fine giugno e il leader laburista che appoggia formalmente l’ipotesi di convocare un nuovo referendum. Intanto il Governatore della Banca centrale di Inghilterra, Mark Carney, dichiara che adotterà ogni misura necessaria per sostenere l’economia in caso di una Brexit “no deal”.

Wall Street apre mista e stenta a trovare una direzione, dopo la diffusione del discorso di Powell, benché il governatore Usa mantenga un atteggiamento soft sul costo del denaro pur in presenza di un’economia americana in buona salute. I maggiori rischi per l’outlook statunitense, secondo Powell, sono legati a un rallentamento dell’economia mondiale, in particolare Europa e della Cina. Da monitorare anche i negoziati commerciali e la Brexit.

Petrolio in ripresa, dopo il tonfo di ieri: Brent +0,91%, 65,5 dollari al barile. Oro stabile in area a 1326,83 dollari l’oncia. Poco mosso il cambio euro dollaro a 1,136.

In Piazza Affari le blue chip che registrano i maggiori rialzi sono Banco Bpm +3,58%; Ubi +1,93%; Diasorin +1,83%; Mediobanca +1,56%. Bene Ferrari +1,29%, che intende proporre un dividendo di 1,03 euro per azione, con stacco cedola il 23 aprile, e Ferragamo +1,52%.

I ribassi più consistenti sono quelli di Stm, -1,51%; Azimut -1,28%; Telecom -1,23%; Exor -1,12%. Fuori dal paniere è boom per Fincantieri +15,93%, dopo conti 2018 superiori alle attese, in un mercato che guarda con attenzione anche alle prossime nomine pubbliche. Oggi, scrive Reuters, era in programma un vertice di governo sul tema.

Related Post
Categories: Finanza e Mercati